Per cominciare ho voluto scegliere un progetto italiano, Kalkulus, il cui team - a mio avviso - sta dimostrando delle eccellenti capacità progettuali, comunicative e strategiche.
Kalkulus è un progetto italiano definito dal proprio fondatore “un asset deflazionario digitalizzato”.
L’elemento più noto di Kalkulus è la propria criptovaluta, il cui protocollo di consenso è variato nel mese di Aprile da Proof of Work, basato sulla potenza computazionale, a Proof of Stake, in cui la validazione dei nuovi blocchi della blockchain è “garantita” dalle monete già detenute nel proprio wallet.
La scelta del nuovo protocollo Proof of Stake, unito alla possibilità di implementare i Masternodes, permette agli investitori la possibilità di crearsi un reddito passivo con ricompense (stakes) costanti.
Kalkulus permette a chiunque nel mondo di eseguire transazioni istantanee utilizzando la propria criptovaluta, il cui simbolo è “KLKS”. Ha inoltre in programma di offrire soluzioni basate sulla blockchain quali ad esempio un marketplace ufficiale e l’implementazione di smart contracts.
L’approccio business oriented non deve però far dimenticare la comunità degli utenti, che il team considera uno degli assi portanti dell’intero progetto nonchè una delle strade da seguire per incentivare l’adozione delle criptovalute e degli strumenti costruiti sulle blockchain.
La vita della comunità Kalkulus si svolge principlamente su Discord, un social network, nel quale i membri del team rendono partecipi gli utenti alle scelte di sviluppo ascoltando le diverse idee ed opinioni.
Lo sviluppo delle nuove soluzioni e dei nuovi prodotti, quali ad esempio il già citato marketplace, il nuovo wallet web oppure la “KLKS Staking Box”, viene portato avanti aggregando nuove risorse al team originale così da garantirne uno sviluppo sostenibile e arricchito da esperienze lavorative originate in settori anche distanti dall’informatica.
Il team Kalkulus comunica costantemente gli aggiornamenti e i nuovi traguardi raggiunti tramite gli organi di informazione specializzati e i social network. La mole di informazioni in continua crescita relativa alle blockchain e alle criptovalute rischia però di negare al progetto la visibilità che merita.
Le successive domande, a cui il fondatore del progetto ha risposto con grande cortesia e disponibilità, hanno lo scopo di presentare ai lettori le idee e i valori alla base di Kalkulus, così come le opinioni del team in merito alla crescita del progetto e alla adozione delle criptovalute.
• Qual è l’idea, il fattore scatenante e quali gli ideali alla base della nascita di Kalkulus?
La passione e la curiosità per le nuove tecnologie mi ha da sempre accompagnato, non è quindi stato un caso il mio incontro, vari anni orsono, con il mondo della blockchain. Ciò che in particolare mi ha spinto ad interessarmi all’argomento è stato l’aver intravisto nella possibilità di scambiare valore digitale senza mediazioni, gli albori di una rivoluzione di portata storica che a lungo termine potrebbe avviare una redistribuzione della ricchezza su scala mondiale e condurre alla conseguente nascita proporzionale di nuovi mercati e modelli di business.
Lo studio metodico e approfondito di questa tecnologia si è tradotto sin da subito nella mia personale sperimentazione di vari sistemi basati su piattaforme blockchain.
Kalkulus infatti è il risultato di precedenti esperimenti nati esclusivamente con finalità di studio e ricerca.
Questo lungo processo ha quindi partorito un codice sorgente all’avanguardia che vede il suo punto di forza in un sistema di ricompense particolarmente bilanciato e stabile.
L’idea di base di Kalkulus difatti è molto semplice ma allo stesso tempo singolare nel mondo delle criptovalute: creare un asset digitale con una logica che permetta una reale bassa inflazione, in perfetto accordo con la remunerabilità per l’utilizzatore-investitore che intende contribuire al progetto detenendo semplicemente una quota di valore, anche minima.
Questo concetto di fondo sta permettendo a Kalkulus di poter essere associato alle svariate idee di business che offre un mercato in evoluzione a velocità folle. Se a questo si aggiunge l’idea di creare una community partecipe che possa offrire spunti ed esprimere le proprie esigenze, ecco che diventa quasi necessario dover sperimentare ed adattarsi continuamente. Nasce così Kalkulus: un “Deflationary Digital Asset” attento alle esigenze della sua comunità e pronto ad interagire con le continue evoluzioni tecnologiche.
• Di quante persone si compone il team e chi sono gli elementi più rappresentativi ?
Il fondatore del progetto sono io stesso, conosciuto nell’ambiente crypto come Joystick, affiancato successivamente da un caro amico, Joe Kreepto. Il core-team quindi vede al vertice due persone che lavorano a tempo pieno sul progetto, spalleggiati in prima battuta da altri due colleghi con i quali abbiamo condiviso svariate esperienze lavorative in campi non necessariamente blockchain-oriented. Molti sono invece i developers e i collaboratori esterni che si occupano di ricoprire quegli ambiti in cui non siamo sufficientemente preparati. Il mondo delle crypto è davvero vasto, e per mettere in piedi un singolo progetto sono necessarie molteplici competenze: dal marketing al design, dalla ricerca alla programmazione, dalla conoscenza dei mercati finanziari alla confidenza con le librerie di sviluppo; per forza di cose un core-team oggi snello non può ricoprire tutti gli ambiti nella loro complessitá. La buona notizia è però che, seguendo questa logica, il nostro team di sviluppo è in costante espansione e prevediamo di ampliarlo ulteriormente. Infatti è di pochi giorni fa la notizia dell’avvio di una collaborazione con “Futuring”, un team di sviluppatori che hanno entusiasticamente accettato di unirsi a noi a cominciare dalla realizzazione di un marketplace multivendor proprietario che verrà affiancato da un gateway di pagamento e dove sarà possibile utilizzare KLKS.
• A livello percentuale, quanto pesa la presenza italiana nel team Kalkulus ?
Nel core-team siamo tutti italiani e ci riuniamo spesso per confrontarci, i nostri collaboratori invece provengono da ogni parte del mondo ma principalmente Americhe ed Europa. Purtroppo se hai come noi la sfortuna di vivere in una regione dalla quale i migliori cervelli scappano, diventa davvero complicato non avvalersi di collaboratori fuori dai confini nazionali, e la loro selezione e ricerca richiede notevole dispendio di energie.
• Esiste una giornata tipo per chi lavora in Kalkulus?
Questa attività fortunatamente è molto lontana dal somigliare ad un lavoro monotono e ripetitivo, quindi non c’è una reale giornata tipo, molto dipende dallo specifico periodo. Quando implementiamo funzioni significative o lanciamo un aggiornamento, la nostra giornata lavorativa potrebbe esclusivamente rivolgersi al codice e protrarsi dalle 12 alle 18 ore. In periodi meno intensi però bisogna comunque concentrarsi su operazioni ugualmente importanti come il supporto tecnico, l’analisi generale dei mercati, l’aggiornamento dei social network e l’interazione con la community. Il nostro metodo di lavoro in genere prevede al mattino l’individuazione e la suddivisione delle operazioni da svolgere durante l’arco della giornata. In alcune date particolari inoltre, ci riuniamo con il core-team per dei brainstorming, analisi e valutazioni, e ricerca orientata alla crescita del progetto.
• A metà aprile è terminato lo swap: quali sono le vostre opinioni personali su Proof of Work, su Proof of Stake e quali sono le eventuali modifiche alla forma di consenso a cui lavorate ?
Dando per scontato che chi legge conosca le sostanziali differenze fra i due più noti sistemi di consenso PoW e PoS, è indiscutibile la nostra predilezione verso quest’ultima. Il nostro recente swap ha infatti implementato l’algoritmo Quark (fork di Dash/Pivx), un sistema di consenso PoS/Masternode con meccanismo See-Saw. Prevediamo in futuro anche di attivare il cosiddetto Budgeting-System, un sistema di allocazione fondi che prevede il voto e la partecipazione dei detentori dei Kalkulus Masternode. Non voglio in questa sede spingermi in dettagli troppo tecnici ma spero di aver fornito alcune parole chiave a chi volesse approfondire meglio l’argomento.
• Com’è andato lo swap dal punto di vista realizzativo, dal punto di vista dello stress e da quello dell’impegno lavorativo ?
Il 14 aprile 2018 è stato l'ultimo giorno utile per effettuare lo swap da KLK a KLKS. Dal lato tecnico, dopo 2 settimane dal lancio, la nuova blockchain Kalkulus si è dimostrata molto stabile, le transizioni praticamente immediate grazie alla tecnologia “Instant-Send”, e le ricompense (rewards) sono state emesse correttamente in relazione al SeeSaw Mechanism assegnato. Dopo mesi molto intensi dal punto di vista delle ore lavorate e del conseguente stress, i risultati ottimali ci hanno ripagato notevolmente.
• Che rapporto avete e volete avere con la comunità degli utenti Kalkulus ?
Cerchiamo di rendere sempre partecipe la nostra comunità, anche sulle scelte di sviluppo del progetto, ascoltando le diverse opinioni e idee. E’ per questo che definiamo il nostro come un progetto community-centric. Utilizziamo molto il nostro canale Discord a questo scopo, promuovendo sondaggi e specifiche discussioni, e sviluppando un rapporto sincero con i membri della nostra comunità digitale. E’ su questo canale infatti che possono essere rintracciati approfondimenti e anticipazioni.
• Gli obiettivi a medio termine di Kalkulus da voi indicati sono aumentare la visibilità, esplorare la possibilità di appoggiarsi su nuovi exchange e puntare ad avere un marketplace dove effettuare transazioni denominate in KLKS. Quali sono gli obiettivi a lungo termine ?
Consci del fatto che questa visione prevede concepire Kalkulus come un cantiere in perenne evoluzione e ammodernamento, il nostro obiettivo a lungo termine è l’espansione di Kalkulus verso l’adozione sistematica da parte di una comunità quanto più ampia e trasversale possibile che adoperi tecniche decentralizzate di consenso e di scambio di valore. Una grande comunità attiva, partecipe, libera.
Molte sono le iniziative che stiamo portando avanti su più fronti e la nostra roadmap è stata corretta al rialzo diverse volte. Mi preme in questa sede annunciare che è molto vicino il lancio di Kalkulus Staking-Box: un prodotto all-in-one basato su Raspberry-Pi3, che permette, con costi contenuti e con un assorbimento di energia minimo (5v), di poter sfruttare tutti i vantaggi di un wallet full node e di operare 24 ore su 24 per ricevere le ricompense che costituiscono gli interessi dell’investimento di ogni staker. Vi invito comunque a connettervi ai nostri canali ufficiali per seguire nello specifico le varie implementazioni che contiamo di rilasciare periodicamente.
• Cosa pensate potrebbe aiutare ad aumentare la conoscenza e l’adozione delle criptovalute ?
Innanzitutto è indubbio che esistono ancora molte barriere da superare in ambito comunicativo, per convincere sempre più persone ad adottare le criptovalute come una vera alternativa alle valute tradizionali. Inoltre la sicurezza e la protezione dei consumatori, o comunque la percezione che essi ne hanno, dovrebbe essere più attenzionata per rassicurarli nell’uso delle valute digitali, anche in ambito normativo.
E’ poi risaputo che le criptovalute subiscono una fortissima concorrenza da parte di altri metodi di pagamento (carte di credito MasterCard / VISA, applicazioni di mobile payment, etc..). Per questo motivo, bisognerebbe offrire più vantaggi rispetto alla concorrenza, come ad esempio bassi costi e pagamenti più veloci.
Un altro passo determinante che aiuterebbe l’adozione sempre maggiore delle criptovalute potrebbe essere spingere sempre più rivenditori, negozi, negozi online (più conosciuti sono e maggiore sarà la loro capacità attrattiva), ad adottare la criptomoneta per incoraggiare i fruitori a fare ugualmente.
Non vi è dubbio che le criptovalute abbiano molti vantaggi, ma c'è ancora molto da fare in ambito di tecnologia, marketing e sicurezza prima che possano realmente decollare.
La Blockchain ha però una gamma di applicazioni tendenzialmente infinite e ottimisticamente ritengo che per un’adozione mainstream delle criptovalute sia solo questione di tempo. C’è chi chi può usare le crypto per azioni da compiere nella vita quotidiana (acquistare beni e servizi, creare circuiti di pagamento) ma oltre a questo la blockchain può permettere a qualunque persona di collaborare, intessere relazioni professionali, contrattuali, senza la mediazione di terzi che ne approvino la validità.
• Quali studi consigliereste a chi volesse entrare nel mondo delle criptovalute come sviluppatore ?
Sicuramente la blockchain ha, come abbiamo detto, infiniti campi di applicazione, ne consegue che la competenza nel settore specifico in cui si vuole operare va sempre ampliata e coltivata. L’altro ambito di competenze da acquisire che appare scontato citare, è di tipo informatico e nello specifico riguarda il linguaggio di programmazione della blockchain. Quì si può operare a vari livelli di profondità: più si scende in fondo, all’origine di un codice sorgente, più conoscenze è necessario acquisire per modificarlo e riprogrammarlo a proprio piacimento. Ad ogni modo anche la mera operazione di clonazione di un codice preesistente necessità di uno sforzo non indifferente per chi è digiuno in materia.
Specifiche tecnologiche:
Algoritimo Proof of Stake: Quark
Numero massimo di coin erogati: 20.000 KLKS
Blocktime: 60 secondi
Collaterale necessario per l’implementazione di un masternode: 20.000 KLKS
Ricompense per blocco: 15 KLKS
Per avere maggiori informazioni su Kalkulus è possibile attingere alle seguenti risorse:
Sito web: http://kalkulus.trade
Twitter: @Kalkulus_team - https://twitter.com/kalkulus_team?lang=it
Discord: https://discord.gg/4qA5hrh
BitcoinTalk: https://bitcointalk.org/index.php?topic=3205060
Dove acquistare:
https://wallet.crypto-bridge.org/market/BRIDGE.KLKS_BRIDGE.BTC