È pensiero comune che maggior parte dei detentori di grandi quantità di bitcoin [BTC] siano grandi exchange o imprese di mining che poi usano la loro posizione dominante per influenzare il mercato a loro favore. Questi sono spesso indicati come "balene", ovvero grandi investitori con ingenti fondi, che possono essere anche istituzioni o fondi di investimento.
Tuttavia, ci sono molti utenti che attraverso il proprio investimento collettivo in Bitcoin hanno fatto risaltare alcuni paesi a discapito di altri per quanto riguarda il possesso di BTC pro capite. Vari studi statistici e analisi, tra cui uno fatto da Statista, indica che in realtà ci sono numerosi investitori che possiedono e "holdano" BTC.
Anche se c'è ancora molto da fare per raggiungere l'adozione totale, l'interesse è in costante aumento e sempre più applicazioni e usi della vita reale stanno iniziando a mostrarsi agli occhi del grande pubblico.
Vediamo insieme i paesi con la più alta percentuale di "HODLer" di Bitcoin.
Gli Stati Uniti
Momentaneamente, gli Stati Uniti ospitano la maggior parte dell'interesse e delle attività nel mondo delle criptovalute, con un gran numero di exchange, piattaforme di trading, fondi, strutture di mining e progetti orientati alla blockchain. Per questo motivo, è lecito aspettarsi che questo paese abbia il maggior numero hodler di Bitcoin del resto del mondo. Ma in realtà non è esattamente così.
Sorprendentemente, sembra che i cittadini degli Stati Uniti non siano così in balia delle criptovalute come ci si aspetterebbe. Solo l'8% della popolazione sembra avere un investimento in Bitcoin. Un numero che comunque non può lasciare indifferente visto la popolazione non esigua dello stato americano.
La Romania è nota per essere sede di un gran numero di imprese e aziende internazionali attive nel settore IT, e di avere un numero elevato di programmatori e sviluppatori freelance.
Considerando lo stretto rapporto del paese con l'industria tecnologica, non sorprende che abbia anche una base ampia di consumatori coinvolta con le criptovalute.
Per questo motivo, la Romania è uno dei paesi con una percentuale più alta di hodler di criptovalute. Circa il 12% degli investitori sembrerebbe possedere almeno un tipo di criptovaluta, con Bitcoin ovviamente a farla da padrone.
Nonostante la Cina ha fatto notizia per le sue numerose repressioni sulle criptovalute, il suo mercato è ancora molto fertile. I principali exchange del paese hanno uno dei maggiori volumi di Bitcoin scambiati su base giornaliera. Ci sono stati molti rapporti che mostrano come i cittadini spesso approfittano dell'elettricità a basso costo per il mining di bitcoin. Tuttavia, vedendo le sue attuali azioni regolatorie verso il mondo delle criptovalute, il numero molto elevato di hodlers potrebbe ridursi in futuro.
La Spagna ospita un numero piuttosto elevato di ATM che supportano lo scambio di Bitcoin in valuta fiat. Per quanto questo sviluppo sia positivo per il movimento di adozione, sembra che solo questa nicchia di mercato sia favorita nel paese, nonostante un 10% degli investitori sembra aver acquistato e posseduto alcune criptovalute.
L'industria della criptovaluta polacca è per il momento un territorio in gran parte inesplorato, poiché non si sa molto a parte un atteggiamento positivo nei confronti di Bitcoin e della blockchain. Nonostante ciò 11% degli investitori sembrerebbe avere una percentuale di criptovalute nel proprio portafoglio di capitali.
La Turchia è un paese con tensioni politiche e regolamenti ambigui, ma è proprio questo ambiente è ciò che ha facilitato l'escalation di Bitcoin e delle altcoin. Dalla ricerca emerge che ben uno su cinque turchi avrebbe avuto possesso di bitcoin o altre valute digitali. Tuttavia, queste statistiche rappresentano solo una piccola percentuale di tutti i suoi residenti e devono essere interpretate tenendo conto di ciò.
Il Giappone è conosciuto dall'intera comunità per essere storicamente un paese pro-cripto, visto che è tra i pochi paesi al mondo a riconoscere le criptovalute come un mezzo di pagamento legittimo. C'è un notevole scambio di BTC che viene effettuato all'interno e all'esterno del paese, come mostrato anche dai dati dei principali exchange nazionali.
La community intorno alle criptovalute sono in piena espansione, con un 9% di tutti gli investimenti concentrati in criptovaluta. Non è noto esattamente come sia la ripartizione fra Bitcoin e altcoin da individuo a individuo, ma i numeri mostrano promesse interessanti.
La Svizzera è principalmente nota per il settore bancario e per le sue istituzioni finanziarie all'avanguardia. Da qualche tempo però è ben chiaro l'intento di diventare una cripto-nazione e un hub internazionale per la blockchain. Le banche hanno iniziato ad aprire le loro porte ai pagamenti in criptovaluta, una mossa che ha incoraggiato molti dei suoi cittadini a dilettarsi in questo mondo.
La Corea del Sud è un altro paese asiatico che sta influenzando fortemente il mondo del Bitcoin. Con l'atteggiamento non proprio positivo del governo cinese nei confronti delle criptovalute, molti hanno reindirizzato le loro operazioni commerciali nella vicina Corea del Sud.
Il paese, grazie alla propria propensione e abilità per la tecnologia, ospita una moltitudine di exchange che si rivolgono a una popolazione che ha un interesse sempre crescente nel trading e nell'uso di criptovalute. Anche qui, bitcoin risulta la principale coin scambiata e posseduta del paese.
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