Ho letto un interessante articolo che voglio condividere con voi:
bitcoin-la-catastrofe-ecologica di Dario Faccini.
il punto dell'articolo (molto lungo ma altrettanto interessante) è che il bitcoin e il suo principio chiave per evitare le doppie spese nella block-chain basato sul proof of work non è ecologicamente sostenibile.
- se il valore del Bitcoin aumenta, a parità della ricompensa in nuovi Bitcoin immessi, aumenta il valore della retribuzione per i miners;
- ai miners conviene allora comprare più hardware di calcolo e consumare più energia elettrica per unità di tempo;
- il sistema Bitcoin individua l’aumento della potenza di calcolo del mining e cerca di compensarlo aumentando la difficoltà della ricerca del segreto, in modo da mantenere costante l’intervallo dei 10 minuti;
- l’aumento della difficoltà del segreto, compensa l’aumento della potenza di calcolo e fa si che venga impiegata sempre al 100%, quindi al massimo consumo energetico possibile.
Ovviamente non è possibile sapere esattamente il consumo attuale di tutta la network del bitcoin (per non parlare su tutte le altre criptovalute basate sulla stessa logica del proof-of-work, ma Antonio nel suo articolo fa queste assunzioni.
image source: http://blog.zorinaq.com/bitcoin-electricity-consumption/
image source: blog.zorinaq.com
Dal grafico si vede che la potenza necessaria a risolvere un blocco nei 10 minuti previsti è arrivata a circa 3250 PH/s (raddoppianto negli ultimi 5 mesi) prendendo un consumo medio dei un hardware di mining di 0,238 J/GH (in realtà dovrebbero essere un po più efficienti) otteniamo che il consumo della blockchain è di 774 MW o 6,78 TWh/anno.
Grosso modo quanto la metà di una centrale nucleare media.
Interessante inoltre la previsione di crescita del consumo della blockchain comparato con i consumi di varie nazioni, nel 2022 potremmo essere arrivati all'equivalente di tutta la corrente consumata oggi nel mondo.
Anno | T Wh/a | Consumo paragonabile alla produzione elettrica di |
---|---|---|
2017 | 16 | Tunisia (2016) |
2018 | 64 | Austria(2016) |
2019 | 256 | Italia (2016), 286TWh |
2020 | 1024 | Russia(2016) |
2021 | 4096 | Usa (2016) |
2022 | 16384 | Mondo (2016), 25.000TWh |
2023 | 65536 |
Non avevo mai pensato a questo aspetto, non pensavo che il dispendio energetico per l'estrazione dei btc fosse tale. Tuttavia siamo gia a 16m sul tetto max di 21, dunque anche se non fosse più sostenibile per il consumo energetico la valuta già in circolazione è tale da non dover causare grandi problemi uno stop dell'estrazione.
"Grosso modo quanto la metà di una centrale nucleare media." questa cosa non mi convince perché non conosco la capacità media, che però dipende anche dalla generazione dei reattori in uso. Personalmente avrei scritto "circa il 70% di un reattore nucleare di terza generazione". Una centrale può avere diversi reattori.
Al di là di questo, in un articolo avevo letto anche il costo energetico delle banche, che non mi ha convinto. Lo inserirei pur per fare un paragone con il costo del mantenimento della blockchain del BTC. Nello stesso articolo avevo letto il costo energetico delle transazioni VISA, che risulta indubbiamente più efficiente, pur se centralizzato.
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Artikel ini sangat berguna sekali bagi saya
Terima kasih telah berbagi kawan
Hi! I am a robot. I just upvoted you! I found similar content that readers might be interested in:
http://manifestofblasphemy.blogspot.com/2017/08/bitcoin-la-catastrofe-ecologica.html
Molto interessante. Bisogna anche considerare che più andiamo avanti e più si fanno investimenti nel green power che potrebbero aiutare non di poco a mantenere la blockchain e il PoW.
Inoltre la stessa internet fuori dal panorama Bitcoin consuma parecchio e non ce ne lamentiamo. Quando useremo il green power per mantenere il PoW allora avremo svoltato. Gli investimenti secondo me dovrebbero andare in questa direzione