[ENG] Change is a Constant, But So Difficult to Embrace Sometimes [ITA] I cambiamenti sono una costante della vita, ma spesso difficili da metabolizzare.

in #blockchain5 years ago

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CC0 Creative commons - Pixabay


Un saluto a tutti,

chi mi legge con costanza lo avrà capito, credo molto nella tecnologia blockchain e nelle criptovalute.

Credo che rappresenteranno il futuro (anche se non so quantificare con certezza questo orizzonte temporale) e sono convinto che coloro i quali riusciranno a capirlo prima degli altri anticipando i tempi, trarranno grande beneficio da questa fiducia sia in termini economici che di conoscenza, in quanto avranno già metabolizzato il cambiamento.

E' proprio su quest'ultimo concetto che è incentrato questo mio articolo odierno: il cambiamento e la difficoltà nel matabolizzarlo da parte dell'essere umano.


Internet, blockchain, criptovalute.. sono concetti che magari potrebbero essere "digeriti" con facilità dalle generazioni più recenti in quanto un 40enne dei giorni nostri ha sicuramente familiarità con Internet e un grado d'istruzione più elevato rispetto a chi 40 anni li aveva 30 o 40 anni fa.
Ovviamente faccio riferimento al contesto italiano, in quanto non ho gli strumenti per poter contestualizzare questi concetti nel panorama delle altre nazioni europee e degli altri continenti che compongono il globo terrestre.

Quindi tornando al mio contesto, non ho difficoltà a immaginare una diffusione esponenziale di criptovalute e blockchain per chi ha dai 40 anni a scendere e una riduzione di questa diffuzione tra chi ha dai 40 anni a salire.
Ma fatte salve le classiche eccezioni di over 50 che utilizzano internet senza difficoltà, usufruiscono già di strumenti di pagamento elettronici e hanno una minima conoscenza di come sia strutturato il web, credo che il grosso scoglio alla diffusione di queste tecnologie sia rappresentato proprio da questa fascia di età.
Basterebbe fare solo alcuni esempi di cambiamenti epocali per rendere più concreto il mio ragionamento.

Ovviamente viene facile pensare subito a Internet che definirei il cambiamento più importante degli ultimi 50 anni.
Internet esiste in Italia dal 1986 (in pochi lo sanno) ma è nel 1993 con la diffusione del World Wide Web che la crescita divenne esponenziale. Per molti sarebbe impossibile immaginare una vita senza internet in quanto è uno strumento di svago ma anche di lavoro per moltissime persone (me compreso); ma c'è ancora uno zoccolo duro di persone che non ha ancora metabolizzato questo cambiamento.

Ieri ho avuto modo di passare gran parte della mattinata con un over 70, ancora molto attivo a livello fisico e mentale, che non ha mai utilizzato internet.
Non solo.. i concetti basilari relativi al suo funzionamento e gli utilizzi possibili gli sfuggono completamente; immagino che una situazione come questa sia abbastanza comune per una gran parte della popolazione rientrante in quella fascia di età di cui parlavo prima che il più delle volte non dispone neanche di un PC, Laptop, Tablet o Smartphone che gli permetta un accesso a Internet.
Ovviamente esistono anche le eccezioni, come il mio vicino che di anni ne ha 82 ed utilizza senza difficoltà tutti gli strumenti sopra citati. Ma lui è un ex direttore di banca e quindi ha un livello culturale che gli ha permesso di assimilare il cambiamento con molta facilità.

Un altro cambiamento epocale è stato dapprima l'introduzione della telefonia mobile e poi ancor di più l'introduzione degli Smart Device (smartphone su tutti).
Essere connessi ovunque, poter usufruire di funzionalità impensabili fino a qualche anno fa è la norma per una buona parte della popolazione, ma c'è ancora chi non si è arreso a rinunciare ad usare ancora i telefoni cellulari di vecchia generazione (che, non ci crederete, ma risultano ancora in vendita e vengono ancora prodotti) che non hanno un touch screen, una connessione e quindi non possono accedere a internet.

Anche l'internet banking sta trovando grosse difficoltà nella sua diffusione in determinati contesti e fascie d'età, proprio per i concetti espressi poc'anzi.

Tornando alla mia mattinata con il signore over 70, nel mentre discutevamo davanti a un caffè mi è capitato di dover effettuare un pagamento per un ordine di alcuni filtri fotografici acquistati qualche giorno prima (neanche a dirlo, ordine fatto su Internet): di fronte a lui prendo il mio smartphone, accedo alla mia banca, effettuo un bonifico istantaneo, chiamo il fornitore che nel giro di qualche minuto mi conferma che ha già i fondi accreditati sul suo conto corrente. Il tutto senza muovermi dalla sedia, dover prendere l'auto e fare una fila in banca.

La faccia del mio interlocutore era abbastanza frastornata: per lui era inconcepibile che dallo smartphone fossi riuscito a compiere tutti i passaggi dell'operazione senza entrare in un negozio per acquistare i filtri e senza materialmente aver varcato la soglia dell'istituto bancario per effettuare il bonifico (per giunta era anche sabato, quindi sarebbe stato chiuso).
Gli ho spiegato che dallo smartphone potevo fare il tutto e in sicurezza grazie al triplo controllo impronta digitale/codice alfanumerico/sms di conferma, ma che sarebbe stato lo stesso se avessi avuto un tablet o se fossi stato a casa e avessi usato un PC/Laptop.

Domanda innocente: "e se ti dovessero rubare o perdessi lo smartphone?"
La mia risposta è stata abbastanza immediata: "e se perdessi o ti rubassero il portafogli con i soldi e il bancomat?"

Insomma quello che è sbagliato è la percezione di cosa sia lo smartphone e del grado di sicurezza che possa offrire, molto più elevato rispetto a girare con i soldi contanti o con il bancomat in tasca.

Potrei citarvi ancora il passaggio dalla Lira all'Euro, il millenium bug ma andremmo fuori contesto perchè gli esempi che vi ho fatto poco fa sono strettamente correlati a quello che vuole essere il punto focale di questo mio discorso.

In un contesto come quello appena descritto, nel quale una parte delle popolazione ha ancora difficoltà a familiarizzare con concetti quali internet e dematerializzazione del denaro, o ad utilizzare gli strumenti che permetterebbero l'accesso al Web, appare difficile pensare a tempi brevi per la diffusione di massa delle criptovalute e della tecnologia blockchain.

Se a questo aggiungiamo la disinformazione a cui assistiamo tutti i giorni contro queste nuove tecnologie, che fa particolarmente presa perchè "...se lo dice la TV allora è vero.." e perchè va a fare presa sulla scarsa conoscenza del settore, possiamo avere la misura di quanta strada ci sia ancora da percorrere affinchè blockchain, criptovalute e decentralizzazione possano diventare concetti della vita di tutti i giorni.


Il tenore di questo articolo potrebbe sembrare negativo ma non lo è affatto.

Infatti ho paragonato le critpvalute e le blockchain ai più grandi cambiamenti della storia recente e per questo sono consapevole che ci vorrà solo del tempo ma riusciremo a parlarne come oggi si parla di internet, una cosa del tutto normale e all'ordine del giorno e dalla quale sempre meno persone continuano a restare escluse.

Ovviamente il cambiamento richiederà tempo, parecchi anni probabilmente. Adesso rappresenta solo una nicchia ed è facile rendersene conto provando a parlarne con le persone che ci circondano nella vita di tutti i giorni.
Quello che dobbiamo considerare è che il livello culturare crescerà con il passare degli anni perchè i 40enni di oggi (tra i quali rientro) saranno i 50enni di domani e i 60enni di dopodomani (scusatemi questo gioco di parole).
Sarà dunque più facile far assimilare certi concetti e magari ci guarderemo indietro comprendendo la portata di questo grande cambiamento come oggi guardandoci indietro comprendiamo come internet ci abbia letteralmente cambiato la vita.

In questa domenica umida e ventosa, in cui anche la pioggia ha fatto capolino sulle spiagge della Puglia, mi sono lasciato trasportare dai pensieri e mi rendo conto che anche questa volta un fiume di parole smisurato ha riempito lo schermo del mio Laptop.

Un saluto a tutti
Carlo (@miti)


Disclaimer: I contenuti di questo articolo non intendono in alcun modo costituire sollecitazione al pubblico risparmio oppure consulenza all’investimento di nessuno strumento finanziario.




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The English version of this article was made with the use of Google Translate. I do apologize for inaccuracies in the English translation but sadly, I don't have the time to translate it by myself.


Hello everybody,

those who read me consistently will have understood it, I strongly believe in blockchain technology and cryptocurrencies.

I believe that they will represent the future (even if I cannot quantify this time horizon with certainty) and I am convinced that those who will be able to understand it ahead of the others by anticipating the times, will benefit greatly from this trust both in economic terms and in terms of knowledge, as they will have already metabolized the change.

It is precisely on this last concept that this article of mine is centered today: the change and the difficulty in matabolizing it by the human being.


Internet, blockchain, cryptocurrency .. are concepts that could perhaps be "digested" easily by the most recent generations as a 40-year-old of our time is certainly familiar with the Internet and a higher level of education than those 40 years who had 30 or 40 years ago.
Obviously I refer to the Italian context, as I do not have the tools to contextualize these concepts in the panorama of other European nations and of the other continents that make up the earth globe.

So back to my context, I have no difficulty imagining an exponential spread of cryptocurrencies and blockchains for those aged 40 and up and a reduction in this spread among those aged 40 or older to rise.
But without prejudice to the classic exceptions of over 50s who use the Internet without difficulty, they already benefit from electronic payment instruments and have a minimum knowledge of how the web is structured, I believe that the big obstacle to the spread of these technologies is represented precisely by from this age group.
It would be enough to give just a few examples of epochal changes to make my reasoning more concrete.

Obviously it is easy to immediately think of Internet which I would call the most important change of the last 50 years.
Internet has existed in Italy since 1986 (few know it) but it was in 1993 with the spread of the World Wide Web that growth became exponential. For many it would be impossible to imagine a life without internet as it is a tool for leisure but also for many people (including myself); but there is still a hard core of people who have not yet metabolized this change.

Yesterday I had the chance to spend most of the morning with an over 70, still very active on a physical and mental level, who has never used the internet.
Not only that ... the basic concepts related to its operation and possible uses escape it completely; I imagine that a situation like this is quite common for a large part of the population returning to that age group I mentioned earlier that most of the time it does not even have a PC, Laptop, Tablet or Smartphone that allows it access to the Internet.
Obviously there are also exceptions, like my neighbor who is 82 years old and uses all the tools mentioned above without difficulty. But he is a former bank manager and therefore has a cultural level that has allowed him to assimilate change very easily.

Another epochal change was the introduction of mobile telephony first and then even more the introduction of Smart Devices (smartphones above all).
Being connected everywhere, being able to take advantage of features unthinkable up until a few years ago is the norm for a good part of the population, but there are still those who have not given up on giving up using old generation mobile phones again (which, there you will believe, but they are still on sale and are still products) that do not have a touch screen, a connection and therefore cannot access the internet.

Also internet banking is finding great difficulties in its diffusion in certain contexts and age groups, precisely because of the concepts expressed above.

Going back to my morning with the gentleman over 70, while we were discussing in front of a cafe I happened to have to make a payment for an order of some photographic filters purchased a few days before (even to say, order done on the Internet): in front of he takes my smartphone, I go to my bank, I make an instant transfer, I call the supplier who in a few minutes confirms that he already has the funds credited to his current account. All without moving from the chair, having to take the car and stand in a bank.

The face of my interlocutor was quite confused: for him it was inconceivable that from the smartphone I had managed to complete all the steps of the operation without entering a shop to buy the filters and without actually having crossed the threshold of the bank to carry out the transfer (which was also Saturday, so it would have been closed).
I explained to him that from the smartphone I could do everything safely thanks to the triple fingerprint control / alphanumeric code / SMS confirmation, but that would have been the same if I had a tablet or if I was at home and I used a PC / Laptop.

Innocent question: "and if you were to steal or lose your smartphone?"
My answer was immediate enough: "and if you lost or stole your wallet with money and an ATM?"

In short, what is wrong is the perception of what the smartphone is and the degree of security it can offer, much higher than running with cash or an ATM in your pocket.

I could cite you again the passage from the Lira to the Euro, the millenium bug but we would go out of context because the examples I gave you a little while ago are closely related to what it wants to be the focal point of my speech.

In a context like the one just described, in which a part of the population still has difficulty in becoming familiar with concepts such as the internet and the dematerialization of money, or in using the tools that would allow access to the Web, it seems difficult to think of short times for mass dissemination of cryptocurrencies and blockchain technology.

If we add to this the misinformation we see every day against these new technologies, which is particularly taken because "... if the TV says so then it is true .." and because it goes to take hold of the poor knowledge of the sector , we can measure how far we still have to go so that blockchain, cryptocurrency and decentralization can become concepts of everyday life.


The content of this article may seem negative but it is not at all.

In fact I compared the critpvalute and the blockchain to the biggest changes in recent history and for this reason I am aware that it will only take time but we will be able to talk about it as we are talking about the internet today, something completely normal and on the agenda and from the which fewer and fewer people remain excluded.

Obviously the change will take time, several years probably. Now it represents only a niche and it is easy to realize it trying to talk about it with the people around us in everyday life.
What we need to consider is that the level of culture will grow over the years because the 40-year-olds of today (including return) will be the 50s of tomorrow and the 60s of the day after tomorrow (excuse me this pun).
It will therefore be easier to assimilate certain concepts and maybe we will look back and understand the extent of this great change as today, looking back, we understand how the internet has literally changed our lives.

On this humid and windy Sunday, when even the rain peeked out on the beaches of Puglia, I let myself be carried away by my thoughts and I realize that this time too a river of boundless words has filled the screen of my Laptop.

Greetings,
Carlo (@miti)


Disclaimer: The information provided here is for general informational purposes only and should not be considered an individualized recommendation or personalized investment advice.

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Bellissimo articolo, @miti: lo condividerò con amici e parenti, che perlopiù ignorano il grandissimo potenziale delle BC!

Complimenti per aver indovinato la risposta al mio contest di ieri: ricompensa già erogata con facilità dal mio smartphone 📱, grazie anche alla recente funzione aggiunta in @steempeak! 😍

Un forte abbraccio 🤗

Resteemed

Ciao @amico, sono onorato! Spero tu abbia meno difficoltà rispetto alle mie, perchè ultimamente mi sembra di rimbalzare su un muro di gomma quando tocco certi argomenti :D
Grazie per il premio, sono stato molto fortunato ;-)

Sei stato molto bravo! La fortuna, è stata solo quella di passare per il mio blog al momento giusto? 😜👏

I muri di gomma ce li abbiamo tutti: l’importante è divertirsi rimbalzandoci sopra?

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Ahahahah, anche quella! Tra mille cose da fare, vorrei avere più tempo!! Ma mi riprometto di passare più spesso tra i miei feed ;-)

Bella analisi. I complimenti. Nel futuro c’è la blockchain. Questione di 2/3 anni, non credo molto di più.

Grazie Stefano, non so se 2/3 anni sia una stima ottimistica perchè come faceva giustamente notare @knfitaly nei commenti, la novità è abbastanza ostica da comprendere e digerire. Ma che siano 3 anni oppure 5 importa poco, la cosa che conta è che è un cambiamento inevitabile!

Credo che anche nei "nativi digitali" (come ad esempio i miei ragazzi) abbiano una certa difficoltà. Le tecnologie blockchain hanno bisogno di una certa conoscenza tecnica che allo stato attuale non hanno. Io come te abbiamo dovuto capire internet dalle basi... Ti ricorderai che cosa sia un indirizzo IP, o a che serva il gateway o altri termini tecnici, tutti per far funzionare la rete. Oggi non è così, tutto o quasi è in automatico oppure settaggi semplificati e spesso volentieri senza sapere esattamente cosa si va a fare. si fa così perché l'applicazione ce lo chiede e ci fidiamo... e per pigrizia magari non abbiamo voglia di approfondire.
Se, ma sono sicuro che sarà così, la blockchain entrerà nelle nostre vite come è stato con internet, anche la stessa blockchain sarà "evoluta" e semplificata ma ho paura che nella semplificazione si insidiano troppe pericolosità. Serve preparazione su questo.
Un saluto, nicola

Un pensiero condivisibile il tuo, Nicola!
Però rigiro la tua osservazione.. anche noi agli arbori di internet abbiamo dovuto imparare certi concetti, non proprio digeribili perchè si partiva da zero. Io ritengo che la base di preparazione dei nostri ragazzi sia superiore alla nostra in quei tempi e che la predisposizione al mondo digitale sia completamente diversa. In pratica vedo il loro passaggio più agevole del nostro. Almeno questo è quello che spero..
Però mi hai spinto a una riflessione: quanti over 30 ci sono in steem? Quanti di quelli sotto questa fascia d'età hanno mollato subito al calare delle quotazioni? In effetti i risultati sarebbero appannaggio degli over che sono più lungimiranti.
Forse questo aspetto ti da' ragione, perchè a una maggiore predisposizione si accompagna un'impazienza di ottenere dei risultati figlia di una società dove si ha tutto e subito.
Sull'ultima osservazione, credo che tu abbia ragione.. per questo ritengo che il passaggio alle blockchain e alle criptovalute sarà abbastanza lento.

https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/per-favore-non-chiamateli-nativi-digitali/

Ci ho messo un po' ma ecco un articolo che, a suo tempo ma anche ora, mi ha fatto veramente riflettere. Basta sostituire la parola internet dell'articolo con blockchain e la comparazione funziona perfettamente.

Poi come dici tu è vero e sinceramente devo mettermi un po' anch'io nel mezzo, con la frenesia che siamo costretti a convivere... Si pretende tutto e subito, guadagni e successo ovviamente compresi.

Posted using Partiko Android

Bel lavoro @miti.blog! Ciò che più mi affascina di blockchain è l’ideologia di un web decentralizzato.

Ciò che credo è nei benefici a lungo termine della tecnologia, che ci saranno e saranno enormi, ogni giorno è una nuova scoperta in questo settore, c’è da essere molto ottimisti nel futuro.

Posted using Partiko iOS

Ciao Fede, è proprio il concetto di decentralizzazione in generale che è incredibilmente affascinante. La sola idea di essere liberi, che poi è quello per cui le generazioni passate hanno lottato a costo della vita, e poter essere noi stessi gli artefici di questo cambiamento senza dover fare guerre o ricorrere ai soprusi... è di per se stimolante.
So che mi capisci perchè siamo abbastanza in linea con le idee al riguardo ;-)

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