Per chi non la conoscesse JP Morgan Chase & Co. è una multinazionale americana di servizi finanziari con sede a New York. È una delle banche "Big Four" americane insieme a Bank of America, Citigroup e Wells Fargo,oltre ad essere la più grande banca negli Stati Uniti e la sesta più grande banca al mondo con un patrimonio totale di 2.534 miliardi di dollari.
Ebbene si, qualche giorno fa la JP Morgan ha lanciato la sua JPM Coin, e ovviamente non sono mancate le polemiche e i chiarimenti di molti esperti del settore.
E’ bene fare chiarezza di alcuni aspetti che la distinguono dalle valute digitali:
non è da considerare una criptovaluta, ma un pagamento digitale usato tra banche, grandi aziende, governi e non consumatori finali. E’ un database gestito da banche all’interno di un protocollo ETH chiamato “DTL enterprise” e quindi a tutti gli effetti un ledger distribuito ma non associabile alle blockchain e al Bitcoin. Insomma per poterla richiedere bisogna far parte del portafoglio clienti di JP Morgan;
la comunità non può guardare il source code aperto a tutti, usare i protocolli di consenso (POW,POS) e votazione, partecipare a ICO o fare qualunque cosa fattibile con la rete blockchain;
non è immutabile in quanto la JPM può su richiesta effettuare un reverse di un operazione senza il consenso di nessuno e pertanto non è in grado di garantire il principio di immutabilità dei dati;
Non è trasparente in quanto essendo gestita da una organizzazione privata non è possibile vedere in trasparenza cosa succede;
Praticamente i 4 principi su cui si basa la blockchain non sono rispettati da JPM.
JPM è l’ennesima trovata delle banche per garantire che potenti organizzazioni possano lavorare incontrastate nelle operazioni di speculazione mondiale!