Sbocciando si impara

Mi ritrovo al solito punto di ogni anno. Pensandoci, ogni primavera. O ogni qualvolta cambia il tempo e si ci protrae per le temperature più miti. Ecco li, il solito "ostacolo-tranello" apparentemente lusinghiero... come tutti i tranelli,in realtà. Quindi io questa volta sono conscia di ciò che sta capitando e soprattutto, so già come mi comporterei se succedesse. Ne và da sè che dovrei tenermi, sentirmi e rispettare il mio periodo. Questo periodo così presente per me. Dove ogni cosa deve avere un senso e devo tenerlo a mente. Dove ad ogni azione corrisponde una reazione, e non la completo appositamente perchè il contrario è soggettivo. Ma non nego la mia difficoltà, sono attirata. Allora penso di essere un'altra persona e continuo a lavorare. E questa persona mi ha aiutato tanto,questa persona così responsabile, attenta e professionale. Mi ha spinto a decidere di rispettarmi e di riprendere ogni cosa in mano. Certo: lei è stata invadente. Ha rivoluzionato ogni cosa senza chiedermi totalmente il permesso. Ma mi ha permesso di riprendere ogni cosa che avevo dimenticato in giro, che avevo perso. Ha messo in ordine.
Ecco,adesso sta cercando di nuovo di invadere il mio spazio, di decidere per la mia responsabilità così da non rischiare di ritornare là. Lei ha capito esattamente cosa mi serve e le sono grata. Purtroppo devo sempre discutere, tra me e lei ci sono molti problemi anche se siamo sincere e chiare ormai. Mi vuole bene. Io vorrei ora,esattamente ora, decidere da sola,però. Come può la primavera?

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