Nell’articolo dedicato all’analisi dei problemi sociali contemporanei, abbiamo esposto brevemente l’idea che sta alla base del modello socioeconomico di Charax. Ora vogliamo analizzare nel dettaglio i concetti più "umani" con i quali sono state concepite le soluzioni che ci hanno portato a sintetizzare questo modello.
Il social rewarding
Il modello socioeconomico di Charax non va inteso come un innovativo sistema retributivo, ma come una valida alternativa a quello vigente, con cui condivide alcuni aspetti. Primo tra tutti, il lavoro, inteso come un atto che richieda tempo ed energie finalizzato ad uno scopo che risulti produttivo per la persona che lo svolge. Esso, però, non va inquadrato solo nel contesto della produzione di un bene materiale o la fornitura di un servizio, ma come un’azione che viene svolta per ottenere un vantaggio condiviso, che vada a favore di tutti i soggetti coinvolti.
Il lavoro della socializzazione
La creazione e il mantenimento delle relazioni sociali è forse il lavoro più dispendioso in termini di tempo ed energia, eppure, ai giorni nostri, è anche quello più svalutato. Basti pensare a quanto tempo si passa assieme alle altre persone, dedicandosi ad attività costruttive, come lo sono una discussione su un argomento a cui si è sensibili, un dibattito sulla condivisione dei punti di vista, o le energie che si impiegano per soddisfare il proprio partner. Quel tempo è le stesso - se non maggiore - che una qualunque persone impiegherebbe nello svolgimento della propria professione. Apparentemente potrebbe sembrare inconcepibile, ma con un’analisi più attenta si scopre che la verità dei fatti è molto vicina a quella descritta, con tempi e modalità differenti tra persona a persona.
Le relazioni come collante della comunità
Creare e coltivare le proprie relazioni interpersonali non è solo un modo per pacare il desiderio di voler essere accettati dagli altri. È il mezzo di coesione per eccellenza, ineguagliato, all'apparenza astruso, inspiegabile e, proprio per questo, il più umano. Non getta le proprie basi su complessi teoremi, ma su semplici osservazioni e sull'innata capacità di saperci relazionare con gli altri. Perché tutti gli esseri umani sanno e percepiscono che le proprie relazioni sociali sono qualcosa di tanto prezioso che può colmare qualunque lacuna, logica o sentimentale che sia. Basti pensare a quanto possa essere proficua una discussione tra un gruppo di amici o quanto profondo ad appagante sia il rapporto che lega due amanti. È ciò che tiene unite le persone, aldilà di ogni differenza o carenza. È il mezzo più genuino per chi vede le differenze come occasioni per crescere personalmente piuttosto che come opportunità per creare nuove gerarchie.