Questo è senz'altro vero. La Bibbia racconta delle azioni veramente scioccanti di molte persone. Alcune di queste azioni erano comandate da Dio, e la prossima sezione parlerà di queste. Ma c'erano anche molti errori commessi senza essere ordinati da Dio. Infatti, è difficile pensare di un personaggio importante della Bibbia di cui non è raccontato qualche sbaglio (naturalmente tranne Gesù Ebr 4:15). Adamo e Eva mangiarono la frutta proibita (Gen 3). Noè si ubriacò (Gen 9:20-27). Abraamo mentì riguardo a Sara ben due volte (Gen 12:10-20; 20:1-18). Giacobbe ingannò tutti per quasi tutta la sua vita. Mosè disubbidì a Dio a Meriba (Num 20:1-13). Iefte sacrificò la propria figlia per un voto sbagliato (Giudic 11:30-40). Samuele nominò i suoi figli giudici (1Sam 8:1-3). Davide fece uccidere Uria e commise adulterio con Bat-Sceba (2Sam 11). Salomone prese mogli e concubine dalle altre nazioni e commise l'idolatria con i loro dèi (1Re 11:1-13). E così via. È una caratteristica della letteratura della Bibbia (soprattutto dei libri storici dell'Antico Testamento) di raccontare degli eventi senza darne un giudizio. Spetta al lettore decidere se quello che succedette è giusto o sbagliato, che dobbiamo fare attingendo ad altri brani della Bibbia. In altre parole, i racconti storici solo descrivono quello che accadde, non prescrivono quello che noi dobbiamo fare. Non sono esempi da seguire per noi.
Se è così, si può giustamente chiedere, "Perché questi racconti sono nella Bibbia? Quale insegnamento possiamo prendere dai racconti per la nostra vita?" Ci sono diverse considerazioni.
La Bibbia non contiene delle biografie che esaltano le persone, per dimostrare che erano perfette. La Bibbia racconta la verità sulla vita e sulle persone, e deve includere anche le loro imperfezioni. Un libro in cui tutti i personaggi sono perfetti sembrerebbe un romanzo, non la vera Parola di Dio.
Impariamo che Dio può usare le persone imperfette per compiere i suoi propositi. Nella sua onnipotenza, il peccato umano non gli impedisce di fare quello che vuole. Di più, nella sua sovranità, può usare il peccato umano per compiere i suoi propositi, di cui il caso più chiaro è At 2:23; 4:27-28. Noi non possiamo frustrare Dio con la nostra opposizione a lui.
Non solo Dio può usare le persone imperfette, preferisce usare le persone deboli (1Cor 1:27-31). Questo è perché in questo modo, tutta la gloria va a lui. Se tutte queste persone imperfette potettero salvare il popolo di Dio, doveva essere Dio che agiva, perché quelle persone non ne erano capaci.
Questi personaggi erano un'ombra o un tipo del vero Salvatore e Re che doveva venire, Gesù Cristo. Dio ha dimostrato tramite loro e gli altri Israeliti che l'umanità è veramente persa e senza speranza. Non riusciamo a vivere sotto Dio in qualsiasi situazione: in un giardino in comunione con Dio, con le promesse di Dio, riuniti intorno alla legge di Dio, in un teocrazia, in un regno sotto il re di Dio, eccetera. Quello che ci vuole è l'intervento di Dio stesso che diventa uomo, e così non sbaglia mai, per il perdono del peccato per risolvere il problema di noi umani imperfetti.
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