Vi avevamo già parlato in passato dell’idea dell’Estonia di lanciare l’Estcoin. E vi avevamo già anche detto che la BCE non era d’accordo. Ora c’è una novità: Kaspar Korjus, Managing Director per l’e-Residency dell’Estonia, ha dichiarato:
“Stiamo lavorando per fare dell’e-Residency la migliore opzione a livello globale per gli imprenditori che vogliano lanciare una ICO, mentre procediamo con 3 varianti del nostro ‘estcoin’”.
Stati Uniti, Singapore e Svizzera sono attualmente le principali giurisdizioni per gli imprenditori che vogliano lanciare la loro ICO. Il programma di e-Residency dell’Estonia invece è anche una startup in rapida crescita – sebbene sia una startup governativa – perché sta costantemente migliorando sulla base del feedback degli e-residenti. Così in agosto hanno pubblicato un articolo sul blog di e-Residency che chiedeva cosa sarebbe successo se un paese, come l’Estonia, avesse deciso di lanciare i propri token crittografici con una Initial Coin Offering (ICO). Avevano chiamato questi token “estcoin” e avevano spiegato come l’e-Residency potrebbe fornire la piattaforma per la distribuzione e il trading a livello globale perché è un’identità digitale sicura che chiunque nel mondo può richiedere.L’articolo è diventato virale generando una grande quantità di copertura mediatica a livello globale, inclusa la maggior parte delle pubblicazioni più importanti: circa 200 milioni di persone in tutto il mondo lo avrebbero letto. Molte persone erano entusiaste e hanno scritto su varie opzioni su come strutturare gli estcoin. Molte persone erano anche critiche, comprese alcune che si chiedevano se l’intera faccenda non fosse altro che una trovata pubblicitaria per il programma di e-Residency.Imprenditori e investitori all’interno del mondo delle criptovalute hanno espresso interesse e in gran parte hanno accolto favorevolmente l’idea, mentre le istituzioni tradizionali sono state le più critiche. Anche il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha espresso la sua preoccupazione.
Mario Draghi ha spazzato via il sogno dell’Estonia per una criptovaluta pubblica.
Gran parte della critica all’estcoin però si basava proprio sul fatto che l’Estonia semplicemente non può creare una propria criptovaluta, anche se lo volesse. L’unica valuta dell’Estonia è l’Euro e questa è una caratteristica essenziale dell’appartenenza all’UE. L’Estonia non è interessata a metterlo in discussione.Questo è il motivo per cui invece l’estcoin sarebbe un “token crittografico“, e non una vera e propria valuta: sarebbe solo “un mezzo più efficiente per lo scambio di valore a livello globale”. Dal punto di vista dell’Estonia gli estcoin sono stati proposti come un modo per raccogliere fondi e sostenere lo sviluppo della nazione digitale. In particolare gli estoni vorrebbero che questi token contribuissero a costruire la comunità degli e-resident per aumentare il numero di società avviate in Estonia attraverso l’e-Residency.La domanda però rimane: “Quale problema risolve estcoin per le persone che detengono estcoin”? Ovvero come si possono supportare meglio le ICO tramite e-Residency? E come funzionerà estcoin?Sono state identificate tre varianti di estcoin che potrebbero avvantaggiare sia la nazione digitale sia coloro che le usano. Tutti e tre questi modelli di estcoin sono fattibili e possono essere introdotti (anche senza allarmare la Banca centrale europea).
1. La comunità estcoin. Una ICO all’interno dell’ecosistema di e-Residency creerebbe un forte allineamento di incentivi tra gli e-residenti e questo fondo, e al di là dell’aspetto economico rende gli e-residenti più come una comunità poiché ci sono più cose che possono fare insieme. La comunità estcoin sarebbe strutturata per supportare l’obiettivo di far crescere la nuova nazione digitale incentivando più persone in tutto il mondo a richiedere e fare un maggiore uso di e-Residency. Ciò include incoraggiare gli investitori e gli imprenditori a utilizzare l’e-Residency come piattaforma per attività ICO attendibili.
2. L’identità estcoin. Nel cuore della nazione digitale dell’Estonia, nell’ambito del programma di e-Residency, c’è un’identità digitale sicura, emessa dal governo. È un’iniziativa leader a livello mondiale nell’identità digitale, ma la tecnologia alla base richiede uno sviluppo continuo per rimanere all’avanguardia. L’Estonia è già una “nazione blockchain” per molti versi, quindi cosa succederebbe se si iniziasse ad utilizzare la tecnologia blockchain per identificare le identità?
In questo modello, i punti di riferimento sarebbero i token basati su blockchain utilizzati per le attività all’interno della società digitale, come la firma digitale di documenti, l’accesso a servizi o l’applicazione di contratti intelligenti.
3. L’Euro estcoin. Cosa accadrebbe se venissero introdotti degli estcoin semplicemente fissando il loro valore all’euro? Sarà così che funzioneranno gli Euro estcoin. Non sarà una valuta alternativa all’Euro, ma sarà possibile combinare alcuni dei vantaggi decentrati della cripto con la stabilità e la fiducia della moneta legale e quindi limitare il suo uso all’interno della comunità di residenti elettronici.
Il progetto è ancora in fase di studio, ma questo appare un grosso passo in avanti rispetto alla negazione della BCE per una “criptovaluta di Stato” estone.
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