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Un saluto a tutti,
Un saluto a tutti,
leggendo la notizia che oggi vi riporto, ho provato una una sorta di emozione. L’idea è davvero geniale e alla fine di questo articolo spero che molti di voi s’interessino alla questione.
Aiutare gli altri, i meno fortunati, è un obbligo morale al quale nessuno si dovrebbe sottrarre se le proprie condizioni economiche lo permettono. Fino ad oggi eravamo abituati a farlo nella forma classica, con una donazione economica a questo o quell’altro ente benefico, che generalmente si occupa di una causa specifica. Ma con l’avvento delle criptovalute che stanno rivoluzionando la nostra vita, anche il settore delle donazioni potrebbe essere completamente rivoluzionato.
E’ notizia di questi giorni che UNICEF Francia accetterà le donazioni in criptovaluta per sostenere la propria causa. Infatti spinti dalla necessità di espandere il numero di persone che donano qualcosa per sostenerli, hanno deciso di accettare le donazioni in criptovaluta, nello specifico di nove delle maggiori presenti nel panorama odierno.
Bitcoin, Ripple, Ethereum, Bitcoin Cash, EOS, Stellar, Litecoin, Monero e Dash.
Questa è la lista delle nove criptovalute che UNICEF Francia accetterà. La cosa sensazionale, almeno ai miei occhi, è che fatta eccezione per Ripple, EOS e Stellar, per le altre criptovalute sarà anche accettata la donazione sotto forma di cessione gratuita della potenza di calcolo del computer del donatore, “estraendo” le altre sei criptovalute direttamente nel portafogli di UNICEF Francia!
Secondo quanto dichiarato dal direttore esecutivo di UNICEF Francia, Sebastian Lyon, la tecnologia delle blockchain e le criptovalute hanno offerto al mondo umanitario un’opportunità unica che non andrebbe sprecata e che potrebbe ampliare le prospettive in quanto è “un’innovazione in termini di solidarietà e raccolta fondi”.
Image by Julien Harneis – Flickr (CC BY-SA 2.0)
Ma come si è giunti a questa decisione da parte di UNICEF Francia? Tutto nasce dopo l’enorme successo riscosso da un’altra iniziativa, la campagna nota con il nome di GameChaingers, con la quale a Febbraio l’UNICEF invitava tutti i gamers a rendere disponibili parte delle loro risorse informatiche per minare una criptovaluta, il tutto per aiutare i bambini coinvolti nella guerra che sta devastando la Siria. In quel caso la valuta da minare era Ethereum e tutto quello che era richiesto ai donatori interessati era di installare sul proprio PC il Claymore mining software. Alla conclusione della campagna, il 31 marzo, erano stati minati la bellezza di 85 ETH per un controvalore di oltre $30,000.
Dopo l’esperienza del GameChaingers, la prima a prendere in prestito l’idea e a provare un esperienza similare è stata UNICEF Australia, che in Aprile ha creato il sito internet HOPEPAGE con lo scopo di aiutare i bambini vulnerabili raccogliendo le donazioni provenienti dal mining di Monero. La modalità scelta è stata completamente diversa: infatti il mining avveniva semplicemente visitando il sito e dando l’autorizzazione durante la visita allo stesso a rendere disponibili le proprie risorse hardware. Tenere aperta una pagina internet per aiutare il prossimo.. c’è nulla di più semplice?
Ovviamente ai visitatori del sito che volevano aiutare il prossimo è stata anche data la possibilità di scegliere liberamente la quantità di potenza di elaborazione che volevano “donare” per il mining. Proprio per rispettare le esigenze di tutti, non andando a rendere inutilizzabile il PC e scegliendo liberamente quanto donare attraverso questo sistema. Con la garanzia di essere al sicuro sia a livello tecnico che a livello di privacy.
CC0 Creative commons - pixabay
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Io sono letteralmente entusiasta di questa idea e credo proprio che darò il mio contributo; sono anche convinto che l’idea piacerà molto perché permetterà a tutti di contribuire con un minimo impegno, ma che sommato per il numero di partecipanti/donatori riuscirà a dare un aiuto concreto a chi ha bisogno. E’ davvero una nuova frontiera nell’utilizzo del mining, soprattutto per le “corde” che va a toccare.
Molti vorrebbero poter fare beneficienza, ma a causa della mancanza di disponibilità, sono costretti a desistere. In questo modo, solo mettendo a disposizione di una piccola parte delle proprie risorse (e non parliamo di soldi) si potrà far del bene e sostenere delle cause che altrimenti avrebbero dovuto sperare nella bontà di chi può privarsi di una parte dei propri averi.
Il mondo delle blockchain e delle criptovalute si evolve in fretta e ci sta portando nel futuro.. siete pronti per farne parte?
Fonte notizia: Bitcoinnews
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Leggo solo adesso, ma non resisto al condividere il tuo entusiasmo! E' un'iniziativa splendida, che davvero non costa "niente": il pc è acceso lo stesso, l'ADSL già pagato qualunque sia il consumo di dati. Mi auguro solo che la cosa venga sfruttata davvero per la beneficenza a chi ne ha di bisogno, e non vada a rimpinguare tasche già gonfie.
Grazie, sono contento di leggere che ci siano persone che come me trovino entusiasmante una notizia come questa!
Io credo che le blockchain potranno aiutare nel tracciamento dei fondi. In ogni caso parliamo di UNICEF, quindi io mi sentirei abbastanza tranquillo sull'utilizzo dei fondi raccolti.
Bellissima iniziativa e bel post... Penso che aiutare le persone che sono in difficoltà sia una cosa giusta e sana...
Esatto.. soprattutto permettendo di minare piccole quantità di criptovaluta con i computer di casa, donare diventerà alla portata di tutti.
Che bella bella bella cosa, comunque la risposta è SI. Almeno nel mio caso se il futuro è Crypto che così sia ;) Inoltre nonostante alcuni pareri contro a questo tipo di futuro io credo che offrirà e aprirà mole opportunità inesplorate. Steemit ad esempio. ;)
Bravissima, concordo con te. Essere contrati a questi scenari significa chiudere la porta in faccia al progresso!
Che buona notizia :-)))
Eh si.. vediamo se sarà possibile anche per noi metterla in pratica!
Speriamo :-D
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