Avevi fatto benissimo ad approfittare dell'Erasmus🐣! Quanto al lavoro di cuoco in sè e per sè, purtroppo prevede quegli orari lì, niente da fare. Si sgobba a doppi turni e lo stipendio, bisogna poi vedere.
Diciamo che alla fortuna come tale non credo affatto. Credo semmai nella convergenza di circostanze intrinseche ed estrinseche spesso concomitanti. Ma riguardo a quelle estrinseche, cioè le esterne che non dipendono minimamente da noi (è assodato e la storia del mondo lo comprova), spesso su quelle non abbiamo alcun potere. Un esempio terra terra: una mia collega di prima laurea era stata costretta a interrompere gli studi per un lungo periodo per assistere la mamma che si era ammalata gravemente. Quindi la mia amica non aveva avuto modo di decidere di non andare fuori corso e forse per un botto di anni, perchè se non nasci in una famiglia come minimo benestante e ti si ammala un familiare, sei te che oltre ad assisterlo ti devi pure occupare delle faccende di casa, delle bollette, delle tasse e di tutta la burocrazia annessa e connessa. Se sei di famiglia come minimo benestante, invece, paghi un commercialista fidato per la burocrazia più ostica, uno sbrigafaccende per la burocrazia più ingrata (code agli sportelli delle poste, all'anagrafe, ecc.), paghi una donna che ti faccia le pulizie in casa e cucini mentre tu sei libero di dedicarti al capezzale del tuo caro e nel tempo che ti resta a continuare a studiare. Se non nasci in una famiglia quantomeno benestante, spesso vuol dire che non ne eri predestinato (credo nella predestinazione anche per gli affari terreni, ma questo non significa affatto che si deve trattare di una scusante per non rimboccarsi le maniche, niente affatto).
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Tuttavia la maccanica quantistica e un po' anche la relativistica concordano sul fatto che la nostra coscienza crea l'ambiente e che l'universo è non locale. Ovvero esterno e interno starebbero a specchio tra loro. L'esterno virtuale riflette l'interno reale.
La mia vita anche con tutti i momenti angosciosi, disperati è il frutto della mia coscienza, e della mia incapacità di vedere che sono io il creatore del mio universo e per questo lo crea perchè ne diventi consapevole attraverso l'esperienza.