Viaggi — Hive

Cari Hiveans,

nello scorso post Vi parlavo di leggende che donano ai luoghi magia e mistero e sostenevo che l’Italia ne è piena. Infatti, me ne sovviene un’altra, sempre legata, d’altronde, ad un viaggio o meglio ad una meta dei miei viaggi di giovane uomo.
È una spiaggia della bellissima ed, a quei tempi, selvaggia Calabria. Una spiaggia che si trova a Guardia Piemontese (sito termale di cui Vi racconterò una storia, ma non ora!), fondata nel XII secolo da rifugiati valdesi provenienti da Bobbio Pellice in Piemonte e conosciuta in passato anche come Guardia Lombarda[2, Guardia Piemontese ha la particolarità di essere un'isola linguistica occitana del meridione italiano. ll centro storico si articola in numerosissimi vicoli la cui pavimentazione è formata da un insieme di pietre. Vi è una torretta di avvistamento, facilmente ravvisabile anche dal "paese marino". Nel piazzale antistante la torretta vengono messi in scena vari tipi di spettacoli. La lingua locale è il guardiolo, o lingua guardiola, molto vivo nel centro storico, costituisce l'unico esempio di lingua occitana nel meridione italiano ed è isolata rispetto all'area nativa che consiste sostanzialmente nella Francia meridionale. Fino agli anni cinquanta era possibile riscontrare tre tipi di guardiolo, corrispondenti a tre quartieri diversi del pur piccolo centro storico e giustificati dalle diverse vallate piemontesi da cui originavano le popolazioni delle diverse aree del paese.
A Guardia Piemontese Marina in un anfratto all’altezza della galleria del “Fondo Valle del Noce”, strada che costeggia il fiume Noce e attraversa il suggestivo paesaggio che digrada dalle montagne del Sirino fino alla Riviera dei Cedri, rappresentando così un importante nodo viario per chi dalla A2 vuole raggiungere Maratea e le località dell'Alto Tirreno Cosentino come Marina di Tortora, Praia a Mare, Scalea e Diamante, dicevo: uscendo dalla galleria nel senso di marcia che porta a Sud, basta guardare a destra, verso il mare, e Vi apparirà uno scoglio.
Non è uno scoglio come tanti, infatti, è alto circa 20 m, è il faraglione più famoso della riviera dei Cedri. Attualmente distaccato di circa 30 m dalla spiaggia, per effetto dell'erosione costiera, nello scorso secolo era invece adiacente al litorale della costa, e ora circondato da massi di pietra artificiali.
Il tratto di spiaggia, in realtà, non appartiene a Guardia ma ad Acquappesa, il nome del paese si riferisce alla presenza in zona di una cascata, quindi "acqua appesa". Ma già nel 1945 venne fuso con Guardia formando il Comune di Guardia Piemontese Terme.
Ma torniamo al “faraglione”, che prende il nome di Scoglio della Regina.
Si narra che la regina Isabella di Francia, sposa di Edoardo II d'Inghilterra, aveva difficoltà a concepire un erede al trono d’Inghilterra. I Reali in uno dei loro viaggi nella bellissima Italia, proprio alla ricerca di posti magici che potessero regalare loro il tanto agognato evento, avvistarono da lontano lo scoglio e la spiaggia. Isabella affascinata da tanta bellezza volle attraccare vicino quel angolo di paradiso e volle fare il bagno in prossimità della spiaggia alla foce del fiume Bagni, ove sgorgavano anche le acque solfuree calde, sorgenti dalle sovrastanti colline rocciose delle Terme Luigiane.
Forse le acque, forse la magia del posto, sicuramente il desiderio risvegliato dallo scenario, comunque la leggenda vuole che Isabella sarebbe rimasta in attesa del figlio desiderato, donando un Erede ad Edoardo II.
Purtroppo sono leggende, ma, forse, hanno un fondo di verità.
La verità è che quella è una spiaggia bellissima, che andarci con la propria regina al tramonto sarebbe fantastico, che il mare è stupendo e lo Scoglio della Regina è da ammirare.
Per oggi il racconto è finito, probabilmente vi tedierò in futuro con altri piccoli racconti.