Ciao a tutti amici, oggi vi voglio parlare di un libro che mi è stato regalato da mia sorella ma che purtroppo ci ho messo un casino di tempo a finire di leggere. non voglio spoilerare il libro, però vorrei consigliarlo alle persone perché mi ha fatto molto riflettere come libro.
Questo libro l'ha praticamente scritto Bina Hardwell nata in India che praticamente è una docente di economia dello sviluppo a Manchester.
A grandi linee praticamente parla della rivoluzione verde cioè quelli industrializzazione dell'Agricoltura indiana che ha danneggiato l'ambiente, la rivoluzione verde degli anni 60 fu basata principalmente su un pacchetto di pratiche che includevano i semi di varietà ad alto rendimento, venivano usati praticamente soprattutto grano e riso e fertilizzanti chimici e pesticidi con irrigazione assicurata. Così l'India diventò autosufficiente per i cereali Ma questo portava la contaminazione dei suoli all'impoverimento delle falde acquifere e alla monocultura.
Lei praticamente racconta che questo non è più sostenibile Dobbiamo cambiare il modo in cui coltiviamo, passando a pratiche agroecologiche, culture resistenti al calore, conservazione di suoli, espansione della raccolta dell'acqua piovana è micro irrigazione. naturalmente c'è anche bisogno di innovazioni istituzionali come ad esempio è nel libro potrete approfondire l'agricoltura di gruppo Cioè basata sulla Cooperazione tra coltivatori.
Naturalmente parla anche della situazione sul diritto agli studi delle donne indiane e sul diritto ad avere una proprietà terriera purtroppo chi si me donne indiane possiedono terreni agricoli, nonostante la riforma per la parità di genere nelle eredità Nelle famiglie rurali che possiedono terra sono donne solo il 14% dei proprietari terrieri.
Quindi se avete la possibilità date un occhio a questo libro scritto da questa economista indiana e vi aprirà numerosi riflessioni sull'importanza di un accesso paritario alle risorse nelle campagne.