Forse non ce ne rendiamo pienamente conto perchè ci siamo dentro, ma l’epoca in cui viviamo è di una rilevanza assoluta per la storia dell’umanitá.
L’avvento della digitalizzazione ha fatto sì che gli ultimi diciamo 60-70anni possano restare scolpiti nei libri di storia come gli anni che hanno segnato una nuova era ed invertito alcuni paradigmi fondamentali del comportamento umano.
Se poi avete avuto la fortuna di vedere un mondo con un prima ed un dopo avvento di internet credo che vi possiate sentire dei privilegiati storici.
Non a caso lo scontro generazionale Boomer vs Zoomer, che stanno ai due estremi di questo lasso temporale, si gioca sempre più spesso in rete.
Uno scontro che è più che normale per quanto ne sappiamo, che sempre c’è stato.
Quello che sta cambiando peró è il contesto.
Una volta le fasi erano: da piccolo osservi e impari, da adulto metti in pratica, da anziano ti godi il meritato riposo.
Sembra invece che il nuovo mondo stia correndo talmente velocemente da obbligare tutti ad un costante apprendimento, non tanto per volontà, quanto per necessità. Per non restare tagliati fuori più che dalle mode, dalle semplici questioni pratiche.
Ecco che quindi più che mai i nonni sono obbligati a chiedere aiuto, o meglio ancora ad imparare, dai nipoti digitalizzati.
Quello che di contro i nipoti credo non debbano mai dimenticare è che esiste una differenza fondamentale tra conoscenza e saggezza (qui mi sento un po’ Corrado Guzzanti nell’imitazione di Gabriele La Porta...).
La saggezza è strettamente legata all’esperienza ed è una virtù che gli anziani avranno sempre più sviluppata e da cui sarebbe un peccato non attingere.
I BOOMER:
Così vengono definiti i nati nell’immediato dopoguerra, tra il 1946 ed il 1964, cioè negli anni del boom economico e demografico
LA GENERAZIONE X:
Ne fanno parte i nati tra il 1965 ed il 1980.
Definita X a rappresentare una sorta di “invisibilità” successiva all’esplosione boomer.
LA GENERAZIONE Y:
Sono i millenials, i primi ad essere diventati maggiorenni nel nuovo millennio, la cosidetta MTV generation.
Sono anche i primi ad aver familiarizzato da giovani con le tecnologie digitali.
GLI ZOOMER:
La generazione Z, quella nata tra il 1995 ed il 2010. Sono loro i primi nativi digitali, i primi ad interagire con la tecnologia in modo naturale e a non aver mai visto un mondo analogico.
LA GENERAZIONE ALPHA
E’ la prima nata completamente nel XXI secolo. Comprende i nati tra il 2010 ed il 2020. Su quali modelli ragionano ed agiscono lo si scoprirà a breve.
Diciamo che sul piano "fisico" la generazione Y in poi rischia che quando si spegneranno i server (e prima o poi accadrà) di loro non rimane traccia.
Quello della potenziale longevità delle informazioni digitali è un quesito che mi pongo spesso in effetti. Essendoci un device di mezzo servirà sempre un travaso ad un formato aggiornato per tramandare le informazioni.
peró è anche vero che i file si cancellano come la carta si brucia. La memoria storica viene tramandata in varie forme. e comunque grazie!
In parte è vero la biblioteca di Alessandria bruciò e non sappiamo quali opere siano andate perdute. Però i testi di Platone o anche la stessa Bibbia sono arrivati sino ad oggi. Da Tecnico IT ho più di qualche dubbio che le opere moderne riescano a superare un centinaio d'anni.
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Bell'articolo! Mi è piaciuta la riflessione su questa anomalia delle generazioni "digitali" (dai millenial compresi in poi) che si ritrovano a dover insegnare alle generazioni pre-internet nozioni che oggi risultano essere necessarie per potersi dire efficacemente integrati nel consesso civile. Oggi coloro che fanno a meno di internet potrebbero essere equiparati a quelle comunità Amish che ancora oggi vivono nei loro paradisi (o inferni?) pre-industriali oppure ad alcuni ordini monastici che prescrivono un quasi totale isolamento dalla mondanità.
Se posso solo fare un appunto riguardo alla suddivisione delle varie generazioni, ritengo che sia molto più efficace e veritiera una suddivisione di tipo concettuale (che tu comunque fornisci) rispetto a una grossolana suddivisone temporale, dato che differenze culturali, di ceto, provenienza geografica (anche all'interno dell'Italia stessa), scelte personali, ecc... fanno sì che persone nate nello stesso anno possano appartenere a due generazioni diverse. Ad esempio un nato nel '97 in una famiglia benestante di una città capoluogo di provincia cresecerà in una realtà molto diversa rispetto ad un altro individuo nato nello stesso anno ma in una realtà rurale e più svantaggiata. Con tutta probabilità il primo si riconoscerà di più negli zoomer mentre il secondo nei millennial.
Innanzitutto grazie. Capisco il punto di vista e concordo. Un altro esempio molto di moda è come si possa essere definiti boomer per un modo di pensare senza necessariamente far parte della precisa forbice temporale. Sono stato in effetti molto tentato di percorrere la strada che hai suggerito. Alla fine ho preferito una chiave più didascalica e "di comodo" perchè ho ritenuto che l'alternativa fosse un terreno minato, dove sarei dovuto andare a descrivere le caratteristiche delle varie "generazioni" più a fondo ed in modo probabilmente più personale di quanto abbia fatto, correndo il rischio di sembrare pro o contro l'una o l'altra.
No ma infatti la mia più che una critica era una riflessione che faceva da corollario al tuo discorso in modo che qualcuno leggendo non prendesse troppo rigidamente la suddivisione temporale delle varie generazioni
!LUV
Giusto grazie! anche per il regalo.
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