Lotta nel buio / Fighting in the dark [ITA/ENG]

in Olio di Balena2 years ago

Un caro saluto a tutti voi. E’ con mia grande gioia che torno a pubblicare nella comunità olio di balena che ad essere onesto mi è molto mancata. Ringrazio la mia dolcissima amica @coccodema che qualche giorno fa ha lanciato il sasso che ha risvegliato la mia voglia di imbrattare le pagine bianche che spero, dopo questa metamorfosi, vi piacciano ancora. Un caro saluto va anche alla mia amica @uggya .. mi manchi sai?

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Capitolo 1

Un lungo sospiro mi esce dalla gola mentre osservo il sole scendere lentamente all’orizzonte per tuffarsi nelle fredde acque del mare artico da dove riemergerà soltanto trascorsi sei mesi. Presto l’ aurora boreale segnerà il cielo con la sua magia ed il suo fascino antico, ma darà anche inizio ad una caccia atavica ed ancestrale che a molti non darà scampo.
Scrivo queste righe sperando che qualcuno leggendole, possa capire cosa sia accaduto qui nel malaugurato caso in cui io non sopravviva.
Ci proverò, questo si, ma non è detto che ci riesca, non è facile lottare con chi non ha paura della morte perché la morte l’ha già sconfitta o a mio parere, ne è succube e ad essa si è votato.
Sono stato attirato qui da antichi racconti, racconti di uomini che al calare dele tenebre sparivano dalla banchisa mentre erano a caccia di foche e che venivano trovati nelle tenebre dissanguati e pallidi, con il terrore dipinto in volto. Posso capire uno, due casi; posso capire il tasso altissimo di suicidi dovuti dalla depressione e dalla mancanza di sole, ma qui parliamo di una mattanza ciclica a cui nessuno ha mai dato una causa ragionevole, ma poi ho scoperto che volutamente non si è voluto.
Forse per non impazzire o forse per sopravvivere.

Resto a fissare la pagina del diario che ho appena terminato di scrivere mentre sposto il viso a scrutare attraverso il vetro che al mio respiro si appanna, nascondendo la tenue luce morente dell’ultimo giorno.
Al freddo ci si abitua facilmente, alla mancanza di sonno no e questo pensiero mi accompagna da quando sono giunto qui, al limitare del circolo polare artico, in una base di ricerca scientifica dove da solo vi trascorrerò i prossimi sei mesi in cerca di risposte. A quali domande ancora non ho capito, ma per il momento evito di pormele. Chiudo il diario e lo ripongo nel cassetto della scrivania a cui sono seduto e lo stridere del legno gonfiato per l’umido riecheggia rimbalzando nelle pareti della struttura, struttura che ancora on ho finito di esplorare ma che mi riprometto di farlo presto.
Ho ancora nelle orecchie il rumore del gatto delle nevi che mi ha portato qui e lo sguardo indagatorio dell’uomo che lo guidava, incredulo del fatto che ho scelto di farmi lasciare qui, da solo.
Il sorrisetto con cui è partito non è stato affatto confortante, ma non importa. Nel silenzio resto ad ascoltare il vento carezzare le pareti della struttura mentre lentamente il buio inghiotte ogni cosa.

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A warm greeting to you all. It is to my great joy that I am returning to post in the whale oil community, which to be honest I missed a lot. I would like to thank my very sweet friend @coccodema who threw the stone a few days ago that reawakened my desire to daub the blank pages that I hope, after this metamorphosis, you will still enjoy. A dear greeting also goes to my friend @uggya ... I miss you, you know?

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Chapter 1

A long sigh escapes my throat as I watch the sun slowly descend to the horizon to plunge into the cold waters of the Arctic sea from where it will re-emerge only six months later. Soon the aurora borealis will mark the sky with its magic and ancient charm, but it will also initiate an atavistic and ancestral hunt that will not give many a chance.
I write these lines in the hope that someone reading them will understand what has happened here in the unfortunate event that I do not survive.
I will try, this yes, but it is not certain that I will succeed, it is not easy to fight with those who are not afraid of death because they have already defeated it or, in my opinion, are succubus to it and are devoted to it.
I was drawn here by ancient tales, tales of men who at nightfall would disappear from the ice floe while hunting seals and be found in the darkness bleeding and pale, with terror painted on their faces. I can understand one or two cases; I can understand the very high suicide rate due to depression and lack of sunshine, but here we are talking about a cyclical slaughter to which no one has ever given a reasonable cause.
Perhaps not to go mad, or perhaps to survive.

I remain staring at the page of the diary I have just finished writing as I move my face to peer through the glass that fogs up with my breath, hiding the faint dying light of the last day.
The cold is easy to get used to, the lack of sleep is not, and this thought has accompanied me since I arrived here, on the edge of the Arctic Circle, in a scientific research base where I will spend the next six months alone in search of answers. To what questions I have not yet understood, but for the moment I avoid asking them. I close the diary and put it back in the drawer of the desk I am sitting at, and the squeak of the swollen wood from the damp echoes, bouncing off the walls of the structure, a structure I have not yet finished exploring but which I promise myself I will soon.
I still have in my ears the sound of the snowcat that brought me here and the inquisitive look of the man driving it, incredulous that I chose to be left here, alone.
The smirk with which he left was not at all comforting, but no matter. In the silence I remain listening to the wind caress the walls of the structure as darkness slowly swallows everything up.

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Ciao cara, bentornato. Piacere, sono Ivan. Quando tu scrivevi io ancora non c'ero e quindi non potevo leggerti. Questo racconto mi ha affascinato molto, nomini un diario.. la mia domanda: è un racconto vero, nel senso che lo stai vivendo in prima persona oppure è fantasia?
Comunque sia scrivi benissimo, mi hai rapito ;)

!PGM

Ciao e grazie per il commento ed il complimento. Si nomino un diario ma purtroppo non è il mio .. mi sarebbe piaciuto molto ma devo rimanere con i piedi per terra a Roma :-D
Piacere di conoscerti Ivan e vado subito a leggerti. Grazie ancora.

!PGM