Perché il successo passa sempre attraverso un fallimento

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“Pochi dei nostri fallimenti sono realmente fatali per noi, perché molto spesso il fallimento, è la chiave per il nostro prossimo Successo.
Il vero Successo inizia quasi sempre dopo un fallimento!
Questo è sicuramente vero ma, spesso, non riusciamo a rendercene conto.
Quando ci troviamo faccia a faccia con i nostri errori, solitamente, siamo talmente sopraffatti da non riuscire a reagire comprendendo appieno i benefici che ci porta questo nostro fallimento: la possibilità di far maturare il nostro ego e riprendere il cammino più forti ed intelligenti verso la nostra meta…. Il Successo!!”
Il successo passa di solito attraverso l’analisi e la correzione dei nostri errori, molto raramente il successo in un progetto giunge al primo tentativo.

Quando ci confrontiamo con il fallimento, in qualche nostra impresa, il nostro ego diventa il nostro peggior nemico.
Non appena le cose cominciano ad andare male, i nostri meccanismi di difesa entrano in azione, inducendoci a fare il possibile per “salvare la faccia” senza minimamente valutare le possibilità di trasformare il fallimento in successo.
Queste reazioni, pur essendo perfettamente normali, determinano la nostra incapacità ad adattarci e imboccare la via del successo: “negazione, inseguimento delle perdite, prospettiva edonica.”

Negazione

Ammettere che abbiamo commesso un errore, e cercare di porvi rimedio, sembra essere la cosa più difficile del mondo. Implica l’accettazione di mettere in discussione quanto abbiamo fatto, alla ricerca di una soluzione migliore che ci conduca al successo.

Inseguimento delle perdite

Siamo così ansiosi di tracciare una linea sopra la nostra decisione sbagliata, che arriviamo a creare ancora più danni, nel goffo tentativo di cancellare il nostro fallimento.
Un esempio classico è il giocatore d’azzardo incallito: egli sta giocando da un po’ di tempo ed ha perso una discreta somma e, anziché accettare il fallimento e cambiare la propria strategia, aumenta ancora le puntate nel disperato tentativo di cancellare l’errore e rifarsi delle perdite subite.
Questo atteggiamento allontana dal successo e rende più amaro il fallimento.

Prospettiva edonica

Quando assumiamo una prospettiva edonica, cerchiamo di convincerci che il nostro errore non è realmente importante, bilancia perfettamente le nostre perdite con i nostri successi e dunque è di poco conto.
Questo approccio tenta di reinterpretare i nostri fallimenti come fossero successi.
Molto spesso siamo così ansiosi di “coprire il nostro fallimento” da commettere ancora più errori nel tentativo di cancellarlo.

La ricetta per prepararci al successo 😎

Per prepararci al successo dobbiamo partire da questa convinzione: in un sistema complesso come il mondo in cui viviamo, per giungere al successo, dobbiamo utilizzare un metodo sperimentale.
Non possiamo prevedere a priori se il nostro progetto funzionerà o si rivelerà un completo insuccesso, dobbiamo crearci un “campo di prova” per testare la nostra idea, provare il fallimento, stabilire il successo.

E dobbiamo essere pronti a cambiare direzione se le nostre idee perdono il loro valore.

Prova nuove cose, sperimenta

Trova un sacco di nuove idee e sperimenta, nel tuo “campo di prova”, diversi modi per raggiungere questi obiettivi preparandoti a dover correggere e modificare i tuoi progetti, poiché il fallimento è comune.

Sperimenta idee che rendono il fallimento superabile

Dovrai cercare approcci sperimentali in contesti dove riuscirai ad imparare molto, progetti che potenzialmente nascondono piccoli inconvenienti ma garantiscono grandi benefici.
Troppo spesso ci buttiamo a capofitto in progetti in cui il costo del fallimento risulta proibitivo, limitandoci a sperare per il meglio.

Riconosci quando il tuo progetto fallisce

Il terzo ingrediente è il più semplice da ottenere ma il più difficile da utilizzare: la capacità di ammettere il fallimento per prepararsi a raggiungere il successo

Come riconoscere il fallimento

Questa è la parte più difficile!
Sin da piccoli ci siamo abituati a ripeterci che la “perseveranza paga”, così ci si sente male ad abbandonare idee e progetti etichettandoli come fallimenti.
In realtà, essere in grado di riconoscere il fallimento di un progetto, è il modo migliore per essere pronti a rilanciarlo con più probabilità di successo.

Raccogli Feedback

Raccogliere dei feedback è essenziale per riuscire a capire se il progetto sta funzionando o fallendo, vanno richiesti feedback a più fonti, in modo da poter ottenere una diagnosi precisa.
Se sei un artista chiedi recensioni, se sei un web master richiedi analisi di traffico e/o di vendite, se sei un blogger analizza i commenti.
Se il feedback sarà duro dovrai essere obiettivo, sopportare l’amaro in bocca e analizzare il feedback alla ricerca dell’insegnamento reale che ti porterà al successo.

Non essere troppo attaccato al tuo piano

Avere un piano non è sbagliato ma, come recita un detto militare, non c’è buon piano che sopravviva al primo attacco del nemico.
Il pericolo concreto è che il nostro piano ci seduca al punto di rendere impensabile il fallimento e superflua la revisione, diventa una sorta di piano inaffondabile… fino a quando non ci imbattiamo nei primi scogli.

Crea spazi sicuri ove sperimentare e sbagliare

I migliori fallimenti sono quelli privati, quelli che commettete tra le mura di casa, senza estranei a giudicarvi e scoraggiarvi.
Un aspirante ballerino si alza ogni mattina e si registra mentre balla per alcune ore, la sera riguarda i filmati e gioisce quando scopre di aver ballato bene alcuni minuti che, con il tempo, diventeranno decine di minuti ed infine ore.
Questo è un esempio concreto di “spazio sicuro dove sperimentare e sbagliare “
E se non avessimo a disposizione tutto quel tempo, come potremmo fare?

Trovare "uno spazio sicuro per sperimentare e sbagliare” è prima di tutto uno stato d'animo.

Supponendo che non si debba controllare una centrale nucleare o dedicarsi a delicate operazioni chirurgiche, potreste cominciare aggiungendo un po’ di libertà e flessibilità alla vostra giornata lavorativa.
Cominciate testando alcune vostre idee “fuori dagli schemi” mescolandole alle vostre idee “dentro gli schemi”.
Questo è un ottimo esercizio per allenarvi al successo.

Pensate all’esperienza dell’università

L’università rappresenta perfettamente lo “spazio sicuro per sperimentare e sbagliare”, lo studente è abbastanza adulto per poter scegliere e abbastanza inesperto da non saper sempre scegliere l’opzione migliore.
Lo studente sperimenta nuove esperienze, nuovi amici, nuove città, nuove idee e passioni e, spesso, può anche andare incontro al fallimento e alla necessità di dover rivedere le proprie strategie e rilanciare la sua vita accademica.
Lo studente sa che, fintanto che il fallimento non sarà eccessivamente drastico e riuscirà a controllarlo, egli porterà a termine le scuole superiori, l’università, la specializzazione.
Questo mix di rischio e sicurezza è inebriante… invecchiando, in qualche modo, siamo portati a perdere questo spirito… ritrovarlo è la chiave del successo.

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