Premettendo che per quanto ci si possa impegnare in una traduzione si tratta di fatto dello stesso contenuto ripubblicato e quindi avrebbe un effettivo senso considerarlo rewards pool abuse, come tra l’altro indicato pubblicamente sulle loro linee guida.
Il token HIVE, che è possibile acquistare, è venduto da chi già possiede il token; per cui, nel momento in cui lo acquisterete, andrete a rinfoltire le tasche delle stesse persone che vi stanno discriminando o inserendo nella blacklist, come Hivewatchers e i suoi compari. Le persone come loro, tutti account presenti su Hive con un dato ammontare di token, hanno tutto l'interesse a far sì che chi li abbia (categoria di cui fanno parte) e li venda, possa guadagnare dall'eventuale acquirente che in quel caso sareste voi.
Bitcoin funziona allo stesso modo, mining farms lo minano, lo vendono agli exchange per rientrare sui costi energetici e a quel punto se lo compra chi vuole tenerlo o spenderlo per le sue ragioni. Nessun presunto scam, HIVE non è qualcosa di “gratuito” che si riceve a caso ed è soggetto anch’esso alla legge domanda/offerta, questa idea che cresce tutto sugli alberi e l’unico scopo è dumpare sul prossimo è totalmente sbagliata, nessuno accumulerebbe milioni di tokens se l’idea fosse solo quella di scappare il prima possibile, l’utente ti ha solo fatto notare come più HIVE = più vesting shares = più influenza sulla blockchain il che di fatto, è proprio così.
Ma anche in quel caso, come già verificatosi in passato in un evento simile, coloro che controllano il sito Hive.blog potranno avviare un'altra blockchain attraverso l'hard-fork dell'attuale, con la possibilità di estromettervi completamente dalla nuova.
Bisogna vedere poi chi gli va dietro, Steem è sparito nell’oblio con 6 transactions per block, Blurt anche. Uno può scegliere anche di creare un fork estromettendo chi non gli va a genio, ma se su questo fork non ci sono witnesses, nessuno pubblica e a nessuno importa di creare app e software, è solo un fallimento totale sul nascere che nessuno si sognerebbe di fare, inoltre, un fork di HIVE in un fantomatico coinX che ti esclude, non ti porta via i tuoi HIVE, ti porta via i tuoi coinX, che con zero supporto community e developer, valgono zero.
@fedesox and @libertycrypto27 thank you both for what you tried to do here. It is highly appreciated!
Completamente d'accordo su questa affermazione!
Una traduzione non è mai lo stesso contenuto, è la riproposizione del medesimo concetto destinata a un pubblico differente. Per essere creata impiega risorse degne di avere un valore, che può essere o meno condivisa. Mi pare di aver espresso il concetto nella parte inerente l'esempio panetteria. Se nessuno la vota, l'utente non guadagna nulla: questo è quello che mi sembra gli utenti ignorino.
Le linee guida di Hive che mi sono state presentate a cui io faccio riferimento sono molto differenti e non contengono niente di ciò. Poi, più nel dettaglio... assolutamente no! L'unico reward pool abuse di cui io sarei responsabile sarebbe quello in cui io pubblicassi un post in inglese, la traduzione in italiano, e poi li upvotassi entrambi: questo sarebbe pool abuse da parte mia. Nel momento in cui non sono io a votare i miei post, per prima cosa non sono io la persona responsabile dell'eventuale pool abuse; poi, considerato che non ricevo alcun voto rilevante dagli stessi utenti su tutte le versioni dei miei post, l'abuso non c'è, perché il post sta semplicemente raggiungendo un pubblico diverso. Se però io ho persone che per idea personale iniziano a considerarlo tale e me lo impongono, cosa posso fare?
No, stai sviando discorso. Riprendendo soltanto le prime tre righe del quote questo è quello che può aver voluto intendere e che sia io che te potremmo pensare, ma non è quello che ha detto. Ha detto, dopo aver inteso nei precedenti messaggi come "cultura" il "consenso comune", che "per modificare la cultura attuale è necessario ottenere più influenza. Compra più HIVE." Questo è sbagliato, perché avere più HIVE non mi permetterà di cambiare nulla della cultura corrente. Ho difatti scritto che si sfiora lo scam, perché se una persona si affidasse a questo metodo avrebbe soltanto speso dei soldi contando sul fatto che questo lo porterebbe a poter guadagnare il consenso degli altri e a cambiare ciò che loro ritengono giusto, cosa che - ripeto - non è vera (a meno che non vogliano solo spingerlo a comprare HIVE per poi ritirare tutto, cosa che ho voluto escludere non essendo supportata dai fatti). In quel caso l'utente sarebbe stato fregato.
Mi sa che non ci siamo intesi, a estromettere l'utente sarebbe l'attuale comunità di Hive. Come sopra scritto, nessuno andrà dietro a nessuno. Ho semplicemente espresso un CASO LIMITE in cui è vero che con una spesa immane per comprare HIVE posso imporre il mio volere agli altri. Ma ho fatto notare che non servirà, prendendo ad esempio il caso Steemit-Hive. In un caso analogo, dove l'utente convinto a comprare più Hive per ottenere il consenso comune e che abbia speso tanti soldini per comprare HIVE, che abbia poi creato più witness e li abbia votati con tutto il potere ottenuto dai millemila e più HIVE detenuti, in maniera tale da estromettere tutti gli altri witness e da poter davvero imporre delle proprie regole: ecco. In quel caso, a tutti gli estromessi (che, per inciso, sarebbe l'intera comunità Hive), questo non andrebbe bene; ed essendo le interfacce per Hive collegate a una catena in quel momento sotto il controllo del nuovo detentore del maggior numero di witness, le persone estromesse avvierebbero una nuova catena generando l'hard-fork, non volendo sottostare al nuovo "esponente di maggioranza"; e se quelle nuove persone fossero in progetti di collaborazione con le interfacce attualmente disponibili per Hive, le interfacce verrebbero collegate alla nuova catena e non alla catena Hive originaria.
Il risultato sarebbe che la nuova catena prenderebbe il nome di Hive, sebbene diversa da quella originaria, perché il panorama comunitario dei vari blog e interfacce collegate non cambierebbe. L'utente che avesse invece speso un sacco di spiccioli, a seguito di consigli tipo "compra più HIVE", li avrebbe spesi a vuoto - come ho detto, "per il controllo di una blockchain senza futuro".
Questo è quello che intendevo dire, approfondito un po' di più. Spero che possa essere comprensibile, anche se mi rendo conto che è complesso. Ripeto, è soltanto un caso limite per mostrare come anche comprando molti HIVE non si otterrebbe niente (a meno che il giochino non sia quello menzionato in precedenza del farti comprare HIVE e ritrattare ogni personale parere dandoti una pacca sulla spalla, cosa che però rimane solo un'eventualità possibile ma non dimostrata dai fatti in cui sono stato coinvolto.)
Esatto, parte della community e del pubblico condivide, sfortunatamente la stragrande maggioranza dello status quo detenente collettivamente grosso stake considera i repost in lingua diversa come copy-paste, su HIVE decide lo stake e si, molti prima di te hanno trovato tutto ciò ingiusto e molti hanno sperimentato sistemi di governance diversi, purtroppo nulla di meglio di HIVE ad ora è emerso.
Non è solo il self-upvote un abuso, ritornando al punto precedente, una quantità di stake notevole considera le traduzioni come reward pool abuse, il che ha pure un filo logico essendo la rewards pool un tesoretto limitato a 800k HIVE a settimana, nessuno sta penalizzando il tuo primo post originale, le traduzioni si però, molti scrivono in 2/3 lingue ma lo fanno in un post unico e anzi, ti dirò di più come nel caso di @libertycrypto27 le rewards ottenute sono generalmente proporzionalmente più alte su quell’unico post rispetto a chi scrive solo in italiano/inglese/spagnolo.
È un concetto molto semplie + HIVE = + influenza sull’intero sistema.
Questo implica anche più curation rewards tra l’altro, a meno che tu non ti upvoti da solo non ottieni nulla oltre alla curation maggiore dall’avere milioni di HIVE. Puoi metterti a fare guerre di downvotes che comunque non ti portano a nulla perché torno a ripeterti, una grossa fetta di utenti con vested HIVE considera repost con traduzioni abuso ed è inutile che tu li combatta tutti non importa quanti HIVE accumuli, abbiamo avuto già anche casi del genere tra parentesi. L’economia di HIVE è comunque funzionale a se stessa, sia che tu compri o meno, questa idea che le cripto sono solo una cosa che va buttata stile patata bollente al più presto per euro/dollaro è falsa, anzi è il contrario, chi detiene enormi stake butta via euro/dollari per cripto appena li riceve.
Su questo ultimo punto hai fatto una confusione immensa, il discorso di Steem è stato questo, uno è arrivato, ha comprato Steemit con tutto lo stake in possesso che aveva, tale stake ha votato nodi fantoccio per imporre cambiamenti al software che 99% delle persone non voleva. Witnesses precedenti e la stragrande maggioranza della community hanno creato un hard fork di Steem escludendo lo stake di Steemit riversandolo sul DHF (meccanismo di funding). Qui però è nata una intera nuova moneta HIVE supportata dal 99% della community che prima era su Steem ed il risulato è che qui si sviluppa e ogni blocco contiene 100 tx, dall’altra parte non è rimasto nessuno e ogni blocco fa 5/6 tx segno che la community intera supporta il fork, non la blockchain originale.
Mi hai scritto nella prima parte che il problema è che chi ha lo stake decide, e non è vero; è vero nel momento in cui, sulla base di quel pensiero, questi prevaricano gli altri che, come nel mio caso, o si sottomettono o rimangono senza compensi e con una bassissima visibilità. Ma questo è portato da un'azione di forza a cui tu sei costretto a sottometterti, non dal fatto che siano loro a decidere. Io ho un whitepaper Hive che consente di fare ciò, oltre che alle varie interfacce collegate alla chain. Qui c'è un gruppo di utenti, per quanto grande sia, che vuole imporre la propria personale policy. La loro politica diventa giusta solo se la non attuazione provoca un danno, che sarebbe - in questo caso - l'abuso della pool, e qui entra in gioco quanto ho scritto e ti rispiego qui sotto.
Stai continuando a non prendere in considerazione il sistema in atto, ma basandoti sul sistema intuitivo, che però non è quello reale, bensì solo intuitivo (che è quello che ritieni "logico", ma che non si verifica): io non sto intasando la blockchain, sto pubblicando un post, poi una sua traduzione, in community differenti. Nel momento in cui gli upvote rilevanti sui miei post vengono da utenti diversi, significa soltanto che i miei post non stanno creando un doppio compenso ma un compenso generato da utenti differenti che il mio post riesce a raggiungere. Non esiste un motivo che non sia una politica personale per il quale un post che raggiunga un pubblico differente non possa essere considerato degno di valore. L'abuso si verificherebbe solo nel momento in cui io ottenessi upvote rilevanti dalle stesse persone su più di un post (un esempio pratico: tu mi upvoti al 100% sul post originale, poi anche sulla traduzione), perché il post starebbe rimuovendo una somma rilevante dalla reward pool (secondo i calcoli che ho fatto, sarebbe addirittura quasi irrilevante, ma condivido il principio). Se un utente tipo decide invece di rimuovere valore da un post perché "lui ritiene che", questo è il punto che io definisco criminale, e ti rimando a ciò che ho già scritto nell'ipotetico "caso panetteria" nel post.
Quello che poi dicevo è che, se si verificasse che mi upvotassero in maniera multipla nel modo appena descritto, bisognerebbe accertare che chi sta votando in maniera multipla non sia in malafede, perché non sarebbe l'autore il responsabile dell'abuso: sarebbe solo lui a farne le spese se qualcuno con una posizione dominante decidesse di discriminarlo, ma il responsabile dell'abuso sarebbe il votante che vota in maniera doppia in malafede. L'utente di per se stesso - e questo è quello che tentavo di dirti prima - avrebbe la responsabilità sull'abuso solo nel momento in cui si autovotasse il post originario e la traduzione, perché in quel caso - sì - starebbe rimuovendo il valore di un compenso - pari a quello che dovrà ottenere con la traduzione - dalla pool.
Ma avete letto quello scritto nel testo, ragazzi? Tu non stai dicendo nulla su cui non potrei dirti ok, ma la conversazione tenuta e che ho rappresentato nel post aveva un altro obbiettivo, cioè quello di cambiare una politica personale che mi è stata indicata da un utente come consenso comune, e che per farlo avrei dovuto ottenere più influenza comprando più HIVE. Questo non è vero: è vero che io ottengo una maggiore influenza, ma ne posso fare solo l'uso che posso farne. Posso upvotare o downvotare gli altri, ma non potrò mai cambiare con questa strada la politica personale che gli altri considerano corretta.
Riscrivo quello che ho scritto anche a@libertycrypto27 : qui state interpretando come volete: io NON STO ACCUSANDO ne DESCRIVENDO l'evento o le fazioni in gioco, io ho precisato LA SEQUENZA DI EVENTI che accadrebbe in determinate circostanze. Ripeto, provate a rileggere bene il post che ho scritto perché non sta scritto nulla né del fatto che sia giusto o sbagliato, né delle eventuali motivazioni giuste o sbagliate, né delle specifiche del caso Steemit-Hive: ho solo espresso la serie di eventi possibili nel caso si verifichino quelle specifiche circostanze (tipi di SINGOLI EVENTI che si sono verificati nel caso Steemit-Hive, ma non la vicenda Steemit-Hive con nessi e connessi); tutto qua, e per spiegare come anche in quel caso l'eventualità di acquistare mille mila HIVE per ottenere il consenso altrui e cambiare le politiche porterebbe a un nulla di fatto.
Non è una “personale policy” se la proposal è votata da svariati utenti al punto tale da ricevere funding per mantenere le sue operazioni, di nuovo proof of stake, quindi lo stake decide.
Suddividi le categorie di pubblico in base alla lingua parlata, io scrivo esclusivamente in italiano ma anche la community inglese/spagnola legge i miei post via traduzione automatica e risponde poi in inglese/spagnolo. Di base però riproponi uno stesso argomento 2 volte e per una buona fetta di stake votante ciò è considerato abuso.
Sul fatto che puoi cambiare lo status quo nonostante tu fossi lo stakeholder più grande no è tutto inutile, se abusi l’intero ecosistema e i suoi utenti come nel caso di Steemit rimani di fatto da solo su una blockchain inutilizzata.
No, è esattamente personale, è soltanto (ipoteticamente parlando) condivisa dalle poche o tante persone che la votano.
Io ho già fatto tutti i vari tentativi possibili, ma ho riscontrato che su uno stesso argomento trattato in maniera approssimativamente simile, avere un contenuto in una sola lingua portata in una determinata community frequentata da persone che parlano quella lingua è stato molto più redditizio (poco o addirittura negativo in rewards, ma molto di più per le persone che effettivamente hanno interagito con commenti o numero di upvote) rispetto ad accorpare in un unico testo i diversi contenuti.
Infatti questo è il motivo per il quale ho indicato "sfiorare lo scam", poiché è falso quanto è stato affermato