Nessun file finisce mai sulla blockchain solo il testo o hash in caso di decentralized file storage, su Steemit si usava il classico AWS (che credo usi pure Appics) per le immagini, IPFS per Dtube e Sia cloud su 3Speak.
Opzionale significherebbe davvero dover spiegare all’utente il perché di tale sistema per dar poi la possibilità di partecipare o meno e nel 99% dei casi finisce che nessuno partecipa, la stessa DAO di Steem è stata un esempio lampante di ciò che sto dicendo, dato che doveva partire solo su donazione volontaria.
Sul lungo termine è nettamente più proficuo per chi partecipa effettivamente al lato social qualcosa come il benefactor reward piuttosto che un team centrale di revisori dei post.
Ma come dicevo, senza utenti è un discorso che non sta in piedi lo stesso, i rewards mensili su OdB totali con gli autori attuali sono di circa 8000 HIVE, con il 3-5% (splittato comunque a metà fra autore e curatore quindi 1.5-2.5% netto) di quello non ci fai nulla e non ha nemmeno senso.
Con 100/200/1000 utenti...è già tutto un altro discorso, onboarding priorità numero uno 😁😁
si vero, le immagini non finiscono in blockchain veramente, hai ragione, ed aggiungo per fortuna 😉 anche se questo significa che immagini e video possono esser censurati.
Per volontario intendo dire che solo chi decide di aderire alla comunity che adotta questo sistema deve farlo, nel caso specifico ad Olio di Balena. Non è una cosa che riguarda tutto Hive.
Infine hai ragionissima sulla priorità dell'onboarding. Infatti stiamo parlando troppo di revenue quando si era detto di non puntare su quelle. Era un'altra delle cose che dissi sull'altro post.