Ci sono le view keys se vuoi aprire il tuo wallet a scrutinio per qualche motivo, generalmente per provare alla controparte che hai pagato ad esempio. Un exchange centralizzato può scegliere di freezare tx provenienti da mixer anche fino 10 blocchi precendenti, ciò significa che dovresti reiviarti i fondi a tuoi wallet dopo il mixing per mezz'ora o nel caso di Bitcoin anche ore, possibilmente frazionandoli in diverse parti distinte altrimenti se l'input ad inizio processo è per esempio 100 e l'output finale sempre 100 non è difficile capirne l'origine, soprattutto con chain analytics che usano sempre più l'IA.
Anni fa su internet si usava tranquillamente http, quando ci si è resi conto che i dati venivano intercettati facilmente, oggi se non usi https ti arrivano decine di avvisi di sicurezza e pop up di reindirizzamento, lo stesso avverrà per le blockchain nel momento in cui si iniziano a usare davvero come alternativa alle monete tradizionali. Il problema liquidità sulle privacy coins di default è noto ma si lavora già alle soluzioni.
Esatto, ora penso sia importante mantenere il focus sull'adozione diretta rendendo sempre meno utili gli exchange.
Il collegamento al dollaro rimane il neo più grosso, bisognerebbe farsi pagare e prezzare tutto in criptovaluta anche per l’adozione diretta, o usufruire di qualche schema come abbiamo qui su Hive dove vai a “specchiare” il controvalore di una moneta fiat usando l’asset primario come collaterale.
Si, sono d'accordissimo, l'aspetto più difficile è proprio quello del rapporto con dollaro o altra fiat, difficile da superare considerando che ormai tutto viene visto solo come un grafico. Ci sono varie idee a riguardo ma penso che di base saranno adozione e volumi (intesi come transazioni onchain) a fornire valore ad un progetto, in base a reali necessità. Penso che i tentativi di agganciare il valore a qualcosa che non sia il libero scambio stesso, è difficile che portino a qualcosa di sostenibile e funzionale.