Pian piano sto cercando di rimettere insieme i pezzi di ciò che ho. Alla fine ho scelto la via difficile, che d’altro canto è stato praticamente il mio stile di vita: penso di non aver mai fatto la scelta facile, di aver preso la scorciatoia o la strada meno faticosa.
Sto cercando di cogliere ogni possibilità dalla convivenza forzata che bene o male io e mia moglie dobbiamo avere, sia per una questione logistica che di lavoro. E cercando di ricostruire con pazienza, ma anche con sofferenza, un legame che per me è fondamentale. Capisco le obiezioni di chi dice che farei meglio a lasciar andare, a guardare avanti, alle porte che si chiudono ed ai portoni che si aprono, ma non alla fine dei conti non è quello che voglio. E’ un risultato che in questo momento, per tutta una serie di motivi, non sono disposto ad accettare, contro il quale voglio di cercare di combattere e piuttosto che una ritirata strategica, che in realtà sarebbe una rotta, preferisco adottare una lunga e faticosa guerra di trincea, cercando di non cedere un millimetro indietro ma anzi di riconquistare metro dopo metro il terreno perduto.
So benissimo che non sarà facile, anzi sarà molto difficile, faticoso e doloroso, ma è ciò che voglio provare con tutte le mie forze, anche se sono assolutamente sicuro del risultato. D’altra parte in questi giorni ho avuto molto tempo per pensare, al presente, al futuro ma anche al passato. Insieme abbiamo affrontato molti ostacoli ed in un modo o nell’altro siamo riusciti a superarli. Ero orgoglioso di ciò che mese dopo mese avevamo costruito in questi 16 anni di vita comune: sebbene magari agli occhi di molti potrebbero sembrare poca cosa era stato il frutto di tante fatiche e di tante speranze e sogni. Ora è difficile essersi ritrovato a fare un così lungo passo indietro e dover ricominciare praticamente da zero, ma è pur sempre meglio che buttare tutto nel cestino dei ricordi, sperando che prima o poi qualcuno passi a svuotarlo.
Mi attacco a tutto ciò che trovo per trovare la forza di mettere i passi in fila uno avanti l’altro, ma cerco e cercherò di farlo perché penso sia una battaglia che valga la pena di combattere, perché il sentimento che io, ma sono sicuro anche lei, continuo a provare mi impone di farlo, di continuare a sperare che possa nuovamente a sbocciare e fiorire, che dopo le tenebre ed il gelo della notte possa di nuovo tornare il tepore dell’alba di una nuova giornata di sole.
Non posso permettermi di pensare di abbandonare una persona a cui sono legatissimo da un amore che penso indissolubile, in un momento di difficoltà. D’altra parte fin da quando la conobbi sapevo che non sarebbe stato facile e per riuscire a conquistarla ho dovuto impegnarmi non poco. Se ne valeva la pena allora perché non dovrebbe valerne oggi? L’unica differenza, non da poco, me ne rendo conto, sono le circostanze e le mie forze, che non sono sicuramente più quelle di un tempo. Ma non ho nulla di meglio per cui impegnarmi.
Intanto gli eventi continuano a scorrere: dal nuovo lavoro mi ha fatto sapere che l’inizio è stato anticipato. Non dovrò più aspettare fino al 22 agosto ma comincerò il periodo di formazione già dal 16. Per un verso molto meglio: meno tempo di tormentarmi con mille pensieri inconcludenti e 6 giorni di paga in più quando al 10 di settembre riceverò il primo stipendio che per ovvie ragiorni sarà ridotto. Ma tutto è utile e d’altra parte si va a sommare con quanto ancora l’azienda rende nonostante i cali recenti e l’abbandono di alcuni clienti a causa della situazione che ha ovviamente appesantito il lavoro aziendale. Preferisco e debbo guardare al bicchiere mezzo pieno, pur sapendo che fino a pochi giorni fa avevo una cantina di bottiglie piene. A dire il vero non è al momento l’aspetto economico quello che mi preoccupa di più, in un modo o nell’altro se tutto il resto tiene credo sia una situazione che potrebbe esser tenuta sotto controllo, anche perché sebbene lo stipendio non sarà enorme è, come ho spiegato nei giorni scorsi, molto migliore del reddito medio qui e con qualche sacrificio potrei ottenere anche di più. Si tratta di vedere se e come potrò conciliare questi sacrifici con l’obiettivo primario che è di esser vicino a mia moglie, anche se in modo diverso da come ero abituato a farlo.
In questi giorni è ritornato a casa Kozmos, il “nostro” cane. Nostro perché in realtà non lo sarebbe a pieno titolo, essendo di un’altra persona, ma che è cresciuto praticamente in casa nostra quando si conviveva insieme ed è quindi anche nostro. Ogni tanto siamo ancora i suoi dog sitter preferiti. In realtà, a parte questi ultimi burrascosi periodi, lui vive almeno un paio di giorni alla settimana con noi ed il resto con la ragazza che lo adottò da cucciolo. Una responsabilità in più in questo periodo, ma anche un aiuto morale non di poco conto. Sarà con noi fino al 20, quando la sua umana lo riprenderà rientrando da una breve vacanza in Turchia con il marito. I conti erano stati fatti in modo che sarei stato in casa fino a quella data, invece avendo ricevuto la notizia di anticipo del lavoro forse ci sarà qualche ulteriore impegno da affrontare dal 16 in poi visto che gli orari non sono molto conciliabili con la consuetudine e forse dovrà rimanere in casa da solo per lunghe ore, cosa a cui non è affatto abituato. Ma tant’è la vita difficilmente ci viene incontro di sua spontanea iniziativa e qualche sacrificio dovrà farlo anche lui.
Per quanto riguarda Hive sto cercando di capire come tornare a partecipare più attivamente, di quali argomenti trattare. Essendo stato giornalista in Italia potrei rimettermi a scrivere con più assiduità qui ma gli argomenti su cui mi sono sentito a miglior agio sono quelli economici e politici, che oggi sono troppo carichi di polemiche che al momento non ho assolutamente voglia di tirar fuori, avendo invece necessità di relax. Parlare di crittovalute è fuori luogo: ci sono già troppi a farlo e sicuramente migliori di me, che non ho tempo di approfondire e sperimentare sul campo. Scrivere di giochi è altrettanto fuori luogo visto che ho smesso di giocare a Splinterlands, anche se sono ancora attivo con il mercato degli affitti, ed anche gli altri li seguo in maniera molto “dilettantistica”. Penso che alla fine farò come fanno la gran parte dei giornalisti che ricevono incarichi dalla direzione di scrivere articolo su determinati argomenti anche se non di proprio interesse: documentazione su varie fonti e redazione di sintesi negli articoli. Si tratta di decidere uno o due settori su cui farlo. Con la curiosità di conoscere cose nuove che mi ha sempre caratterizzato sto cercando ispirazione, cosa che in questo periodo mi è un po’ difficile ma confido riuscirò a fare, con un compromesso fra ciò che piace a me e ciò che può piacere ai lettori.
Coraggio, amico mio! Prego il Signore che tu e tua moglie ce la facciate. 16 anni di vita, affetto e sentimenti non si spazzano via come se nulla fosse. Considerato inoltre che vi amate e quindi un motivo in piú che dovrebbe indicare che ce la potete fare. Non mollate, forza!🐣
!LUV