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RE: Agcom e lo Spid

in Olio di Balena10 hours ago

Purtroppo per me, che uso Facebook per lavoro, l'obbligo di identificazione tramite invio di un documento, è già scattato da molti anni, pur non risiedendo in UE.

Per questo motivo su Facebook non scrivo nulla da anni a livello personale, limitandomi a pochissimi innocui commenti: durante la pandemia fui sospeso ben 3 volte.

Le prime due fui riabilitato perché non avevo che ripubblicato articoli giornalistici, la terza volta mi rimase una sospensione di 5 giorni. Perché: in un innocuo post, di cui non ricordo neanche l'argomento, ma sicuramente non riguardava la pandemia, avevo scritto che certi consiglieri (che non ricordo neanche di cosa fossero consiglieri, perché la sospensione arrivò dopo mesi e non ti mostrano più il contenuto del post) avrebbero dovuto "esser buttati a mare", ovviamente, e senza possibilità di fraintendimento, in senso ironico.

Per 5 giorni non avrei più potuto lavorare e quindi non avrei potuto neanche seguire i miei clienti, se non avessi avuto l'accortezza di crearmi dei "margini di sicurezza" che mi hanno permesso di far fesso Facebook.

Ma da allora per me Facebook è solo lavoro. E via via lo sto escludendo anche da quello.

Sort:  

La tua esperienza è ormai comune a tutti gli utenti di Facebook,(io non sono nemmeno iscritto, mi ha fato schifo sin da subito), il problema è che Meta possiede anche piattaforme come Whatsapp, in cui secondo me è molto pericoloso mettere troppe informazioni personali o esprimere opinioni, è chiaramente sotto lo stesso occhio di Sauron degli altri social.

La direzione sarà proprio quella dell'obbligo di caricare i propri documenti di identità per poter avere dei profili social, forse X e Telegram si salveranno un poco, ma infatti sono proprio quelli messi sotto attacco dall'Unione Europea.