HBO, Nakamoto, Todd, Bitcoin e la NSA – Un enigma ancora irrisolto o un brillante gioco di potere?

in Olio di Balenalast month (edited)

Sembrava potesse essere la rivelazione più attesa nel mondo delle criptovalute: la documentario di HBO Money Electric: The Bitcoin Mystery prometteva di svelare la vera identità di Satoshi Nakamoto, l’enigmatico creatore di Bitcoin. Ma quello che abbiamo ottenuto è stato poco più che un collage confuso di teorie mal connesse e interviste, che non hanno fatto altro che alimentare nuove domande senza fornire risposte. La comunità di Bitcoin è rimasta impassibile. E il mercato? Non ha battuto ciglio.

Chi è Satoshi Nakamoto? Beh, nemmeno HBO lo sa.

Ma dietro le speculazioni della documentario, si cela una domanda ancora più intrigante: Bitcoin potrebbe essere un progetto della NSA?

Il mistero criptato

Già nel 1996, la NSA pubblicava un documento intitolato How to Make a Mint: The Cryptography of Anonymous Electronic Cash, un trattato dettagliato su come creare un sistema di pagamento anonimo basato su criptografia, con molte similitudini a Bitcoin. Ciò che rende questa teoria particolarmente interessante è che uno dei coautori, Tatsuaki Okamoto, è una figura di spicco nel campo della crittografia e il suo nome è spesso associato a discussioni su Bitcoin.

Per chi desidera approfondire, qui puoi trovare il documento originale: How to Make a Mint – MIT Archive.

La scelta di SHA-256 – Coincidenza o calcolo?

Bitcoin si basa su SHA-256, un algoritmo di crittografia sviluppato dalla NSA. A prima vista, non sembrerebbe una scelta straordinaria, ma ciò diventa interessante se consideriamo i dettagli: la NSA ha creato una serie di algoritmi di crittografia che può decifrare a piacimento. Tuttavia, SHA-256 non rientra tra questi. Snowden ha rivelato come molti algoritmi siano stati compromessi dalla NSA con “backdoor” che permettono all’agenzia di decifrare i dati crittografati, ma questo non è il caso di SHA-256.

Questa particolarità solleva domande: è possibile che SHA-256 sia stato scelto appositamente per Bitcoin proprio perché è difficile da tracciare e compromettere? Mentre altri algoritmi sviluppati dalla NSA sono stati utilizzati per sorvegliare le comunicazioni crittografate, SHA-256 rimane un enigma.

Coincidenza o mossa calcolata?

La scelta di SHA-256 potrebbe essere il risultato di una strategia deliberata. Bitcoin è stato permesso di operare legalmente a livello globale, nonostante la tendenza dei governi a regolamentare o sorvegliare qualsiasi sistema che permetta scambi di valore anonimi. Questa libertà suggerisce che potrebbe esserci stata una qualche forma di approvazione governativa o almeno una mancanza di ostacoli da parte delle autorità.

Quando si parla di Nakamoto, si stima che possieda circa un milione di Bitcoin. Qualsiasi movimento di questi fondi potrebbe innescare sconvolgimenti economici. E come la storia ha dimostrato, i grandi cambiamenti finanziari sono sempre stati segnati da nuove forme di valuta. Dalla transizione dal sistema aureo alla moneta cartacea, ora siamo di fronte a una nuova rivoluzione: quella delle criptovalute.

Reazione di Peter Todd: “Hanno messo in pericolo la mia vita”

Uno dei momenti più controversi della documentario è stata l’accusa che Peter Todd potesse essere Satoshi Nakamoto. Todd non ha tardato a reagire: su Twitter, ha dichiarato che HBO ha messo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia con queste accuse infondate. Ha ribadito di non essere Nakamoto e ha criticato fortemente HBO per non aver mai chiesto una sua dichiarazione o intervistato direttamente.

Questo episodio non solo mette in luce la scarsa accuratezza del documentario, ma anche le gravi conseguenze che una falsa accusa può avere sulle persone coinvolte.

Conclusione: Una documentario mediocre, un enigma profondo

La documentario di HBO ha deluso su molti fronti. Non ha fornito nuove informazioni, lasciando la comunità di criptovalute insoddisfatta. Ma mentre la documentario fallisce nel rispondere alle grandi domande, l’enigma attorno alle origini di Bitcoin rimane avvincente. È possibile che Bitcoin sia stato davvero creato da un singolo criptografo? O c’è un’influenza più grande, forse la NSA stessa, che ha contribuito alla nascita di questa valuta decentralizzata?

Le prove sono poche e frammentarie, ma la teoria della partecipazione governativa rimane una delle più intriganti.

Cosa ne pensi?

Pensi che Bitcoin sia davvero un progetto indipendente di un singolo creatore misterioso, o credi che ci sia la mano di una grande organizzazione come la NSA dietro la sua nascita? Faccelo sapere nei commenti!

Sort:  

Congratulations @hivenberg! You have completed the following achievement on the Hive blockchain And have been rewarded with New badge(s)

You published more than 50 posts.
Your next target is to reach 60 posts.

You can view your badges on your board and compare yourself to others in the Ranking
If you no longer want to receive notifications, reply to this comment with the word STOP

Check out our last posts:

LEO Power Up Day - October 15, 2024