✍️ Traduzione by Dash Italia — Fonte originale
Abbiamo scelto di tradurre questo post ritenendolo interessante e utile per tutte le community appassionate di quei progetti di Criptovaluta resilienti, che rincorrono i valori originari, come quella di Dash
Fin dall’inizio della rivoluzione delle criptovalute e della blockchain, c’è stata una grande regola non scritta: Bitcoin viene prima. E questa potrebbe finire presto.
Per anni, l’intero spazio delle criptovalute ha formato una coalizione, un’alleanza, incentrata sulla promozione di Bitcoin come tecnologia leader, e solo dopo che questo è stato fatto si sono concentrati sui singoli progetti e sulle blockchain separate che preferivano. Questa coalizione ci ha portato dove siamo oggi.
Ma, sulla scia della vittoria senza precedenti nelle elezioni statunitensi per la criptovaluta nel suo complesso, sembra che questa coalizione finirà presto.
Perché la coalizione aveva senso
Per molti anni, aveva senso promuovere un approccio Bitcoin-first all’adozione della criptovaluta, indipendentemente dal progetto. Questo perché, nonostante la diversità nell’ecosistema delle criptovalute, erano allineati abbastanza interessi da farne valere la pena.
Bitcoin era il 90% di tutto
Fino alle guerre delle dimensioni dei blocchi e all'ascesa di Ethereum, Bitcoin era, francamente, fondamentalmente tutto lo spazio delle criptovalute.
In termini di capitalizzazione di mercato era vicino al 90% (o più) dell’intero spazio. Era anche la stragrande maggioranza dei pagamenti, aveva la stragrande maggioranza degli utenti e, in generale, rappresentava la maggior parte di tutto nelle criptovalute. Per anni ha avuto senso che tutti promuovessero Bitcoin e che Bitcoin non promuovesse nessuno.
Bitcoin era la base di codice madre
La stragrande maggioranza dei primi progetti di criptovaluta è stata biforcata da Bitcoin. In quanto tali, si basavano su un Bitcoin forte e di successo per produrre e mantenere la base di codice migliore e più praticabile da cui altri progetti hanno fatto il backport. In questo caso, la morte di Bitcoin avrebbe significato il caos per il resto dello spazio da una prospettiva puramente tecnica.
Anche il mining proof-of-work e il consenso di Nakamoto sono stati di gran lunga il meccanismo di consenso più comune nelle criptovalute per molti anni. Solo anni dopo, proof-of-stake e altri metodi iniziarono a diventare popolari.
Il denaro era il caso d’uso principale
All’inizio, praticamente ogni criptovaluta cercava di fare la stessa cosa di base di Bitcoin: denaro e pagamenti resistenti alla censura. Per creare un caso d’uso, molti sviluppatori hanno spinto Bitcoin come prima opzione più praticabile, e poi hanno inserito di nascosto il loro progetto preferito insieme ad essa. Facendo accettare Bitcoin a qualcuno, è stato facile proporre di aggiungere altre opzioni.
Il massimalismo non era davvero una cosa
Il massimalismo di Bitcoin (o di qualsiasi moneta) non era davvero una cosa così importante prima dell’era della guerra delle dimensioni dei blocchi. Tutti nello spazio si concentravano su Bitcoin più altre monete o solo su Bitcoin. Ma la prospettiva “solo Bitcoin” non si preoccupava davvero di essere minacciata da altre opzioni.
L’allineamento reciproco degli incentivi in tutto lo spazio ha fatto sì che spingere tutto avanti insieme, sia come Bitcoin-first o Bitcoin-only, avesse perfettamente senso.
Perché non ha più senso
Oggi, questo approccio Bitcoin-first non funziona più. Gli incentivi non sono più allineati come lo erano ai primi tempi, per una serie di motivi.
Bitcoin è una minoranza sempre più ridotta di utilizzo reale
Nell’era del 2017 e prima, Bitcoin rappresentava la maggioranza di tutte le transazioni blockchain, praticamente tutti i pagamenti e dominava la maggior parte dei casi d’uso. Oggi, niente di tutto ciò è minimamente vero.
Bitcoin non è più il leader nei pagamenti, con Litecoin e stablecoin che occupano ampiamente i primi posti. Oltre a perdere il trono dei pagamenti, gran parte dell’utilizzo si è spostato verso token, NFT, DeFi e altri casi d’uso in cui Bitcoin non compete in modo significativo. E infine, in termini di transazioni blockchain totali, la catena di Bitcoin contribuisce con una percentuale trascurabile delle transazioni totali di tutte le criptovalute combinate.
Cercare di guidare con Bitcoin ora ha molto poco senso per i segmenti del mercato che non sono focalizzati sugli investimenti. Sarebbe l’equivalente moderno di ciò che nel 2017 sarebbe stato l’aggiunta di Digibyte come opzione di pagamento nella speranza di ottenere Bitcoin accettato in seguito.
Poche monete sono basate su Bitcoin o sul mining
Oggi, le criptovalute basate su Bitcoin, il modello UTXO o persino la proof-of-work sono sempre più in minoranza. La stragrande maggioranza dei progetti più recenti sono monete proof-of-stake basate su account, molte delle quali basate su Ethereum.
Il crollo di Bitcoin oggi sarebbe comunque un duro colpo per la fiducia e il capitale nelle criptovalute, ma tecnologicamente non avrebbe un grande impatto. Pertanto, altri progetti sono molto meno interessati a vedere Bitcoin come una tecnologia promossa e sviluppata rispetto a prima. Si può sostenere che, oggi, il crollo di Ethereum sarebbe il più grande colpo tecnologico per lo spazio.
Bitcoin è una piccola percentuale di casi d’uso
Agli albori Bitcoin faceva la maggior parte delle cose che faceva il resto del mondo delle criptovalute: riserva di valore, pagamenti, privacy (o almeno così pensavamo), timestamp immutabile del registro, persino alcuni dei primi token. Oggi, domina solo un caso d’uso: riserva di valore. Si potrebbe sostenere che domina ancora i pagamenti di alto valore, ma non i pagamenti in generale.
Una blockchain di pagamenti non avrebbe motivo di promuovere Bitcoin per prima. Né una catena di gioco, una rete DeFi, un progetto token e così via. In quasi tutti i casi, fatta eccezione per gli investimenti, non ha più senso parlare di Bitcoin per prima.
Il massimalismo ha reso inutile lavorare insieme
La crescita delle mentalità massimaliste ha notevolmente ridotto i vantaggi di lavorare con i Bitcoiner. In passato, sia i Bitcoiner che gli altcoiner avevano l’intesa che tutti avrebbero ottenuto Bitcoin, poi gli altcoiner avrebbero cercato di far seguire i loro progetti preferiti, senza né supporto né opposizione da parte dei Bitcoiner. Non più.
Oggi, se lasci andare i Bitcoiner per primi, molto probabilmente avveleneranno il pozzo per tutti quelli che verranno dopo. In realtà è controproducente portarli al tavolo ora!
Le ultime gocce
Come risultato dei cambiamenti nello spazio, la pressione per sciogliere la coalizione è aumentata nel corso degli anni. Ma le ultime gocce si sono verificate solo di recente, attorno a due L: Litecoin e libertà.
Lobbying anti-criptovalute e pugnalate alle spalle
La prima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lotta per la riserva strategica degli Stati Uniti. I sostenitori di Bitcoin hanno fatto pressioni attive per tenere altre criptovalute fuori dalla riserva e hanno innescato una risposta dall’account di Litecoin .
Questa lunga tirata piena di ricevute ha rivelato che i leader di Litecoin e i membri della community avevano lavorato molto per promuovere Bitcoin come moneta legale in El Salvador, testando la rete Lightning e altri traguardi chiave per Bitcoin, solo per vedere il loro progetto esplicitamente escluso da ogni importante accordo che avevano contribuito a consolidare.
Questo sentimento di pugnalate alle spalle e ingratitudine da parte dei sostenitori di Bitcoin riecheggia essenzialmente ciò che la maggior parte dello spazio probabilmente prova da molto tempo: non abbiamo bisogno di voi. Voi avete bisogno di noi. E siamo stanchi di voi.
Ora che abbiamo raggiunto questo punto, con l’alleato più longevo e intimo di Bitcoin che esprime questi sentimenti, vedremo altri progetti iniziare a lasciare il gruppo. Bitcoin dovrà combattere le sue battaglie da qui in poi.
Spinta anti-libertà: Roger Ver
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata vedere quanti leader di pensiero di Bitcoin si sono schierati contro il pioniere di Bitcoin Roger Ver, che rischia l’ergastolo per questioni fiscali. Nonostante questo rappresenti uno dei casi più eclatanti di eccesso di potere, ingiustizia e deliberata guerra legale che abbiamo visto, così tanti influencer si sono opposti alle sue richieste di clemenza, nonostante così tanti altri nel settore sostengano la sua innocenza .
Questo è particolarmente importante perché il caso d’uso più importante della coalizione “siamo tutti sulla stessa barca” è stato quello di avvicinarsi alla folla libertaria e altrimenti pro-sovranità. Poiché si tratta di un movimento più ampio non popolato da persone altamente tecniche, usare Bitcoin come simbolo di libertà per semplificare l’intero spazio aveva semplicemente senso.
Ma ora, vedere i leader di pensiero di Bitcoin giustificare una delle azioni più assurde e malvagie del governo americano contro una persona innocente ha sicuramente cambiato idea. Bitcoin non riguarda più la libertà. Ora, spingere Bitcoin verso gli amanti della libertà è un rischio quando devi spiegare le parole malvagie dei suoi sostenitori.
Cosa succederà?
Ora, mentre la coalizione Bitcoin si dissolve, siamo a un punto in cui non è più necessario.
Lo spazio è cresciuto. Il governo più potente del mondo ha dichiarato apertamente fedeltà alle criptovalute, e non solo a Bitcoin (o anche in particolare). Ce l’abbiamo fatta. Ora possiamo andare per la nostra strada.
Con ogni probabilità, Bitcoin continuerà a essere l’investimento istituzionale e il tesoro dell’oro digitale che è oggi, almeno per un po’ di tempo. Il resto dello spazio può affrontare tutti i vari problemi tecnologici che circondano la costruzione di una società veramente libera.
La coalizione Bitcoin finirà presto. E questo è un bene per tutti.
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