Punti di vista... - 4° parte


Immagine CC0 creative commons

Passò quella nottata, infernale, in seguito ci dissero che la mia compagna era color verde in viso, mentre io ero di un rosso bordeaux, superata faticosamente la quale altri accertamenti clinici la attendevano, terminati i quali ci venne comunicata la circostanza che sarebbe stata sottoposta a un'operazione d'urgenza, nella giornata seguente...

Dire che questa notizia ci avesse disorientato è poco, anche se un qualcosa del genere ci era effettivamente passato per la testa, in quanto le sue condizioni non lasciavano sperare a nulla di buono, un'altra di quelle nottate da ricordare, da incorniciare, durante la quale pensai a tante cose, compresa la percezione che avevamo di quel chirurgo, così a lungo caldeggiato da un parente, quasi osannato per la sua professionalità, vagamente offuscato da un'altra considerazione, che mi stava anche lei transitando per la mente, un episodio, avvenuto qualche settimana prima, durante una visita di controllo, una ragazza, di origini siciliana dall'accento tipicamente di quelle zone, che aveva incrociato il chirurgo mentre si avvicinava allo studio in cui avrebbe fatto le visite, qualche parola, qualche frase corta, botta e risposta, si vedeva che tra i due non correva buon sangue, che la stima non era affatto reciproca, all'epoca non raccolsi più di tanto l'accaduto, o meglio ancora, non diedi nessuna importanza a quella circostanza, chissà perché mi ritornò alla memoria proprio in quei momenti, forse la motivazione reale di tutta quella elaborazione era dovuta al fatto che qualcosa stava cambiando, nella personale valutazione che avevo di quel chirurgo, non che fosse precipitata a zero, ma il suo operato in generale non era del tutto esente da critiche, o comunque non era probabilmente tutto quel mammasantissima come diceva e predicava il familiare...

Con questi e altri dubbi in mente, vidi la mia compagna partire per l'ennesima volta in direzione degli ascensori che portavano alle sale operatorie, erano passate dalla precedente operazione solo 3 settimane, non era normale, non era logica questa cosa, ma quello era quanto era risultato dalle indicazioni del chirurgo, al quale continuavamo ad affidare le sorti della mia compagna, in questo quadro generale rimasi per qualche ora, in attesa di notizie dalla sala operatoria, che non tardarono molto ad arrivare alle mie orecchie, addirittura portate dallo stesso chirurgo, che venne a illustrarmi quanto era realmente accaduto...

Era successa una cosa straordinaria, a detta sua, un caso che accade ogni 1,000 operazioni, un cavetto, di quelli che vengono utilizzati per fissare l'intestino alle pareti circostanti (scusatemi se non utilizzo un linguaggio molto tecnico ma più di tanto non conosco di queste disamine), si era attorcigliato su se stesso, creando una sorta di strozzatura, che occludeva circa il 90% di quel tratto intestinale, generando il reflusso dell'odiata bile, per questo motivo la mia compagna non aveva più appetito, per questo motivo vomitava ormai la bile ogni 3 x 2, per questo motivo le sue condizioni generali erano diventate critiche, e stava pure correndo dei seri pericoli a livello della propria incolumità personale, anche se il tutto mi risultava veramente assurdo e persino irrazionale, ma questo era quanto era emerso da quell'intervento...

Continua...

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