CRONACHE DI CIVITOPIA: scene di follia quotidiana

in Olio di Balena2 days ago

Dove l'erba è più alta e più verde: atto terzo
-Tutto qui?- sospirarono delusi i tre ragazzini.
-Vabbè, torniamo indietro, che qui non c'è un bel niente- propose Angelo.
Ma non fecero in tempo a voltarsi, quando la fittissima erba alta che segnava la fine del sentiero si aprì d'improvviso, come una sorta di portale telecomandato. I tre amichetti s'intimorirono, ma la curiosità di sapere cosa c'era oltre il gigantesco e fitto cespuglio li fece proseguire. Il portale ecologico dava su un prato che appariva ben curato e in perfetto ordine e in fondo al prato, non troppo lontano, una casa dalle pareti bianchissime, il tetto spiovente blu, una porta ovale di colore grigio metallico e finestre ovali e altrettanto oblique, scavate nel muro bianco, dalle quali iniziarono a uscire fasci luminosi a intermittenza.
-Ecco da dove arrivano le luci!- esclamarono con entusiasmo Azzurra e Angelo.
-Avviciniamoci- propose il ragazzino, che solitamente timido e tranquillo, si stava facendo sempre più temerario a causa della nuova scoperta.
-La casa sarà abitata?- chiese Massimo.
-Sicuramente. Altrimenti come si potrebbe far lume?- rispose Angelo.
-E se ci cacciano?- si preoccupò Azzurra. -Dopotutto, sembrerebbe proprietà privata.
-Però non c'è nessun cartello che indica proprietà privata- rispose perplesso Angelo, che giusto in quel momento aveva iniziato a valutare la possibilità di venire invece sequestrato assieme agli amichetti. Se ne ascoltavano di tante, nei notiziari! Ma non disse nulla per non spaventare Massimo, il più fifone dei tre.
Ebbero d'un tratto la casa davanti a loro, a pochi passi. Ma non ricordavano di essersi avvicinati così tanto. Com'era possibile? D'altra parte, se un fitto e alto cespuglio poteva aprirsi come un portale, non c'era da stupirsi che la casa si fosse avvicinata.
-Ma questa è magia- si stupì Massimo.
-Ma che sciocchezze!- replicò Angelo. -Scommetto che questo è invece un esperimento della NASA.
-E gli scienziati della NASA da quando in qua permettono l'ingresso nei loro stabilimenti a tre mocciosi per fargli vedere i loro esperimenti?- rilevò Azzurra, ciononostante speranzosa che avesse ragione Angelo e non Massimo. La sua era infatti una famiglia di cristiani praticanti e Azzurra sapeva benissimo che assistere a pratiche magiche non figurava certo quale condotta lodevole.
-Magari intendevano aprire a colleghi adulti, ma a causa di un'errore tecnico hanno aperto a noi.
-Allora ci cacceranno davvero, non appena ci vedranno- sospirò Azzurra.
-E già, è vero, a questo punto- sospirò anche Angelo. -Però a quest'ora si saranno già accorti della nostra presenza e se avessero voluto cacciarci, l'avrebbero già fatto.
La casa iniziò curiosamente a cambiare forma. Dalle pareti laterali spuntarono fuori strutture piramidali e l'edificio si sollevò dal terreno, emettendo gas propellente alla base come un velivolo. Fasci luminosi uscirono stavolta con continuità dalle finestre, non più a intermittenza e avvolsero i tre ragazzini. Ma non era una luce accecante, nè intimoriva. Sembrava fatta apposta, invece, per promuovere serenità e benessere. Quando le finestre smisero di emettere fasci luminosi, i tre amici videro la casa per quello che realmente era: un'astronave, una vera e propria astronave come soltanto se ne poteva immaginare dalla lettura di libri fantascientifici, sfuggiti alla censura civitese poichè doverosamente occultati dai proprietari per generazioni e generazioni. Mattia e Marilia Malinverni e pure i Malerba conservavano a tutt'allora copie della letteratura di Asimov, lo scrittore fantascientifico più censurato di tutta Civitopia. Nel frattempo, il portale ecologico era tornato a chiudersi, ma Azzurra, Angelo e Massimo non se ne avvidero. La porta di colore grigio metallico dell'astronave si aprì, una scaletta di identico colore ne spuntò fuori e ne scesero due androidi altrettanto grigi tirati a lucido, dall'aria amichevole. Il più imponente dei due parlò per primo.
-Salve, non spaventatevi. Non avete nulla da temere da noi. Mi chiamo Viktor e sono il capitano di questa struttura. E lui è il tenente George.
Il secondo androide fece un piccolo inchino e anch'egli riservò buona accoglienza ai tre amici.
-Benvenuti alla Luminosa, ragazzi. Vi stavamo aspettando.

Fine del secondo quaderno civitese.
hazdeluz.png

Ps.: immagine di un fascio di luce dell'astronave La Luminosa in un pomeriggio soleggiato. Disegnata da me con l'uso di Paint. Chiedo venia per avere usato un programma considerato nemmeno l'ultima ruota di scorta nel mondo delle immagini grafiche, ma purtroppo mi sono alquanto arrugginita a distanza di anni che non ho avuto più il tempo materiale da anni di cimentarmi con tool più elaborati, sia pure gratuiti, come Gimp2 , per es. Però stavolta ci tenevo a disegnare qualcosa in occasione della conclusione del secondo quaderno della saga civitese, senza prendere in prestito nulla, sia pure da Pixabay 100% free e consimili e Paint è sempre lì, pronto a facilitarmi la vita. Anche se non è il top dei top della grafica🤣

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@tipu curate 2

Grazie, !PGM