Rispondo qui a tutti e tre i commenti per la solita ragione di comodità:
1)per tuo padre, il fatto che lo trasferiscano in un altro ospedale per permettergli la fisioterapia è positivo. Fosse in Piemonte, lo spedirebbero a casa senza preamboli e per la fisioterapia, che le famiglie dei pazienti si arrangino (e se non ci riescono, in barba a loro), sempre e quando non siano in partenza costretti a ricoverarsi a pagamento in strutture convenzionate (sia mia zia che le mie amicizie nella triade mortifera, eccezion fatta per qualche area dell'alessandrino, mi dicevano che non ricoverano più e la grivia va avanti sin dal covid, tanto che due parenti politiche di mia zia a quest'ora sarebbero morte entrambe se non si fossero rivolte a pagamento per operarsi e per fortuna loro che a differenza di mia zia sono benestanti, se no a quest'ora starebbero mangiando terra) o del tutto private. Capisco che, fosse anche solo per l'età di tuo padre, i medici ti dicono che difficilmente tornerà esattamente come prima del ricovero, ma quantomeno gli auguro di recuperare un'autosufficienza sia pure discreta per potersi muovere autonomamente
2)per tua sorella: quindi ha figli? Sono già grandi? Spero di si, perchè se ancora in età scolare, è dura che tornino da scuola per trovare la mamma ubriaca al posto del pranzo pronto (dico dura innanzi tutto a livello psicologico: mi scuso per la franchezza, ma siccome un affare del genere capitava all'ex marito della mia migliore amica, con il quale sono rimasti comunque amici dopo il divorzio, ebbene, questo poveretto era rimasto traumatizzato da una vita del genere, tornando da scuola e trovando la mamma ubriaca riversa sul pavimento mentre i suoi compagni di scuola trovavano il pranzo pronto e calore umano). Con l'aggravante che i tuoi nipoti hanno già perso il padre. La fase della negazione non è un grande affare, purtroppo, perchè i pazienti non sono collaborativi (a suo tempo, c'era passata pure mia madre con la recidiva di cancro e il crollo vertebrale che non le permetteva più di muoversi, ma ciononostante era arciconvinta di star bene e non aver bisogno di aiuti esterni: non dico gli insulti che m'ero presa quando glieli avevo proposti, ma ben presto si ricredette). Spero i professionisti riescano a tirarla fuori da questa fase, ma prima o poi anche lei dovrà metterci del suo. Il fatto che tua sorella abbia figli è positivo. I figli aiutano a farsi coraggio per andare avanti, quindi spero cerchi di uscire dall'alcolismo quantomeno per amor loro. C'è però da dire che, quantomeno nei paesi non anglosassoni e comunque al di là dei paesi latinoamericani, la fase di negazione avviene spesso e ben volentieri per colpa di stigmi sociali parecchio radicati nella cultura. Specie l'aver bisogno di uno psicologo/psicanalista/psichiatra. Nella cultura italiana (ma non solo: ci sono paesi dell'est europeo mooolto peggio), lo strizzacervelli serve a chi necessita della camicia di forza, volente o nolente, al paziente aggressivo, a quello che tenta ripetutamente il suicidio, al tossicodipendente in ultimo stadio...insomma, ai quadri clinici psichiatrici peggiori. Che sempre a causa di tratti culturali vengono additati come lebbrosi perchè se hai un disturbo psichiatrico te lo sei voluto te per esserti lasciato andare, per non aver fatto questo o quello. Ovviamente, diventare uno scarto sociale anche per i tuoi stessi familiari (o specie per loro) come succede in qualche zona dell'est europeo è inaccettabile per chiunque
3)mia cognata, quella più legata a suo fratello che non c'è più, è sotto ansiolitici e ne ha dato pure a mio marito (entrambi erano arrivati a stare male pure fisicamente e per mio marito, l'avere vegliato il cadavere di suo fratello per ore non è stato un grande affare). Purtroppo l'ansiolitico ha dispiegato effetti avversi di seria portata su mio marito (non era farmaco per lui, con tutta evidenza), ma in posti come questi non si può esigere la prescrizione medica obbligatoria (anche se per legge esiste e se non sei medico, soprattutto non specialista, non puoi azzardarti a somministrare droghe pesanti). Se non fosse che per poter accedere a uno psichiatra (ma anche solo psicologo) della sanità pubblica, devi come minimo aver tentato il suicidio o devi essere un tossicodipendente super aggressivo. Quindi di fatto sei costretto a rivolgerti ai parenti che sono magari in cura da un professionista privato e condividi i farmaci con loro (anche se è rischioso). Il mercantilismo della salute causa di questi danni nei paesi latini
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Per quanto riguarda mio padre, purtroppo la situazione si è aggravata, e temo che non ci sia nulla di buono in arrivo...
Attendo conferme, che dovrebbero arrivare in giornata, ma temo che ormai siamo arrivati alla fine della sua corsa, o, comunque, che il traguardo è abbastanza vicino, e di conseguenza mi auguro solo che abbia da soffrire il meno possibile, se realmente mi daranno le conferme che temo.
Per quanto riguarda, invece, mia sorella, ha sì due figli, ma entrambi maggiorenni e vaccinati già da quel dí, che stanno facendo del loro meglio per farla rinsavire, ma che purtroppo ricevano solamente insulti, minacce, e situazioni poco piacevoli da affrontare, tanto sul lavoro, quanto a casa.
Sembra proprio, infatti, che non ci sia verso di farle comprendere che andare avanti così è deleterio, tanto per se stessa, quanto per chi le sta attorno, e sinceramente non sappiamo più cosa fare, inclusi i dottori che la stanno seguendo, che stanno iniziando a sventolare bandiera bianca, visto che, se lei per prima non inizia ad aiutarsi, non vedono soluzioni percorribili.
Ha anche un eventuale tentativo di fare un TSO, ovvero un "trattamento sanitario obbligatorio", non è poi così semplice come sembra, visto che dovrebbero intervenire le forze dell'ordine che dovrebbero, soprattutto, coglierla in "flagranza di reato" nell'atto di arrecare dei danni a se stessa, o a qualcun altro, per poter procedere per quella strada.
Ti lascio immaginare, quindi, le aggravanti che mi trovo ad affrontare in tutta questa assurda situazione, e mi auguro soltanto che certe cose non giungono alle orecchie di mio padre proprio in questo momento, per evitargli ulteriori brutti pensieri.
Mi spiace sapere di certe situazioni che stai vivendo a livello familiare, e non sapevo di una tale situazione, assurda, per quanto riguarda la sanità pubblica nel tuo paese, che fa sembrare la nostra, per quanto, comunque, ormai disorganizzata, e svenduta al miglior offerente, dopo che per anni è stata smembrata, decisamente migliore.
Mi spiace tanto per tuo papà😭. Capisco che andarcene da questo mondo è il destino di tutti, ma ovviamente per una famiglia è dura, anche se il proprio caro ha passato i cento anni. Speriamo comunque che ce la faccia, dai, anche se il diabete è purtroppo una condizione che rompe le scatole.
Santo cielo, non pensavo che tua sorella fosse proprio a questo punto da necessitare il trattamento sanitario obbligatorio, ma se l'ultima spiaggia è l'unica soluzione, sarà che i tuoi nipoti avranno modo di attivarla? Per es., se chiamano i vigili mentre si trova in casa dopo aver bevuto? Santo cielo. Anche se sono maggiorenni e stanno lavorando, immagino che per loro non è esattamente un grande affare, mi spiace. Medici che alzano bandiera bianca? A questo punto, trattamento sanitario obbligatorio a parte, mi viene in mente una sola cosa. C'è qualcuno credente in famiglia? Se si, può pregare per tua sorella. Nella mia app BCP c'è una preghiera apposita per le vittime di un vizio, che è la seguente:
56. For the Victims of Addiction
O blessed Lord, you ministered to all who came to you: Look
with compassion upon all who through addiction have lost
their health and freedom. Restore to them the assurance of
your unfailing mercy; remove from them the fears that beset
them; strengthen them in the work of their recovery; and to
those who care for them, give patient understanding and
persevering love. Amen.
In inglese perchè il BCP è un'antica raccolta anglicana, di secoli addietro, mi pare, quando la chiesa anglo-americana di Stato era più vicina al metodismo.
La sanità pubblica latina è tutta un tema...
Scusami se rispondo solo ora, ma, in aggiunta ad una situazione già piuttosto critica, c'è stato un problema anche con mia madre che, forse per via di tutto lo stress vissuto a causa delle pessime notizie su mio padre, che purtroppo ormai non ha più speranze, si è ritrovata, a sua volta, al pronto soccorso, per via di un piccolo aneurisma.
Fortunatamente tutto sembra essere già passato, e presto tornerà a casa, ma ti lascio immaginare il panico generato da questa ulteriore "ciliegina sulla torta" di questo ultimo periodo a dir poco pesante.
Purtroppo, infatti, temo che sarà l'unica ad uscire dall'ospedale, visto che, per quanto riguarda mio padre, se lo farà sarà solo per dirigersi, comunque, verso una fine inevitabile.
Negli ultimi giorni, se non altro, mia sorella ha compreso che non può permettersi di fare altre cazzate, visto che ho necessariamente bisogno del suo aiuto, e spero che continui su questa strada, poiché le ho detto, chiaramente, che questa è l'ultima occasione che le concedo, dopodiché, se farà altre stronzate, per quanto mi riguarda lei per me sarà morta.
Ti ringrazio per il sostegno, e mi auguro che, almeno per te, le cose stiano andando nel verso migliore.
Forza, amico mio, coraggio! Mi rendo conto perchè ci sono passata quando mia madre ha agonizzato per ben due anni prima di andarsene e nel frattempo se n'era andato pure mio padre (più fortunato di lei perchè quantomeno lui se l'era cavata con un colpo secco, andandosene in giornata). Non oso nemmeno pensare se all'epoca fossi stata single. Senza la presenza di mio marito sarei finita ricoverata in RSA assieme a mia madre, dati i postumi dell'incidente che mi aveva cagionato sequele di non poco conto.
Sono contenta che tua sorella sia rinsavita e si, speriamo duri.
Il verso migliore, qui...nzomma. Quest'ultimo lutto purtroppo ha fatto risalire in superficie svariate rogne (no, niente conflitti familiari: nulla a che vedere) che fino ad allora se n'erano state buone a livello inconscio (e avrebbero dovuto continuare a restarsene dov'erano, ma tant'è).
Visto che ci sei passata anche tu penso che conosca perfettamente come ci si sente ad essere impotenti. e non poter far nulla per migliorare la sofferenza di una persona a te cara, fino al punto da sperare che se ne vada il più velocemente possibile...
Fortunatamente, se non altro, almeno mia madre è riuscita a ritornare a casa senza conseguenze, almeno apparenti, e, anche se dovrò tenerla un po' d'occhio per un po' di giorni, sembra tornata ad essere la persona di prima.
Al contrario, purtroppo, mia sorella non ha retto il colpo più di un paio di giorni, ed è tornata a fare altre cazzate che ormai non tollero più, e a causa delle quali ho deciso di rompere definitivamente qualsiasi rapporto con lei perché mi sono stufato di sopportarla
Spero tu riesca a superare anche le "rogne" di cui mi hai accennato, che l'evento che avete affrontato ultimamente ha fatto "risalire in superficie", e possa tornare a trovare un po' di relativa tranquillità
Lo so. Purtroppo lo so. Quando era sembrato che mia madre avesse soltanto più tre giorni di vita, da un lato stava significando la fine dell'agonia, sia per lei che per noi. E invece, povera, si era ripresa soltanto per tribolare il doppio per oltre un altro anno😭, mentre nel frattempo se n'era andato mio padre con un colpo secco, lasciandola vedova d'improvviso e dunque in peggiori condizioni. Mia madre avrebbe preferito morire, ma sin da ragazza aveva avuto un cuore super resistente che la manteneva in vita quando tant'altra gente moriva per molto, molto meno. Caratteristica della quale mia madre quando agli sgoccioli avrebbe preferito essere priva😢. L'unica circostanza che le avrebbe quantomeno migliorato le condizioni sarebbe stata il risposarsi (le era capitato, da vedova e sia pure malandatissima in salute, un ottimo partito che si sarebbe preso amorevolmente cura di lei). Cosa della quale l'avrei caldamente incoraggiata (mai stata figlia gelosa in vita mia), ma lei non volle saperne nulla, voleva rimanere fedele a mio padre pure oltre la tomba e a dispetto del fatto che durante un'intera vita li avevo sempre visti peggio di cane e gatto...al suo posto avrei agito all'inversa, ma tant'è.
Superare le magagne risalite in superficie non sarà minimamente facile senza aiuti esterni, ma come dicevo l'altra volta, in questa zona geografica li ottieni unicamente a condizioni deleterie alle quali ovviamente non ho la benchè minima intenzione di arrivare.
Mi spiace tanto che la risoluzione di tua sorella sia durata così poco. Spero almeno riuscirai a mantenere i rapporti con i tuoi nipoti, poveri.