Quando si vuole legiferare a tutti i costi riguardo a materie che non si conoscono, i risultati sono sempre questi. L'idea è colpire i grandi investitori, ma non prendendo nella minima considerazione l'uso delle criptomonete come mezzo di pagamento da versare ai dipendenti, ai commercianti (qui vabbè, è una questione più che altro ipotetica, visto che il tuo panettiere o lattaio ti riderebbe in faccia se gli proponessi hive o steem in cambio di pane o latte al posto della valuta FIAT, ma potenzialmente possibile), ai professionisti che offrono servizi (il nostro caso è assimilabile a quest'ultimo). Generalmente, per i politici che più hanno in antipatia le criptomonete, si tratta di asset paragonabili agli stock azionari e ai fondi immobiliari, quando va bene.
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Esatto è proprio così come hai detto. Inoltre ti dico questo, io lavoro nel settore della progettazione di macchine industriali da trent’anni.se un costruttore dovesse seguire tutte le normative europee della direttiva macchine e tutti i vari regolamenti europei inerenti alla costruzione di macchine automatiche, il macchinario risulterebbe Totalmente fuori mercato. Non c’è nessun costruttore europeo che rispetta queste norme alla lettera, semplicemente perché chi ha fatto le norme non ha minimamente pensato al mercato. Quindi chi ha fatto le norme e i vari regolamenti non aveva nulla a che fare con la reale costruzione di macchinari e la loro immissione sul mercato in quanto c’è un evidente lacuna per quanto riguarda la conoscenza del mercato stesso.
Lascio al mouse l'opinione (dal punto di vista strettamente politico) su Bruxelles e l'UE🤢