Nel mio percorso all'interno della finanza personale, credo di poter individuare delle soglie: specifici momenti in cui c'è stato un prima e superati i quali c'è stato un dopo. La tracciatura delle spese personali è stato uno di questi. Prima di farlo ero una persona, una volta fatto mi sono trovato ad esserne un'altra. Mi sono accorto che è avvenuto un cambiamento in me; una presa di coscienza che mi ha aiutato ad avere idee più chiare, non solo sulle mie finanze, ma anche su me stesso.
Torniamo indietro di, forse, una decina abbondante di anni. Al tempo ero single, vivevo da solo e conducevo una vita normale, senza preoccuparmi di ciò che spendevo e come. Cercavo di accantonare qualcosa tutti i mesi, ma senza metodo e senza un chiaro obiettivo. Vidi un servizio televisivo sul problema dei cittadini americani che si indebitano fino al collo senza rendersene conto, pagando tutto con la carta di credito. Era un servizio di denuncia, particolarmente critico su questo sistema, che può facilmente far perdere il controllo. Mi entra così il classico tarlo nella testa: e io? Non è che pure io sto vivendo al di sopra delle mie possibilità e non me ne rendo conto? Non è che mi dico che sono bravo a mettere da parte qualcosa tutti i mesi e poi invece spendo più di quello che accantono? Nel cercare di darmi velocemente una risposta, mi sono anche reso conto che non avevo una chiara idea di quanto spendessi mensilmente per le cose più comuni: la spesa, la benzina, il riscaldamento, etc. Iniziai a provare un po' di angoscia e decisi di porre rimedio.
Il primo passo fu fare un elenco di categorie di spesa che più o meno sapevo di sostenere nel corso di un anno. Le utenze, le spese condominiali, le spese per l'auto, gli alimentari, cene fuori, i servizi di streaming, etc. Ne vennero fuori quasi una trentina, già più di quelle che avrei istintivamente detto.
Il secondo passo fu di costruirmi un budget annuale con entrate e uscite mese per mese. Nelle entrate c'era il mio stipendio netto e nelle uscite una stima di ciò che avrei speso mese per me. Il mio obiettivo era un budget in pareggio, cioè senza guadagni ma anche senza perdite. Fare già questo esercizio non fu semplice, non solo perché non avevo troppo la percezione delle mie spese, ma anche perché non riuscivo a portare tutto a pareggio. Ci volle un po' ma alla fine ce la feci. Questo budget sarebbe stato il mio strumento di confronto con la realtà, per capire se e dove stavo spendendo di più o di meno.
Infine, il lavoro vero. Creai un file excel dove ogni riga conteneva le varie categorie di spesa e ogni colonna conteneva uno strumento di pagamento (es. Conto corrente, carta di credito ricaricabile, contanti, paypal, satispay, etc). Per facilitarmi la vita decisi che avrei iniziato a pagare tutto il possibile con metodi tracciati, come il bancomat, in modo da poter avere traccia di tutte le transazioni e ogni pochi giorni compilavo il file, indicando in quale categoria avevo speso i soldi.
Ero andato a cena fuori? Categoria cene e pasti fuori. Ho pagato un corso di teatro? Categoria formazione. Addebito in conto della bolletta della luce? categoria utenze-Luce.
Tutto così, per ogni giorno, di ogni mese, di un anno.
Ora, so che sembra una roba da matti e che esistono applicazioni che aiutano, ma io avevo bisogno di qualcosa di mio, ragionato da me e che si adattasse alle mie necessità. Excel era il compagno ideale, almeno per me.
Dopo un anno di lavoro, il risultato fu molto interessante. Prima di tutto, fortunatamente, il mio stile di vita era sostenibile. Pericolo scampato. Ma c'erano parecchie categorie in cui spendevo una mostruosità senza rendermene conto, servizi che pagavo senza usarli, inefficienze. Se fossi stato più attento avrei potuto accantonare molto di più. Iniziai a porre l'attenzione a ridurre queste inefficienze, a fare ordine e valutare se per alcune categorie non potessi spendere meno. Iniziò così un lungo periodo di sistemazione che prosegue tutt'oggi. Per questo sono convinto che ci fosse un prima e un dopo.
Appunti Personali di Finanza vuole essere una raccolta di contenuti scritti per me stesso e basati sulle mie esperienze. Non sono consigli di investimento perchè non ho alcuna competenza per darne. Considerateli per quello che sono: parte di un blog personale. Se vi piacciono e volete lasciare un commento mi fa piacere.
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Molto interessante! Grazie per la condivisione 😊
Purtroppo anche qui in Italia molte persone vivono al di sopra delle proprie possibilità, senza rendersene conto. Il nostro family banker dice che alcuni chiedono finanziamento per andare in vacanza (5-6 mila euro per la settimana bianca, per esempio...), perché viviamo in una società fatta di apparenza. A mio avviso, indebitarsi per apparire, cercando l'ultimo modello tecnologico o l'abbigliamento firmato, è una delle cose più stupide che l'essere umano abbia inventato 🙁
Però vedo la luce in fondo al tunnel: i giovani! Nella mia fascia di età (ho 28 anni) e in quella dei più piccoli, vedo sempre più ragazzi interessati all'ecologia, al riciclo, al comprare usato, all'economia circolare. Vanno molto di moda anche le vacanze sostenibili, preferendo campi didattici a contatto con la natura, anziché alberghi lussuosi e inquinanti. Speriamo che questo trend abbia sempre più successo! 😊
Spero anche io che i giovani possano avere una maggiore sensibilità su questi temi. Alcuni la hanno, si impegnano. Altri, purtroppo, seguono l'esempio dei genitori.
Ma speriamo nel meglio, mentre ci prepariamo al peggio 😅
Vero! Ahah a volte è l'unica strada
!discovery 30
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