iphone 16, Ursula edition, ma nel frattempo...

in Olio di Balena2 months ago

Arriva settembre, arrivano gli iPhone nuovi. Quest'anno la presentazione impeccabile come sempre, aveva un senso strano, direi surreale. Non era contemplata per il continente europeo.

Già, perché oramai da anni, ma in particolare l'ultimo, l'Unione Europea è in guerra contro Apple. Con la storia dei gatekeeper dopo e la scusa di una specie di socialismo informatico, hanno dichiarato guerra al prodotto americano per favorire (indirettamente?) i prodotti cinesi, i quali sono liberi da qualsiasi limitazione.

Il risultato finale è che l'Europa blocca l'innovazione, o quanto meno la contesta in modo vigoroso. iPhone 16, come diceva il CEO nella presentazione, è stato costruito intorno all'intelligenza artificiale. Un po' come tutti, il nuovo cavallo su cui puntare.

Salvo che questa non è disponibile sul vecchio continente a causa delle leggi "ursuline". Leggi che per altro pare blocchino solo Apple, quindi pure ad-aziendam. Risultato finale, il prodotto in Europa non vale granché, è praticamente lo stesso dell'anno precedente, anzi forse peggio perché la sensazione di azzoppamento sarà ben radicata in un potenziale acquirente.

Quindi l'altra sera hanno parlato di robe che forse non vedremo mai, e suona tutto un po' surreale. L'auspicio è quello di vedere una soluzione normativa per il 2026, visto che per certo il prossimo anno è saltato.

Tutte queste vicende hanno impantanato Apple, lo si percepisce anche da fuori. Ad ogni passo in avanti arrivano vagonate di rogne burocratiche e normative. Anche i prodotti sono rimastici statici e le innovazioni sono limitate a migliorare questo o quel particolare, perché fare qualcosa di più grosso ora è un rischio.

Dall'altra parte del mondo, i cinesi che se ne sbattono dei ban americani o delle perniciose leggi europee, proseguono negli esercizi di fare cose nuove e mai viste. Una prerogativa che era fino all'altro ieri, della Silicon Valley.

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screenshot preso dal mio computer

Huawey ha presentato un telefono "trifold", in pratica tre smartphone sottili uniti da due cerniere. Il risultato finale è uno smartphone più spesso, ma non così tanto, ma quando i tre schermi sono aperti si ottiene un tablet completo.

Il prezzo in Cina equivale al cambio a 2800 euro, senza tasse e tutto il resto è ipotizzabile che da noi sfiori i 4000 euro. Una cifra inutile, visto che ci potresti comprare due iPhone e due iPad. Ma l'esercizio tecnico e stilistico è la botta più grossa per l'occidente, se persino Apple non riesce ad innovare sul suo settore di riferimento.

Il discorso dei display pieghevoli è ancora un cruccio per Apple, gli schermi infatti per essere appunto pieghevoli, devono scendere a compromessi sulla superficie, che non è di vetro, la piega per quanto a schermo acceso non si noti, si sente al tatto. C'è poi il discorso della durabilità. Apple ci starà lavorando, ma con quale budget e potenza di R&D? La sensazione è che siano in fase di stallo.

Sappiamo che i prodotti cinesi, sono tali per nomea appunto. Però oggi hanno la capacità di esporsi al rischio dell'innovazione senza subirne conseguenze, anche se il prodotto poi fosse un flop a causa di errori progettuali.

Si vedranno le trimestrali, vero e unico giudizio di tutto ciò, ma prevedo che quelle del 2025 siano in calo per la mela morsicata, almeno per la voce iPhone.

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