Ben ritrovati alla quindicesima puntata della mia cronaca / actual play del gioco di ruolo Dungeon World!
Questo è stato un episodio particolarmente lungo e corposo, quindi non mi dilungherò oltre. Buona lettura!
Se non vi ricordate cosa è successo nel corso della campagna, o se non avete la più pallida idea di ciò di cui si sta parlando, potete trovare le puntate precedenti cliccando sui link sottostanti.
Avvertenza: i primi 9 link portano a vecchi post di Steemit che non vorrei editare aggiungendo i rimandi in calce, perciò per navigare facilmente tra le prime puntate tenete aperta la scheda del browser con questo post
1. La mia campagna di Dungeon World.
2. La Ricerca del Protean.
3. La Radura Sacra.
4. Disavventure nella Giungla.
5. Il Lago Pakàl
6. Il Raduno dei Druidi
7. Il Destino degli Ethanwe
8. Le Caverne dei Sussurri
9. I Cancelli di Madreperla
10. Le Tre Sagge
11. La Mangrovia del Destino
12. L'Attacco dei Vegetroll
13. La Lancia di Corallo
14. I Sogni dell’Ayahuasca
Qui potete trovare una versione free, legale e in italiano delle regole di Dungeon World
Foto da archivio personale
Sessione 15: La Jungla Mortale
Il testo in quote è il “dietro le quinte” sulle meccaniche di gioco di DW.
Personaggi e giocatori:
- Loran il Calmo, elfo Guerriero: @steelochlaver
- Mithralan Sinathel, elfo Druido: Mr. E
- Celion Sinathel, mezzelfa Ranger: Mia
- Boldara, umana Maga: Creamy
Stretta tra i sempre più frequenti attacchi degli gnoll e la pressione degli “orchi” Tengar da sud, la tribù degli elfi Dolaran ha deciso a malincuore di abbandonare il suo territorio e migrare a est.
Il rituale magico di Boldara ha reso invisibile e intangibile la sacra Mangrovia del Destino per gnoll, orchi e umani. La saggia Shamalana rimarrà come custode legata da un legame magico all’albero. Tuttavia, Apophyllis, la Veggente Elfica, teme che allontanarsi dalla Mangrovia possa farla ricadere vittima della “voce” del Protean. I nostri eroi ritengono che, in caso ciò accada, toccare la Lancia di Corallo possa farla rinsavire, ma la Veggente vuole essere rassicurata su questo punto.
Per rassicurare Apophyllis, e anche un po’ loro stessi, gli eroi decidono di andare nientemeno che a caccia dell’Eucalippo, un mostro mutato dal Protean del quale i cacciatori Dolaran avevano loro parlato in precedenza.
Si dirigono, perciò, lungo il fiume dove la bestia era stata avvistata, e dopo un po’ cominciano a rinvenire sulle rive i suoi bizzarri escrementi: dei cilindri di ghiaccio bruno. Boldara decide addirittura di prenderne un campione, ritenendo che abbia un qualche valore alchemico.
Dopo mezzora di cammino, Theros, l’aquila di Mithralan, scorge il dorso della enorme bestia emergere dalle acque del fiume, con un albero di eucalipto che sorge proprio al centro.
Appena nota il gruppo di intrusi nel suo territorio, l’Eucalippo carica, mentre dai rami dell’albero fuso alla sua schiena un branco di koala assassini si lancia anch’esso all’assalto.
Boldara lancia il suo nuovo incantesimo Gabbia, una potente magia che ha appena imparato a padroneggiare con il crescere del suo potere, e riesce ad imprigionare il bestione, ma non gli sfuggenti koala, che martoriano gli eroi con graffi e morsi.
Loran affonda la Lancia di Corallo con foga nel corpo del mostro, uccidendolo.
Anche nella morte, tuttavia, appare evidente l’efficacia dell’arma donata da Bjōrk: le componenti del mostro si scindono, tornando ad essere un ippopotamo e un eucalipto separati.
Dopo essersi sbarazzati anche dei fastidiosi koala, gli eroi ottengono una fortuita ricompensa: Celion trova poco distante una macchia di Erba Avolina. Chissà se stavolta Boldara potrà mettersi in contatto con i suoi antenati?
Qui potete trovare la scheda mostro dell’Eucalippo
Mithralan, ancora una volta brucia un mazzetto di erbe sacre, focalizzandosi sul Protean, e ha una visione di una sorta di pozzo in mezzo alla foresta oscura e minacciosa, che scende avvolgendosi a spirale verso una malevola luminescenza rosseggiante, con un cuore incandescente e quasi bianco.
Adesso che ha padroneggiato la Lancia di Corallo, Loran punge Celion e rimuove la mutazione che le fa spuntare rami e fronde dalla testa.
A questo punto, Apophyllis non ha più obiezioni e acconsente a seguire gli elfi Dolaran nella loro migrazione verso est, dove andranno a dare man forte ai Sinathel di Despar, la tribù di cui fanno parte anche Mithralan e Celion. I quattro eroi, invece, si dirigono leggermente più a nord, e in due giorni di cammino raggiungono la zona nota come Jungla Mortale, là da dove proviene l’energia mutagena del Protean.
Mappa dell’isola disegnata dall’autore con Campaign Cartographer 2
Si trovano a camminare attraverso un palmeto pietrificato con foglie di cristallo, all’interno del quale pullulano gli gnoll. I resti sanguinolenti dei loro insensati accessi di ferocia sono disseminati ovunque, così come il loro fetore di carne marcia e sangue.
Mithralan nota anche la statua di un giaguaro a grandezza naturale, scolpito nel quarzo.
Percepire la Realtà
Un gruppo di sei gnoll - guidati, come nelle Caverne dei Sussurri, da uno di essi estremamente macilento e puzzolente, che ripete litanie dal suono blasfemo - si dirige nella loro direzione.
Si acquattano dietro alcune palme cadute, ma gli gnoll cominciano a dar segno di aver fiutato qualcosa con i loro infallibili nasi. Allora Boldara, con un lampo di genio, prende gli escrementi di Eucalippo e li scalda con Prestidigitazione, uno dei suoi Trucchetti magici. Il fetore sprigionatosi confonde il senso dell’olfatto degli gnoll, che non sanno più dove cercare.
Purtroppo, lo gnoll macilento sente i nostri eroi sussurrare tra loro e fa tornare gli altri sui loro passi.
Una serie di successive mosse Sfidare il Pericolo
Mithralan si trasforma in una lastra di roccia e nasconde i compagni con il proprio corpo. La cosa sembra funzionare, ma ecco che la statua del giaguaro si rivela essere nient’altro che l’ennesima mutazione del Protean e li assale.
Mossa del Druido: Mutaforma, potenziata dalle mosse avanzate Colui che Parla agli Oggetti e Colui che Parla al Mondo; il fallimento in questa mossa garantisce comunque 1 presa (una “azione” che Mithralan può fare) ma in aggiunta il GM può fare una mossa.
Con la Lancia di Corallo, Loran colpisce quello che viene prontamente nominato Giaquarzo, riportandolo all’aspetto di un normale giaguaro, ma questo non risolve il problema, perché il felino continua ad attaccare e il suo ruggito richiama nella zona gli gnoll di prima.
Si scatena una ferocissima battaglia, in cui Mithralan si trasforma in un rinoceronte e incorna il giaguaro, scagliandolo lontano.
Questa volta, il tiro per Mutaforma riesce con 10+, così Mithralan ha 3 prese da usare per effettuare mosse in forma di rinoceronte.
Boldara non riesce ad addormentare gli gnoll con il suo incantesimo del Sonno e viene presa di mira dalle loro frecce.
Celion usa l’incantesimo Paura per far scappare lo gnoll macilento.
Loran salta in groppa a Mithralan e insieme caricano il gruppo degli gnoll, ma questi riescono a gettarsi ai lati e fanno schiantare il Druido contro il tronco di pietra di una palma.
Loran balza giù dalla groppa del compagno, evitando l’impatto, ma si trova circondato dagli gnoll e viene trafitto da numerose frecce.
Sfidare il Pericolo, risultato di 6-: il personaggio ottiene un risultato peggiore di quello che desiderava.
Celion e Red finiscono il giaguaro, ma la Ranger rimane ferita.
Loran scappa dall’accerchiamento tagliando in due uno degli gnoll con la sua Arma Prescelta, una lancia pesantemente modificata, e si mette a cercare il loro capo, fuggito in preda al terrore magico.
Boldara ha il tempo di ritentare con l’incantesimo del Sonno, e stavolta riesce ad addormentare tre gnoll, mentre un altro viene incornato da Mithralan, che con questo sforzo esaurisce le energie della sua trasformazione e ritorna elfo.
Loran blocca lo gnoll macilento contro un tronco e lo tocca con la Lancia di Corallo, ma questo si infuria ancora di più dicendo che “non sente più la voce del Protean” e lo assale con un malevolo coltello cerimoniale di ossidiana.
Celion tenta inutilmente di parlamentare usando l’Anatra Sartariana, il bizzarro oggetto di legno magico che il gruppo porta con sé da lungo tempo. Il capo degli gnoll è totalmente impazzito e non sente ragioni.
L’Anatra Sartariana è una statuetta di legno che, posta sulla testa, permette di farsi magicamente capire da qualsiasi ascoltatore, a prescindere dalla lingua; però, non funziona nell’altra direzione: il possessore dell’anatra non acquisisce la capacità di comprendere gli altri linguaggi.
Loran uccide lo gnoll, ma morendo questi lancia un fortissimo ululato che riecheggia per tutta la foresta.
Temendo l’arrivo di altri gnoll, il gruppo raccoglie in fretta un cospicuo bottino, tra cui il coltello, un ciondolo recante uno strano simbolo che sembra alchemico e un ricchissimo diadema elfico.
Prima di allontanarsi, però, Mithralan, seguendo le visioni dell’Ayahuasca, tenta di assorbire l’energia vitale degli gnoll addormentati per tornare giovane.
L’effetto è che gli gnoll muoiono e il Druido si rinvigorisce completamente, ritornando giovane… ma il suo aspetto diventa in tutto e per tutto quello di uno gnoll!
Lo strano simbolo sul medaglione dello gnoll
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