Giorno 3
Sveglia all'alba, finalmente è arrivato il giorno che aspettavo, salire sulle Montagne della duchessa, vederne il lago e osservarne la moltitudine di piante che la rivestono.
Lasciamo cosi alle spalle la piana di Cartore per risalire quella che è una gola lunga, ripida e molto fredda per via del sole che non batte mai. Precisamente stiamo percorrendo la Val di Fua e il Vallone del Cieco.
Come diciamo noi, è "n'impettata ", in alcuni tratti vi sono anche dirupi e la salita a quattro zampe a mo' di scalata prende il sopravvento.
Inizio a fare i primi incontri di piante particolari come ad esempio questo Doronicum orientale.
Eccezionale l'incredibile varietà di Viola tricolor.
Myosotis sp. - non ti scordar di me.
Aquilegia sp.
Valeriana officinalis
Saliamo quindi rapidamente di quota e i primi panorami si iniziano ad aprire alle nostre spalle.
Metro dopo metro iniziamo a lasciare il bosco che si fa sempre più rarefatto, lasciando posto ai prati rocciosi ricchi di tanta altra vegetazione erbacea.
Proprio in questa zona di transizione incontro l'uva spina, Ribes uva-crispa. Vederla in natura mi ha permesso di capire al meglio il suo habitat ideale e circostanze, ne faccio tesoro riportando quanto appreso nella coltivazione mia personale che a fine viaggio vi mostrerò.
Ecco che tra una pianta e l'altra arriviamo al tanto atteso Lago della Duchessa, quota 1788 m s.l.m.
Sullo sfondo il massiccio Murolungo.
Continua la scarpata in alto, nuove fioriture di piante erbacee ricoprono prati interi, come questi Crocus.
Qui speciale incontro, forse una Gentiana lutea, non ne ho mai vista una, quindi non sono del tutto sicuro, in questo stadio potrebbe somigliare anche a un Veratrum.
Sempervivum arachnoideum
Gentiana verna
Cima del Monte Velino
Abbiamo raggiunto il punto più alto del percorso, 1978 metri, una roccia si affaccia su un enorme dirupo, facendoci scorgere la via del ritorno, è il Vallone di Teve, un'interminabile discesa ci aspetta per riportarci al borgo di Cartore.
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