Oggi mi piace condividere con gli amici di HIVE un quadro da tempo richiesto con
insistenza a mio padre. Erano almeno trent’anni che aveva riposto in un remoto
cassetto colori e pennelli.
Evidentemente non ne poteva più di sentire la mia richiesta di avere un suo quadro
tutto per me e per giunta non uno qualunque ma “metafisico”, sul tipo di quelli che
dipingeva quando io cominciavo a stare in piedi su due gambe.
E così, un paio di mesi fa, alcuni segni, mi facevano presagire che l’avrei spuntata e il
quadro, da tenere nella mia stanza lo avrebbe realizzato.
Certo ha dovuto organizzare un angolo del soggiorno a studio, impregnando la stanza
d’ olio di lino e essenza di trementina e mettersi, aprendo una vecchia cassetta di
colori, a vedere quali tubetti era ancora possibile utilizzare e quelli che dovevano
essere sostituiti, oltre al fatto che si è dovuto costruire il pannello su cui dipingere ma,
alla fine mi ha fatto questo regalo, che oggi vi presento.
Su mia insistenza gli ha dato un titolo: “Passaggio al tramonto”. Non voleva darglielo,
inquanto pensa che ogniuno, nei quadri, ci vede quel che vuole o pensa di vedere e il
titolo può essere fuorviante.
Realizzato su un supporto in legno con dimensioni non rituali essendo stretto e lungo,
il pannello è diviso in quattro scene, due si richiamano al celebre “Canto d’amore” del
1914 dipinto da Giorgio de Chirico, mentre le altre due immagini, ci appaiono tra tende
rosse raccolte ai lati.
L’immagine al centro, che si scorge tra le tende, ci porta ad un paesaggio, che vediamo
al di là di una finestra, dove troviamo fissati sulla sabbia, casotti dai colorati intensi ed
un casale agricolo che lasciano sulla sabbia le ombre lunghe delle loro sagome, e il
mare che porta lo sguardo verso l’orizzonte che sta mutando.
Viene colto, nel silenzio delle ombre, il momento in cui da una porta socchiusa del
casale, è uscito silenzioso un gatto la cui meta è misteriosa. Sta arrivando la sera anche
se il sole, al di là delle montagne, illumina ancora: natura e cose immobili trovano
un’altra dimensione poetica.
L’altra parte destra del quadro, è anch’essa svelata da una tenda rossa: la scena che ci
troviamo davanti ha al centro un monumento in stile classico, sul piedistallo di marmo
si erge dinamica un ape dal petto baciato dal chiarore tenue dei raggi del sole, sullo
sfondo, al di là del lungo muro rosso, corre veloce un treno nero con la locomotiva che
sbuffa nel cielo di fumo e vapore.
Poi gli occhi ricadono sul davanzale e su un piccolo foglietto che riporta una frase in
latino: “Habere non haberi “.
Questo quadro mi evoca momenti gia' vissuti in vite precedenti,mondi sconosciuti, c'e' un atmosfera ricca di mistero, colori e forme si uniscono con precisione e delicatezza. Complimenti.
Fai tanti complimenti di cuore al tuo papà! È veramente bravissimo!
Mi piace da impazzire questo quadro! Non deve smettere di dipingere perché è troppo bravo! Spero ne farà tanti altri! Complimenti di vero cuore
Ti auguro una buona serata
@luba555
Grazie per le belle parole!!!
Buona serata a te!
❤❤❤❤❤❤
Che spettaccolo! Ispirato a De Chirico 😍
:)
Che scoperta meravigliosa! Complimenti a tuo papà e grazie per aver insistito tanto da convincerlo a realizzare quest'opera. Il mio personaggio preferito è l'ape 🐝 chiaramente con la frase in latino... gettano le basi per un artwork veramente degno di nota 👏👏
:)
spettacolare, tuo padre è veramente bravo!
Grazie Armandone!!!
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