L'informazione libera non esiste, purtroppo. Anche chi presenta la propria come informazione indipendente, in realtà, sta solo cercando di portare acqua al proprio mulino. E quel Luca Donadel che hai citato ne è un chiaro esempio.
Sono, però, convinto che ci sia un modo per risolvere questo problema: usare il cervello. Certo, credere ciecamente a quello che leggiamo (o che ci dicono), specialmente se è vicino al nostro modo di pensare, al nostro orientamento politico ed alle nostre idee, è molto semplice. Dobbiamo, però, usare il nostro spirito critico, sempre e comunque. Occorre cercare, per quanto possibile, di leggere la stessa notizia da più fonti o, addirittura, verificarla di persona.
Mettere in dicussione tutto, sempre. Non possiamo sconfiggere l'informazione manipolata, non finché esisterà una classe politica che continuerà a fare i propri interessi, ma possiamo limitarne gli effetti.
Bhe in ogni caso se non fosse stato per lui chissà quando si sarebbe scoperto l'inghippo?
Secondo un antico detto, anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno.
Ho, ahimè, sprecato abbastanza tempo leggendo siti di informazione alternativa per rendermi conto che, un'informazione davvero libera non esiste. Volenti o nolenti, l'informazione è manipolata, ovunque.
Fermo restando che la verità è una sola, e questo vale in qualsiasi ambito, essa può essere raccontata in modi diversi, si possono omettere alcuni dettagli o evidenziarne altri in modo da influenzare a piacimento l'opinione pubblica.
Un esempio? Il 3 luglio, un uomo di origine ghanese ha ucciso un paziente dell'ospedale psichiatrico di Sessa Aurunca. RaiNews (per citarne uno), ha riportato la notizia omettendo la nazionalità dell'omicida. Anzi, ancora adesso la notizia non è stata aggiornata e si legge ancora "Non ancora resa nota l'identità dell'omicida". D'altro canto, il Giornale non ha esitato a rilanciare la notizia sui social titolando "Migrante ha problemi psichici. Uccide un 77enne in ospedale".
In un caso, quindi, è stato omesso un dettaglio (e dopo tre giorni dall'accaduto possiamo dire che questa "omissione" è voluta) per riuscire ad alimentare un certo tipo di narrativa. Nell'altro, invece, si mette in risalto quello stesso dettaglio, per alimentare una narrativa diametralmente opposta alla prima.
Non entro nel merito della questione, semplicemente questo è un esempio di come l'informazione non sia libera ma sempre sottomessa ad un determinato pensiero politico.
condivido pienamente, un'altra componente è dettata anche dal punto di vista, si possono usare le stesse parole ma dare due realtà diverse. Siamo dei sorci in gabbia!