La cellula cancerosa ha una caratteristica peculiare ovvero utilizza #glucosio o #fruttosio come uniche fonti di energia. Sappiamo che, data la sua biochimica anaerobiotica, essa usa fino al 95% dello #zucchero che transita all’interno del corpo. E mentre questa si replica velocemente, il resto dell’organismo, in assenza di nutrimento, deperisce e muore (la cachessia è la vera e più frequente causa di morte del paziente neoplastico). E mentre il paziente neoplastico è quindi ‘obbligato’ dalla propria malattia a consumare quantità esagerate di carboidrati, come la #pizza per esempio, le numerose ricerche ci fanno sapere che vale anche il contrario: un eccesso di consumo di zucchero (come il #pane, la #pasta o la pizza) conduce al cancro. Oltre a questo, lo #zucchero prepara le condizioni ideali perché il cancro possa proliferare: infiammazione, stress ossidativo e #iperinsulinemia dovuti alla sua introduzione sono la triade letale. Grazie all’eccezionale lavoro del Dr #Seyfried (“Cancer as a metabolic disease) sappiamo che una #glicemia stabilmente sotto ai 70 mg/dl di sangue rende assolutamente impossibile la nascita e la crescita del cancro (per approfondire, leggi qui: https://www.drcaletti.com/single-post/2017/04/30/RIPUDIATA-DAGLI-ONCOLOGI-LA-DIETA-CHETOGENICA-CONTINUA-A-FARSI-STRADA). Quindi, se siete #diabetici, di tipo 1 oppure 2, la vostra strategia vincente per evitare il rischio di contrarre il cancro, è quella di ridurre 24/24 nella norma tanto la glicemia quanto la produzione di insulina pancreatica. La crescente terapia insulina esogena che state facendo o che a breve inizierete a fare vi porterà a dover lottare, oltre che con i problemi cardio e neuro vascolari che accompagnano il diabete, anche con un cancro.