Questo post esprime le mie idee e le mie considerazioni intorno a due proposte di progetti per steemit: quella di @claudiop63 (Ita-steemit: una proposta) e quella di @cryptoitaly (Steemit-Italia White Paper).
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Aldo Pio Manunzio
avvertenze: parto da me
Nonostante in passato mi è stato detto (un po' come rimprovero) che le valutazioni che faccio sono "squisitamente personali", io credo che le valutazioni di siffatta natura siano le migliori e le più oneste. Sono anche limitate naturalmente, ma questo lo do per scontato (limitate alla mia possibilità di comprensione e al mio punto di vista), così come lo sono quelle dei miei interlocutori. In questo senso dire qualcosa intorno al proprio punto di vista (ai propri obiettivi) è qualcosa che favorisce secondo me il confronto.
Perché di confronto si tratta, e coloro che dicono che il confronto sono solo parole (perdita di tempo), mentre quello che si vuole sono i fatti, evidentemente non hanno mai fatto un confronto in vita loro, sicuramente non nel web. A questi dico che conviene rinunciare a seguire il confronto (meglio per loro non perdere tempo) e aspettare che questo produca fatti (perciò anche indicazioni operative, sperando che almeno su queste siano in grado di essere coerenti e perciò produttivi).
Quello che dirò l'ho già in parte espresso in altri post, ma può anche servire avere una sintesi e coloro che fino ad oggi non mi hanno seguito possono conoscere il mio approccio.
Sono un consulente per lo sviluppo di progetti web e per la comunicazione (strategie di web marketing). In queste mie consulenze ho avuto spesso a che fare con il settore editoriale. In questi anni ho maturato una conoscenza che ha aperto le porte ad un mio percorso professionale: si tratta di un'agenzia editoriale che vuole sviluppare progetti editoriali (in linea con i cambiamenti attuali legati al web e al digitale). Quest'agenzia non la vedo come un'azienda tradizionale ma come un luogo in cui sviluppare idee editoriali cercando da un lato gli investitori per rendere tale idea fattibile economicamente e dall'altro creare il gruppo di lavoro ad hoc per ogni progetto. Ogni progetto editoriale secondo me ha bisogno di avere professionisti specifici (per quel progetto), una strategia di business specifica, modelli di business specifici (uno stesso progetto secondo me dovrebbe avere addirittura diversi modelli di business contemporaneamente), una rete di partner specifici e così via.
Con queste motivazioni mi sono iscritto a steemit, cercando di capire in che modo questa piattaforma possa dare un aiuto al mio percorso professionale. Attenzione! Non sono alla ricerca di clienti, ma di interlocutori adatti per lo sviluppo di idee e di gruppi di lavoro di tipo editoriale.
Questo mio approccio comporta una differenza sostanziale con gli approcci che ho incontrato su steemit.
Io parto dal contenuto (idea editoriale) e poi cerco di immaginare format legati a quel contenuto in grado di raggiungere in primo luogo i lettori e poi gli investitori, sponsor, partner (in primo luogo devo esser capace di raggiungere i lettori, senza questo difficilmente posso risultare interessante per gli altri). I format spesso sono legati anche ad una tipologia di comunicazione e distribuzione dei contenuti, tra cui anche la piattaforma steemit, che risulta una delle tante possibilità che un progetto editoriale potrebbe sfruttare.
Nello stesso progetto editoriale, come mi immagino diversi modelli di business da applicare, mi immagino anche diversi format da creare. In questo penso ci sia la possibilità di superare l'attuale crisi editoriale, non credo infatti che una casa editrice possa sopravvivere avendo come unico format il libro su carta. Il problema non è il libro su carta ma avere un unico format.
La maggioranza dei progetti editoriali nati su steemit partono invece dalla piattaforma (come è anche giusto) e quindi cercando di sfruttare tutte le caratteristiche della piattaforma per valorizzare nel modo più efficace possibile i contenuti creati.
In discussione qui non c'è chi ha ragione o chi ha torto, ognuno può liberamente scegliere di collocarsi (per interesse e competenze) in un approccio oppure nell'altro. Ci saranno alcune strategie che andranno bene per il primo approccio e male per il secondo e viceversa.
Centralità ai contenuti, priorità: devo assolutamente essere in grado di intercettare i lettori.
Centralità steemit, priorità: devo assolutamente essere in grado di sfruttare le caratteristiche della piattaforma per ottenere la massima valorizzazione possibile in termini di criptovaluta.
Fatta questa avvertenza andiamo avanti.
centralità di Steemit
Entrambi i progetti danno centralità a steemit, ed io sono pienamente d'accordo. Dare centralità ai contenuti ha senso in un'ottica più ampia (progetti editoriali indipendenti) che potrà avere relazioni in partnership con questi progetti per quel che riguarderà steemit.
convergenza dei due progetti
I progetti (quello di @claudiop63 e quello di @cryptoitaly) hanno tutte le caratteristiche per essere uniti in un unico progetto e io cercherò in tutti i modi di favorire questa soluzione.
la proposta di valore
La proposta di valore (i contenuti e l'attività social ad essi collegati), avendo come priorità quella di sfruttare al meglio la piattaforma di steemit, dovrà essere decisa (struttura di sviluppo e offerta di contenuti) in primo luogo da coloro che conoscono bene la piattaforma steemit e in secondo luogo da coloro che hanno competenze a livello editoriale (questo dipende come detto sopra dalla centralità steemit).
Anche se nulla vieta (anzi è molto meglio) di porre delle linee editoriali che cercano di operare filtri (standard di qualità) sui contenuti in modo da raggiungere obiettivi tipo quelli di aumentare l'identità del progetto o favorire l'ampliamento dell'offerta anche fuori da steemit. Anche in propstettiva di cambiamenti della piattaforma in futuro che potrebbero andare in una direzione piuttosto che in un'altra.
Per questo motivo credo, che gli obiettivi da porre e la struttura da decidere per questo progetto (anche in riferimento alle ricompense in criptovaluta) sia individuata da coloro che hanno la maggiore competenza sulla piattaforma steemit. In questo io faccio un passo indietro e sono pronto a seguire le indicazioni che mi verranno date.
Stakeholders: ruoli e poteri
Anche su questo bisognerà trovare la giusta quadratura, per garantire indipendenza a coloro che svilupperanno in concreto la proposta di valore, i quali verranno giudicati in base ai risultati raggiunti (per garantire una meritocrazia secondo me necessaria per qualsiasi progetto che voglia crescere) e non per appartenenza a gruppetti di potere o scelti dagli investitori che hanno investito il maggior valore. E' chiaro che le due cose devono trovare il giusto equilibrio, cosa significa infatti essere giudicati per i risultati raggiunti se non il fatto di essere riusciti a raggiungere quegli stessi obiettivi che gli investitori avevano posto come motivazione al loro investire? L'unica differenza è che non deve essere l'investitore a decidere chi occuperà quello o quell'altro ruolo operativo, ma l'intero gruppo operativo in un sistema da decidere.
specificità del progetto ita-steemit/steemit-italia e confronto con SPI
Ecco come la vedo io su questo punto.
Innanzitutto sono d'accordo con @miti e @sardrt e considero sbagliata la comunicazione che fa SPI di se stessa presentandosi come la comunità italiana di steemit. Non è così.
SPI è un gruppo che offre servizi su steemit per coloro che accettano di far parte della comunità su discord. Quindi SPI ha creato una comunità che non può essere definita come la comunità italiana di steemit, ma semplicemente come la comunità di SPI (se vogliamo chiamarla comunità, e secondo me si può anche definire così).
Quindi:
SPI = gruppo che offre servizi alla comunità di SPI (che ha come target la comunità italiana) allo scopo di (e qui dovrebbero dirlo loro), io direi allo scopo di generare valore in criptovaluta a favore di tutti gli appartenenti della comunità SPI (divisi in ruoli e poteri: fondatore, cofondatore, curatori, project manager ecc. fino agli utenti SPI come sono io).
Ita-steemit: gruppo che sviluppa progetti editoriali in steemit allo scopo di generare valore in criptovaluta per tutti coloro che concorrono allo sviluppo ed alla valorizzazione dei contenuti. Qui non c'è l'obiettivo di creare e gestire una comunità (mi sembra).
Steemit-italia: su questo saranno loro a definirsi in base agli obiettivi posti dal loro WP.
Naturalmente, non è detto che SPI non voglia in futuro (anzi mi pare che sia loro intenzione farlo secondo alcuni annunci che ho letto) proporsi anche come gruppo che sviluppa progetti editoriali in steemit, ma per ora non è così, questa è una mia opinione perché considero PostIT ad esempio un servizio e non un progetto editoriale, perché serve per aiutare (attraverso dei premi anche legati alla qualità dei contenuti) i nuovi arrivati nella comunità SPI. In questo senso considero valida la proposta di valore di SPI e, nonostante alcune mie critiche anche molto feroci (che riguardano la comunicazione e la gestione della loro stessa comunità SPI), ho un giudizio anche positivo sulle loro attività.
Io sarei favorevole a far sì che si possa lavorare insieme per aiutarci a vicenda nel nostro percorso
Procedere
Sono disponibile inoltre per favorire il fatto che i progetti di @claudiop63 e di @cryptoitaly confluiscano in un unico progetto e per le mie competenze ed esperienze legate al settore editoriale ed alla comunicazione web dare un contributo partecipando al gruppo operativo.
Invito gli ideatori e promotori dei due progetti a confrontarsi per trovare una mediazione sugli aspetti più tecnici sopra già citati.
Beh, senza alcun dubbio
Un grande abbraccio da @amico! 🤗