Ma la prossima volta magari proviamo con un serio contenzioso sullo stile della scuola di Aristotele.
Sono pienamente d'accordo con te @maraorabasta, ma è molto difficile, proprio perché non abbiamo la cultura adatta, per cui il rischio sarà:
- far diventare il confronto una cosa "scolastica", da eruditi (o presunti tali);
- rivestire il format di oggi (che magari fosse collegato solo a un Berlusconi, è molto di più) con l'abito (solo esteriore) aristotelico. Del resto, cosa di diverso diceva Socrate a Gorgia (il campione da "stadio" della retorica)?
Eppure, cara @martaorabasta, nonostante le difficoltà della sfida, io sono pienamente d'accordo con te nel fare questo tentativo. E contemporaneamente vivere (apprezzare la soddisfazione di creare progetti), perché questo confronto non ha (non può avere) date certe per considerarlo chiuso (e passare avanti) e i progetti, anche quelli meno riusciti, sono il senso del nostro percorso di vita.
ps
Perché non considero possibile chiudere questo confronto in tempi certi? Perché il confronto che a me interessa non è quello tra la persona x e la persona y, ma è il confronto culturale, vale a dire: ciò che è in gioco riguarda la forma e i contenuti che vogliamo dare ai nostri progetti. Solo in questo modo possiamo parlare di innovazione.