Quello che comprendo poco, di alcune posizioni (non necessariamente la tua) è questo essere steemitiani (quasi come una forma di culto religioso) e il fatto di voler delegare alla piattaforma tutto il peso dell'attività editoriale (tranne magicamente quella di autori).
Questa cosa è molto superficiale, steemit come editore è un pessimo editore, è solo una piattaforma di social network con pagamenti in criptovaluta. Quest'ultima è la grande novità, che però in un'analisi più approfondita non può che evidenziare i limiti che dici, ma il problema non è solo come è fatta la piattaforma, ma anche come siamo fatti noi.
Se noi vogliamo guadagnare facendo qualche articolo alla settimana stando chiusi nella nostra stanzetta senza voler (o essere capaci di) creare un progetto editoriale di qualità (non da soli, da soli si fa pochissimo), se noi siamo questi la piattaforma offre servizi a quello che siamo (scrittori dilettanti) e il gioco si chiude, perché ti aspetti qualcosa di diverso?
Tutto ciò mette in dubbio l'intera baracca? No, a mettere in dubbio (non la baracca ma il fatto che non c'è la centralità dei contenuti) sono i nostri obiettivi se non collimano con lo scenario descritto. I miei non collimano (coloro che si sono messi a privilegiare le tecniche social + la conoscenza del funzionamento delle criptovalute e della piattaforma mi sembra che stanno guadagnando, non so quanto ma stanno guadagnando, a me semplicemente non mi interessa come non mi interessa diventare ragioniere o giocatore di scacchi professionista), ma non mi metto a fare guerra a steemit per cambiarla, cerco di accettarla per com'è oggi, sperando che un po' (almeno un po') si modifichi a favore dei contenuti col tempo.
In sostanza ti devi chiedere questo: cosa voglio? cosa mi interessa? Guadagnare con steemit o guadagnare con i contenuti? Non esiste la risposta giusta o la risposta sbagliata, ma se rispondi con steemit le strategie migliori sono alcune, se rispondi con i contenuti le strategie migliori sono altre. Anche se probabilmente, è quello che sto vagliando, le diverse strategie potrebbero avere degli elementi in comune (se sarà così chi risponde in un modo e chi risponde in un altro potranno avere motivi di collaborazione).
Mah in generale sono d'accordo non fosse per una questione che non condivido molto. Io credo che quello che siamo noi qui dentro (e di riflesso i nostri obbiettivi) è un qualcosa di profondamente legato a quello che è la piattaforma. Se noi siamo quello che siamo è perché la piattaforma ci istiga a esserlo. Si tratta di un'idea molto "darwiniana" che ho, l'uomo si adatta all'ambiente in cui vive... e questo ha tante implicazioni; iniziamo a immaginare specie che si estinguono, ecc ecc
Sì, sono d'accordo con te, ma è uno scambio: la piattaforma influenza noi e noi la piattaforma. Insieme costruiamo l'ambiente. Questo ambiente, fortunatamente, è sempre in evoluzione. Anche un carcerato può influenzare la propria cella, anche se la maggior parte delle persone crede di no (cfr. Carlos Castaneda).