Buonasera steemians, ho deciso di passare a nuove argomentazioni, oggi scrivo questo articolo che introduce il mio pensiero per il teatro...buona lettura;)
Mi sono sempre interrogato sul modo di fare teatro da parte di attori e sceneggiatori. È dunque un moto dello spirito che fa si' che la parola crei e accomuni in coloro che ascoltano un'emozione poetica? o per quanto ci sia una perfezione poetica e tecnica, l'intrigo che si racconta non sarebbe più visto come intrigo o artificio?...
In Shakespeare il dialogo dà potenza a tutto ciò che si è preparato con la scenografia nello stesso modo di come lo darebbe una messinscena grezza e rudimentale. Nel repertorio moderno tutto ciò che è fastoso sostituisce forzosamente ciò che nel testo è esiguo e dà all'opera un gioco che incanta si' ma non commuove. Ci sono varie tendenze: quella che vede il teatro come puro spettacolo e a volte la parola dell'autore suona come un pretesto anche se la coscienza dell'autore si è già avuta sulla scena.Il teatro è riuscito a nutrirsi di idee, riceve e dà, accende tanti messaggi come valori umani, civili e poetici che le scene agitano.
A chi ama il teatro occorre una guida per comprendere questa vicenda millenaria che si è manifestata nei cinque continenti ricercando in ogni autore, in ogni movimento l'essenza umana e poetica vista nei suoi momenti e valori drammatici. Occorre fare un distinguo tra elementi che propriamente hanno fatto il teatro ed elementi letterari e spettacolari e affermare che il teatro non è solo svago aristocratico, non è il gioco del folle, ma secondo me un luogo dove gli uomini impegnano i discorsi e scoprono anche se stessi.