Una suggestiva vista della Valle di Susa dalla Sacra di San Michele. Hdr di tre esposizioni diverse.
Scrutiamo il cielo da bambini in cerca di forme che ci riportino in una fiaba, da grandi le osserviamo come enormi giganti del cielo in grado di portare sollievo o tempesta. Sono loro: le nuvole. In questa stagione viste le condizioni è quanto mai interessante fotografarle. Ne troviamo di tutti i tipi, dagli enormi cumulonembi che si estendono per chilometri in altezza ai cirri che aleggiano sottili in alta atmosfera. Ma al di la dei nomi quello che mi ha sempre affascinato di questi milioni di goccioline in sospensione, è la capacità di scolpire letteralmente la luce per creare dei paesaggi mozzafiato. Un cielo terso è si bello, ma poco interessante a livello estetico. Invece le luci che si formano poco prima o subito dopo un temporale sono sempre incredibili.
Alta Valle di Susa sotto colonne d'acqua di un temporale primaverile
Sta a voi trovarvi nel posto giusto. Quindi occhio alle previsioni, un pizzico di coraggio e portetevi nelle vicinanze di un luogo che vi interessa. Vedrete che verrete ripagati dello sforzo. Portate con voi un sacchetto di nylon in cui inserire la macchina foto o ancora meglio un amico con un ombrello !
Il fenomeno dell'inversione termica è sempre molto affascinante. Si verifica solitamente dopo notti molto fredde.
A livello tecnico il consiglio fondamentale che mi sento di dare è di fare delle esposizioni a forcella, ovvero dato un valore base fate anche uno scatto sovraesposto ed uno sottoesposto. Esiste solitamente una funzione apposita su ogni fotocamera mediamente evoluta, denominata AEB che sta per " Exposure Bracketing ". Potete quindi dire alla macchina foto quanti scatti fare intorno alla vostra esposizione base e di quanto devono differire. Io di solito consiglio tre scatti con una diffrenza di 2 stop. Questo perchè spesso le differenze di luminosità che si creano dopo un temporale o comunque in presenza di grandi masse nuvolose possono essere molto forti ed il rischio che corriamo è di avere delle zone “ bruciate “ cosa molto fastidiosa in fotografia.
Vetta del Rocciamelone immersa tra le nuvole del tramonto
Invece avendo tre esposizioni diverse potete poi scegliere successivamente quella che meglio si presta alla vostra scena. Ancora meglio se in fase di post siete in grado di creare delle maschere di luminosità per “ miscelare “ le diverse esposizioni ma è un processo che richiede una certa conoscenza dei software come photoshop. Magari in seguito se me lo chiederete farò un tutorial in merito. Comunque nella resa delle nuvole può essere molto utile utilizzare un plug-in gratuito come Viveza ( della Nik collection di cui ho già parlato ).
Detto questo vi auguro delle belle uscite con la testa tra le nuvole !
Sacra di San Michele. HDR di tre scatti con differenti esposizioni
La cima del Musinè al mattino presto
©Franco Borrelli. Tutte le immagini sono dell'autore.
borrelli, bellissime
Le tue foto continuano a farmi sognare!! Il titolo è un omaggio a De Andrè?
Spettacolari le tue foto!😮... complimentoni!!
Come software uso "edit", della Sony, ho una compatta che se la cava decentemente nel campo, ma nulla al confronto di reflex e mirrorless...ho anche un libro su come lavorare sul Raw e non è affatto un lavoro semplice..