Cara Marta, il tuo post é bello e come sempre scritto bene...ma negare il fatto che certe culture siano più violente di altre cade, a mio umile avviso, nella semplificazione di cui parli. Per esempio parli dei Nigeriani....conosci la mafia nigeriana? La più violenta del mondo? Forse no perchè non è molto conosciuta qui da noi ma sospetto che lo diventerà a breve. E il juju? Insomma ci sono fatti da prendere in considerazione prima di dichiarare senza se e ma che tutti i popoli e le culture sono uguali e si comportano in maniera uniforme.
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Carissima non penso affatto che tutti i popoli e tutte le culture siano uguali. Al contrario, penso che siano differenti. A volte molto differenti. In effetti non conosco la mafia nigeriana, ma posso dirti per certo che la mafia russa o quella italiana fanno cose inimmaginabili e questa non è una ragione sufficiente per dire che gli italiani o i russi siano avvezzi a sciogliere le persone nell'acido. Io lavoro con i bambini, e, per esempio, mi confronto con concezioni molto diverse rispetto all'idea delle punizioni corporali. Così come indubbiamente le tradizioni rispetto al ruolo delle donne sono diversissime. Ma per me semplificare è soprattutto arrendersi alle generalizzazioni. E alle spiegazioni generalizzanti. Occorre riflettere, conoscere e capire prima di giudicare. Questo vale per tutte le persone, ma vale ancora di più se le persone esercitano un ruolo di formazione dell'opinione pubblica, cioè se fanno i giornalisti o gli amministratori pubblici, i politici o gli insegnanti. Tutto qui. Invito alla prudenza del giudizio, non al buonismo indiscriminato. Grazie per avermi letto
Grazie della risposta, capisco meglio il tuo punto di vista e la mia non voleva essere una critica al succo del tuo post, che ho apprezzato e condivido, ma un monito alla prudenza nel giudizio (come dici tu) in un senso e nell'altro. Mi sconforta vedere gente che (non tu, lo sottolineo, ma in generale) confonde il mettere in discussione certe politiche di immigrazione con il razzismo. O addirittura chi mescola lo studio e l'analisi di fattori storici e religiosi con presunte e non giustificate opinioni razziste. Lo trovo un pensiero semplicistico e appattito che non porta da nessuna parte. Di questi tempi le emozioni volano alte mentre il cervello lo si usa poco. Ripeto... in un senso e nell'altro ;)
Assolutamente d'accordo con te. Le politiche sull'immigrazione non coincidono con il razzismo. Spesso non sono politiche razziste, ma solo politiche suicide :) grazie per la tua passione.