"IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE"
By cantastorieSiamo giunti alla terza parte di quel maledetto giorno, il giorno che diede inizio a quelli sarebbero stati i peggiori 10 anni della mia MIGLIORE VITA, gli anni dell'adolescenza, l'eroina mi ha impedito di vivere la mia Giovinezza.
Scriverlo così, a distanza di quasi 20 anni mi fà stare malissimo, solo ora mi rendo conto di quello che ho perso, ho una figlia meravigliosa di 16 anni, non temo che possa finire in qualche brutto giro, io non gli ho fatto mistero del mio passato.
La cosa che mi toccò di piu fù quando Lei pianse perchè si rese conto di quanto fosse stata brutta la mia gioventù, ci abbracciammo forte e piangemmo insieme, mi diede un bacio, mi accarezzo i capelli e disse: "Sono fiera del mio Papà".
Andò in bagno a lavarsi il viso e da quel giorno mia figlia sta molto attenta a selezionare le amicizie. Spero davvero che continui così. Molte volte nella droga ci si cade anche per la poca informazione, generalmente nelle famiglie, almeno in quegli anni , la droga era considerata un tabù, i nostri genitori avevano paura anche a pronunciarne il nome.
Una buona informazione può fare la differenza. Se siete dipendenti da qualche droga o dai video poker non abbiate paura di parlarne con chi vi ama, non abbiate vergogna di chiedere aiuto. Quando chiedi aiuto ti sei già mezzo salvato.
"Maledetto sia quel giorno"
Restammo in quella stradina circa 30 minuti ma sembrò un'eternità. Il tempo era come se si fosse fermato, avevo come l'impressione che i miei sensi si erano acuiti, non avevo più quel senso di disagio che provavo costantemente, via, sparito. Mi sentivo un ragazzo normale, finalmente le mie paranoie non esistevano più.
La botta iniziale iniziava a calare e a noi restava quello sballo meravilgioso. Tarallo avviò la macchina, stavolta non correva, regolò il volume dello stereo a minimo, giusto un sottofondo, normalmente tarallo in macchina bestemmiava anche se un moscerino gli si spiaccicava sul vetro, quella sera no, era diverso.
Tarallo improvvisamente divenne calmo, tranquillo e sereno, dal re dei tamarri si trasformò in un ragazzo dalle buone maniere. Impressionante.
Le immagini sono state elaborate da cantastorie
Più ci avvicinavamo verso casa e più cominciavo ad avere paura, nella mia mente cominciarono ad emergere paure assurde, stavo tornando a casa con un buco sul braccio.
Mio Dio se potessi tornare indietro, cambierei tutto ma non per il male che ho fatto a me stesso ma per l'enorme delusione che ho dato ai miei genitori, mi sento un vero schifoso.
Era tardi ormai, dovevo rientrare, i miei erano in pensiero e sapevo perfettamente che qualcuno di loro mi avrebbe aspettato sveglio.
Arrivai fuori casa, salutai i miei "cosidetti" amici ed entrai in casa, come immaginavo mia mamma era di vedetta. Entrai cercando di non far sospettare nulla , feci le cose che normalmente facevo quando tornai a casa , almeno credevo, entrai in bagno ed improvvisamente iniziai a rimettere (è un effetto collaterale dell'eroina ma succede solo la prima o massimo la seconda volta) vomitai anche l'anima, mi girai e vidi mia mamma che mi stava guardando.
La prima cosa che fece fù poggiarmi una mano sulla fronte, volle controllare la temperatura, povera mamma mia, si preoccupava per me, che bastardo che sono stato.
Mi rassicurò come solo una mamma sà fare, mi portò in cucina, e con quel sorriso che non scorderò mai mi disse di non preoccuparmi, forse mi aveva fatto male qualcosa che avevo mangiato fuori, tentava di rassicurarmi.
Poi aggiunse : "Guarda Mammina cosa ti ha conservato", tirò fuori dalla cucina a legna che avevamo un vassoietto con dentro un peperone imbottito, il mio piatto preferito ed io non riusci nemmeno ad assaggiarlo, l'eroina ti toglie completamente appetito, mamma non lo diede a capire ma ci rimase male, era stata lì una serata intera ad aspettarmi perchè forse voleva vedere il mio viso felice quando avrei mangiato ciò che amavo di più ma non fù così.
Gli diedi il bacio della buonanotte e scappai in camera mia, piangevo a dirotto, spinsi la testa forte sul cuscino per attenuare il mio pianto, cosa avevo fatto, che cazzo avevo combinato, a farmi stare male non era la droga, era quel maledettissimo senso di colpa che ancora oggi , quando ci penso mi fà così male che inizio a piangere a dirotto.
La mia tastiera ormai è bagnata dalle lacrime, aver fatto del male a mio padre e mia madre mi fà soffrire piu di ogni altra cosa. Mio padre morì nel 2000 a soli 54 anni, mia mamma è ancora in vita e molto spesso penso di andare da lei e chiedergli perdono per tutto cio che ho fatto, ma sono un vigliacco, non trovo mai il coraggio.
Piansi quasi tutta la notte, il rimorso era troppo forte ma l'eroina lo era di più. La sera successiva i magnifici 4 si ritrovarono nella stessa stradina della sera prima, questa volta Topolone non mi aiutò, feci tutto da solo.
E fù così che ebbe inizio la mia "carriera di tossicodipendente".
Le immagini sono state elaborate da cantastorie
L'EROINA E' UN MOSTRO PERICOLOSISSIMO, NON PERDONA, NON TI DA SCAMPO, TI TRASFORMA , TI DOMINA, TI UCCIDE LENTAMENTE FACENDOTI CREDERE DI STARE BENE MA SEI GIA MORTO E NON LO SAI
Grazie per esserti aperto con tutti noi. Hai una figlia meravigliosa da ciò che racconti. Mi hai commosso, gli sbagli nella vita si fanno, siamo umani. Tu eri piccolo, a quelle età gli sbagli possono accadere. Ti addossi troppe colpe. Non credo sia vigliaccheria il non chiedere scusa. Ma cerca di non farti troppi pensieri, abbraccia più che puoi tua mamma, avvolte le parole non servono. La mamma perdona. E la tua ti ha perdonato tantissimi anni fa.
mhmm....cosa ti spinse a ripetere subito quel che era successo la sera prima, pur sapendo quanto ti aveva fatto stare male?
lo scoprirai presto ... ;)
Storia da brividi... ma sono convinto che tua figlia riuscirà a fare tesoro della tua sofferenza.
Mi hai fatto piangere. Sono senza parole veramente, grazie per condividere con noi questa parte della tua vita.
Mi dispiace se hai provato dolore leggendo il mio post. Avevo iniziato con quest’account per raccontare storielle. Ogni volta mi scervellavo per inventarmi qualche storia ma poi ho pensato che io una storia la tenevo, avevo la mia storia e fu così che decisi di pubblicarla. Quando scrivo cerco di trasmettere le emozioni che provo, solo in questo modo il lettore può comprendere realmente ciò che racconto. Ti sei immedesimata, per cui ti ho coinvolto emotivamente e questo significa che sono riuscito nel mio intento. Trasmettere Emozioni. Ho intenzione di farne un libro , pubblicherò tutto su steemit poi lo raccoglierò in un libro. L’eroina fa paura e solo coloro che hanno varcato quella soglia sanno quanto sia dolorosa.
Grazie per avermi dedicato una parte del tuo tempo ❤️
Grazie per i tuoi racconti la tua condivisione aiuta a far capire da cosa difenderci. Stiamo lontani dalle droghe!