"Il Giorno Dopo"
By cantastorie"IL GIORNO DOPO"
Ore 7:30, tempo bruttissimo, pioveva a dirotto. Io ero già pronto in abiti da lavoro, a quel tempo aiutavo mio padre nell'azienda di famiglia. Nella mia mente cominciarono a farsi largo le prime ansie:
e se mia mamma avesse sospettato qualcosa?
e se lo venissero a sapere cosa accadrebbe?
e se ho dimenticato qualcosa nel pantalone di ieri sera?
e se .....
Fù una mattinata piena di se e ma, ero completamente sommerso dai sensi di colpa, Io il pupillo di mio Padre, il futuro titolare dell'azienda di famiglia era arrivato al punto di infilarsi un ago nelle vene.
Passarono alcune ore prima che riuscissi a costruirmi mentalmente delle scuse, la mia testa trovò il modo di far sembrare quello che avevo fatto una cosa normale, lo paragonai ad un drink, una canna, cazzo ragà, quanto mi sbagliavo.
Lavorai tranquillamente tutta la giornata, la mia mente però pensava sempre a quel maledetto buco, la sensazione che avevo provato era stata come un'esperienza paranormale.
A parole non si può descrivere, però dall'altra parte c'era qualcosa in me che diceva : Non fare il fesso, lo sai bene che se vai in astinenza non te ne esci più.
L'eroina ti manda a "RUOTA" già dal terzo buco, almeno fisicamente perchè psicologicamente sei fottuto già al primo.
Era ora di pranzo ma io non avevo fame, i miei genitori sapevano che io ero una specie di betoniera, vedendomi saltare il pranzo avrebbero potuto sospettare, l'unica cosa da fare era uscire ed inventai la scusa che dovevo andare a mangiare un panino da un amico.
Non ero ancora patentato, mancava poco all'esame, per cui chiamai il mio fedele amico Tarallo e mi feci venire a prendere. Non facemmo che parlare di ciò che avevamo fatto la sera prima, ci scambiavamo informazioni sulle senzazioni, su cosa avessimo provato, insomma ci confrontammo sull'argomento. Terminammo il nostro discorso con una promessa, ma che dico promessa, IO E TARALLO FACEMMO UN GIURAMENTO SOLENNE "NON CI SAREMMO BUCATI MAI PIU' . Erano circa le due del pomeriggio, io dovevo rientrare a lavoro, Tarallo mi riaccompagna a casa e ci diamo appuntamento per la sera.
Ore 17:30, ho finito di svolgere il mio lavoro, nella mia mente continuavo a ripetere in continuazione "non ti bucherai mai più, non ti bucherai mai più, non ti bucherai mai più"
Sapevo a cosa andavo in contro, li vedevo i tossici per strada, a quell'epoca venivano trattati come i lebbrosi, la gente nemmeno gli si avvicinava, li temevano, io stesso li temevo. Provavo ad immedesimarmi nella loro condizione e mi venivano i brividi solo al pensiero che anche io avessi potuto fare la stessa fine.
Emarginato dalla società e per sempre additato come DROGATO, non era possibile, io non potevo non volevo, io, non dovevo!.
Ore 18:30, Tarallo è gia a casa mia, come al solito scende ed entra a salutare i miei, mentre finivo di vestirmi lui si trattenne in cucina con mio padre e mia madre la quale subito mise a fare il caffè, dalle nostre parti è così. Il caffè non si rifiuta mai.
Bevvi anche io la mia tazzina di caffè, salutai i miei come su nulla fosse mai accaduto ed io e tarallo partimmo sgommando con la sua indimenticabile FIAT 127 TamarStyle e schizzamo via lasciandoci dietro una scia di polvere, Tarallo era fatto così, era Tamarro geneticamente.
Ore 20:00 Io e Tarallo, fedeli a quanto ci eravamo promessi alcune ore prima, eravamo gia a secondigliano sotto le famigerate vele di scampia, 15 minuti dopo ci ritrovammo nello stesso vicolo della sera prima, ci bucammo di nuovo. Stavolta fu diverso, lo sballo era ancora piu intenso, come se la prima volta non avessimo gustato al 100% quello che ci stava regalando l'eroina.
Stavamo bene, ci sentivamo in pace, eravamo in una condizione di beatitudine ma era solo una delle bugie che quella schifosissima merda ti racconta.
E fù così che purtroppo, ebbe effettivamente iniziò la mia ex tossica vita. I migliori anni della mia vita gettati nel cesso.
@john-gpr , capisci ora cosa è che mi ha fatto dimenticare i sensi di colpa ? .... Perchè ogni volta che ero fatto non ne avevo, stavo bene con me stesso, non avevo bisogno di niente e di nessuno. Ma da quel punto in poi per me fù PICCHIATA LIBERA IN AVVITAMENTO , ero in caduta libera.
Le cose ovviamente peggiorarono, intensificammo l'uso di eroina e purtroppo , venne il giorno in cui scoprii di persona cosa voleva dire ***CRISI DI ASTINENZA****
Alla prossima raga, sono troppo felice che vi siate appassionati alla mia storia e mi rende ancora piu felice il fatto che riesco a trasmettervi delle emozioni.
Grazie a tutti per le belle parole che scrivete nei commenti, per me oltre ad essere un'immensa gratificazione è anche uno stimolo a continuare e far conoscere a tutti quella MERDA DI EROINA come può ridurre un'uomo.
Leggerti è davvero bello! Dei brividi mi pervadono la schiena... un grosso in bocca al lupo per tutto. Un saluto @giornalista
Sempre molto interessanti le tue storie!
🙏🏼
Impaginatura impeccabile molto sofisticata, bene anche l'implementazione dei pulsanti, il contenuto mmm carino;) Bravo ottimo lavoro.
Grazie 🙏🏼