Per descrivere l’atmosfera che si respira tra le pagine di questo libro non posso fare a meno di trascriverne alcune righe. “Il suo quadro è un incanto, solcato da tratti vivi che danno il capogiro. Esala calore, manda fuori l'odore del grano, i colori fremono, c’è movimento, respiro, non sapevo che un giallo potesse palpitare tanto.”.
Quante volte nei libri d'arte abbiamo letto descrizioni quanto più possibile accurate delle tecniche e delle pennellate lasciate sulla tela dai pittori impressionisti?! Eppure mai nessuno scritto puramente accademico o divulgativo riesce ad esprimere cosa susciti nell'artista e nei suoi cari l'andamento del pennello o l’intensità di un colore.
In questo libro, l'autore Jean Michel Guenassia, forte delle sue ricerche bibliografiche abbastanza approfondite, descrive, in maniera sicuramente romanzata ma mai sciocca, effimera o banale, gli ultimi giorni di vita di Vincent Van Gogh. Il “suicidato dalla società”, come fu definito per ragioni di comodo il pittore impressionista dopo la sua morte, lascia attorno alla sua vita e soprattutto alla sua morte un’aura di mistero che inesorabile ha attraversato i secoli. Allo stesso modo il lettore di questo libro dai colori vivaci, potrà attraversare e osservare come dall'alto del suo sguardo gli ultimi giorni di vita di Van Gogh come li ha immaginati il poeta attingendo da fonti bibliografiche reali e documentate riportate al termine del racconto.
Il suicidio del pittore resta un interrogativo importante nella storia della vita, tutt'altro che cristallina, di questo pittore, ma questo episodio sarà solo l'apice di un racconto, forse immaginario di un suo ultimo e passionale amore. Il lettore potrà rivolgere uno sguardo alla società in cui si inseriva la figura del nostro protagonista, la condizione delle donne, la vita e la reputazione degli artisti, la Parigi della neonata Tour Eiffel non sono solo uno sfondo alle ultime vicende del poeta bensì fanno da cornice, come è giusto che sia, alla sua enigmatica esistenza.
Tutto il testo del romanzo è accompagnato da estratti di quotidiani dell'epoca, documenti, lettere private del pittore a suo fratello, espediente questo che permette una contestualizzazione del romanzo ancor più veritiera. Ora sono curioso di immergermi in un’altra lettura inerente la vita del misterioso Vincent Van Gogh dal titolo “Follia?” e consigliato da una carissima amica appassionata di arte.
Un solo piccolo appunto all'editore del romanzo in questione (Salani):
una più accurata revisione della battitura del testo sarebbe stata davvero apprezzata, in più di un passaggio del testo sembrava di leggere quasi una bozza non corretta; non che questo possa compromettere la bellezza e piacevolezza del contenuto ma può sicuramente costituire un punto in più a favore del libro.
libro interessante, grazie per la condivisione :)
E' un piacere poter condividere le proprie esperienze, utili certamente a chi è titubante sul prossimo titolo da scegliere