Denationalisation of money

in #ita7 years ago

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fonte: thelibertycircle.files.wordpress.com

Denationalisation of money Frederich A. Hayek.
Denazionalizzazione del denaro.

Denationalisation of money(denazionalizzazione del denaro) è un libro di Friederich A. Hayek, professore dell’universita di Salisburgo, Austria, 1970-74 e direttore dell’istituto Austriaco di ricerche economiche. Autore di una numerosa serie di pubblicazione, in questa sua opera F.A espone la sua teoria su come sia possibile ottenere una stabilità dei prezzi, e quindi eliminare l’inflazione e la deflazione, rimuovendo il monopolio che hanno gli stati sovrani sulla creazione di denaro.

L’idea alla base è quella di un mercato competitivo, anziché monopolistico, sottostante la creazione di moneta. La prima implicazione che comporta questa proposta è che i consumatori del bene chiamato ‘’moneta’’ sono liberi di scegliere il prodotto che offre le caratteristiche migliori.
Un'altra punto fondamentale è che in un mercato dove la moneta è liberalizzata, gli stati non pongono confini allo scambio di valuta, e quindi verrebbe abolito ogni tipo di controllo o regolazione sui movimenti monetari.

In un mercato del genere, gli attori che producono moneta, hanno come maggiore interesse la stabilità prezzi, in quanto il consumatore finale, avendo possibilità di scelta, qualora vedesse il valore del suo patrimonio diminuire, sarebbe liberissimo di cambiare bene, preferendone sicuramente uno più stabile.
Inoltre, un Utopia del genere, svincolerebbe le valute dalle manovre politiche degli stati, i quali avrebbero come interesse prioritario quello di creare condizioni favorevoli per il mercato interno, al fine di evitare la fuoriuscita di capitali.

Per F.A il monopolio dei governi sulla produzione di moneta è stato tacitamente assunto dai popoli, come una verità assoluta. Dal suo punto di vista, quando nacque l’economia monetaria, la nascita di una moneta predominante ha contribuito allo sviluppo del mercato e della società. Il problema è che ad oggi questo sistema non porta più vantaggi alla collettività, ma solo a chi controlla la produzione.

L’ORIGINE DEL MONOPOLIO DEI GOVERNI SULLA PRODUZIONE MONETARIA
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fonte: http://carlstonmd.com/pharmaceutical-profiteering-must-stop/

In principio, i governi, i regimi, le monarchie, non coniavano denaro, ma certificavano, tramite timbro, il peso e la qualità dei metalli che erano universalmente considerati denaro(oro, argento, bronzo). Tali metalli erano considerati denaro solo se apportavano il simbolo o il timbro statale. Questo conferire valore agli oggetti da parte dei governi, implicava anche il potere da parte di questi di deciderne il prezzo. Qui nacque il ‘’Conio’’, ossia la produzione di monete in oro, argento, bronzo.
Molto presto i governi si resero conto che questo procedimento non era solamente utile ai fini dello scambio di merci, ma era anche altamente profittevole: è qui che nacque il ‘’Signoraggio’’.
Il signoraggio, ovvero le commissioni richieste per mantenere il coniaggio, le quali in poco tempo superarono enormemente il vero valore dell’operazione.
Durante il medioevo, con l’aumento della domanda di valuta, I governi non certificavano più la qualità ed il peso dei materiali preziosi all’interno delle monete, le quali diventavano sempre di più aggregati di ferro con una piccola percentuali di preziosi, ma iniziarono a svolgere la funzione di regolatori della quantità in circolazione.

CONCLUSIONE
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Fonte: https://www.welivesecurity.com/2017/09/12/cryptocurrency-state-sponsorship/

I tempi moderni sonoveramente strani. Oggi i mercati sono inondati da centinaia di nuove valute che si possono scambiare con le tradizionali valute. L’unico problema è che queste sono valute digitali, e sono slegate da qualsiasi bene reale.
L’opera di F.A si dilunga in scenari dove la nascità di nuove monete resiliente ai poteri statali porterà il mercato verso una rivoluzione economica e sociale senza precedenti.
Ad oggi abbiamo assistito ad una liberalizzazione del mercato europeo, che ha fatto si che la produzione monetaria si accentrasse ancora più di quanto non lo fosse prima. Da un punto di vista geo-politico l'unione europea è forse uno dei più brillanti successi che il continente abbia mai ragiunto in termini di stabilità tra i vari paesi membri. Dall'altro assistiamo ad un lento declino, causato dalle politiche monetarie, che stanno destabilizzando le fondamenta di questo progetto.
Da spettatore quale sono, osserverò fiducioso gli sviluppi dello scenario economico mondiale nei prossimi anni, e l'ascesa di nuovi attori come il Bitcoin e le altre cryptomonete.

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