China e i caschi da lavoro intelligenti

in #ita7 years ago

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Fonte Pixabay Immagine CC0 creative commons

La rapida crescita della Cina degli ultimi anni è stata guidata principalmente dalla ripresa delgli investimenti effettuati principalmente in campo tecnologico. Le aziende cinesi stanno già aprendo la strada alla prossima generazione di reti mobili 5G e la sua capacità di stare al passo conl'innovazione è completamente alla pari con quella degli Stati Uniti. Di fatto nelle fabbriche high-tech di oggi si produce molto di più con un numero molto inferiore di lavoratori, ma l'ascesa dei robot e dell'intelligenza artificiale non sta facendo da padrona solo nella produzione industriale. Sono ormai note figure come quella del robo-dottore, robo-consigliere finanziario e robo-avvocato, segno di come la tecnologia si stia dilagando anche nel settore dei servizi professionali.

Molto interessante a tal proposito la notizia che in Cina le aziende stanno usando sensori cerebrali per monitorare le emozioni dei loro lavoratori. Alcune società di costruzione, aziende manufatturiere e di trasporto richiedono ai lavoratori di indossare caschi dotati di sensori cerebrali che utilizzano la tecnologia AI per monitorare le loro emozioni.

Il sistema fa risparmiare denaro aiutando i lavoratori e addestrandoli meglio, ma i critici si preoccupano del controllo che le aziende hanno sui dipendenti per problemi di privacy. I dispositivi si adattano agli elmetti dei lavoratori che misurano l'attività cerebrale di chi li indossa, queste onde possono essere analizzate per cercare cambiamenti nelle emozioni.

Picchi e cali nelle onde cerebrali possono essere letti come cambiamenti nelle emozioni e nei sentimenti associati al panico, alla fatica e alla tristezza. Si dice che i dispositivi vengano usati su lavoratori in lavori ad alto stress come la conduzione di treni ad alta velocità e gli elettricisti che lavorano nelle centrali. I sensori hanno anche la capacità di misurare se un lavoratore sta sonnecchiando e un allarme suona per renderli più vigili.

La questione più controversa rimane sicuramente quella legata alla privacy. Immaginando che il proprio capo sia in grado di leggere i cambiamenti dell'umore, va ad aggiungersi ad una delle tante forme con le quali i datori di lavoro monitorino i lavoratori nell'interesse di aumentare i profitti. Circa l'80 percento delle principali società statunitensi tiene sotto controllo l'uso di e-mail, internet o telefono da parte dei lavoratori. Ma osservare le onde cerebrali dei lavoratori è, certamente, più invasivo che assicurarsi che i dipendenti non stiano sprecando tempo su un social network.

I cinesi sono, probabilmente, tra le persone più sorvegliate sulla Terra. Il governo equipaggia molte telecamere con riconoscimento facciale, monitora il reddito dei cittadini e la loro attività sociale per determinare il loro punteggio di credito sociale. Un punteggio inferiore può influenzare le opportunità di lavoro, le opzioni di viaggio e molto altro.

E voi cosa ne pensate?

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primi passi verso un Orwellizazione del pianeta, inquietante. A quando il microchip?

Inquietante a dire poco...