Ciao a tutti,
ieri mattina mentre andavo a lavoro, durante il mio consueto viaggio in treno, rimuginavo su cosa mangiare a pranzo. Trastullandomi sul web culinario mi sono imbattuto in certe ricette con ingredienti insetti e scorpioncini ed ho subito deciso di condividere con voi di giallo zafferano -ops! scusate... con voi di steemit- il mio punto di vista circa l'argomento insetti a tavola.
alto rapporto proteine / peso, pochi grassi saturi, grande digeribilità
facilità di allevamento e risparmio di energia e acqua
meno inquinamento
Scarsa tracciabilità
Pericolo di abuso di antibiotici o altre sostanze necessarie all'allevamento delle colonie
Sicuramente l'occhio è uno dei maggiori boicottatori. Lui è il primo a infondere diffidenza sul consumo di artropodi.
Dicono che i vermi giganti della farina, provenienti dalla Thailandia, abbiano un gusto che somiglia molto a quello delle patatine. Allora chiedo a te lettore: se fosse un tuo amico fidatissimo a raccomandarteli, prenderesti in considerazione l'idea di diventare insettivoro?
O ancora, se ti ingannassero preparandoti un bel panino ripieno di vermi giganti fritti e spacciandotelo per altro, e se solo dopo il tuo verdetto positivo, ti rivelassero la crudele verità, ti ricrederesti?
Beh, ad ogni modo, e qui parlo in generale, rivalutare le proprie idee e rimettere in discussione la propria posizione, ritengo sia fondamentale per non soccombere nell'ottusità mentale, ma purtroppo è una cosa che non sempre facciamo.
In materia di cibo lo scetticismo più aprioristico pervade gli italiani. Non vogliamo sentire ragioni. Le nostre tradizioni sono inestirpabili. Il nostro retaggio gastronomico, nonchè la nostra liturgica venerazione di esso, funge da scudo impenetrabile contro ogni innovazione che tenti di valicare le alpi e raggiungere le nostre tavole. Specialmente al meridione, si sa, ogni variazione alle ricette originali di casa dev'essere prima essere sottoposta a un team di esperti composto da almeno 3 zii, un fratello, un nonno e un vicino di casa. Eppure non stiamo mica legalizzando l'ananas sulla pizza (lo so, non è illegale, ma quello si che dovrebbe esserlo), non stiamo dissacrando la parmigiana, né profanando le lasagne al ragù. Stiamo parlando soltanto di autorizzarne la produzione, la distribuzione ed il consumo.
Se ci riflettiamo bene un granchio, un gambero o un'aragosta non sono poi cosi diversi da certi insettucci. Neanche loro hanno un aspetto non così amichevole a dire il vero, eppure sono presenti nelle nostre cucina sin dalla nostra infanzia. A tantissima gente piace degustare genitali, lingua, trachee ed altre improbabili parti di animali, che a me francamente disgustano non poco. A me piacciono le lumache, cosa alquanto ripugnante per molti di voi. Obbiettivamente sono degli orrendi, viscidi molluschi. In altre parole, non li schifiamo solo perché non ci siamo mai posti il problema di doverli accettare. Pertanto, a prescindere da tutto, sarebbe giusto affrontare argomenti del genere con maggiore elasticità mentale, senza preconcetti.
Ho letto che quasi 2 miliardi di persone si nutre già di insetti. La FAO sta spingendo al consumo di insetti, sponsorizzandoli come "cibo del futuro" in quanto rappresentano una concreta possibilità di sopravvivere alla repentina crescita demografica del pianeta. Si stima che entro 30 anni la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi, e sappiamo bene che le recenti innovazioni tecnologiche del settore agricolo, per quanto sbalorditive, non saranno in grado di soddisfare la domanda di un cosi enorme numero di individui. Insomma... qualcosa s'ha da fa'.
Tuttavia non sono ancora molto convinto. Diciamo che mi piacerebbe poter dire "Ok, proviamo per un po' e vediamo come va"? E voi cosa ne pensate? Che dite... ce lo apriamo o no sto Bugs Burger?
ieri mattina mentre andavo a lavoro, durante il mio consueto viaggio in treno, rimuginavo su cosa mangiare a pranzo. Trastullandomi sul web culinario mi sono imbattuto in certe ricette con ingredienti insetti e scorpioncini ed ho subito deciso di condividere con voi di giallo zafferano -ops! scusate... con voi di steemit- il mio punto di vista circa l'argomento insetti a tavola.
Ecco a voi un bel piatto di grilli fritti, un must delle cucine thailandesi e laotiane - Immagine CC00 Creative Commons
Ultimamente se n'è parlato molto dato il dietro front del nostro Ministero della Salute sul recepimento del
nuovo regolamento europeo sul Novel Food del 2015, che sostituisce quello del '97.
Per Novel Food si intende l'insieme di tutti i cibi che non vengono attualmente consumati in quantità rilevante, ma che stanno entrando comunque nella nostra cucina e pertanto devono essere sottoposti a controlli di sicurezza alimentare.
PRO:
Contro:
Dagli ultimi sondaggi, è emerso che più di un italiano su due ha espresso il proprio dissenso verso questa frontiera. Indaghiamo su quale sia il vero problema.
Frasi dal futuro: "Cameriere c'è una minestra nella mia mosca!"
Una questione estetica? "Occhio non vede, stomaco non duole"
Sicuramente l'occhio è uno dei maggiori boicottatori. Lui è il primo a infondere diffidenza sul consumo di artropodi.
Dicono che i vermi giganti della farina, provenienti dalla Thailandia, abbiano un gusto che somiglia molto a quello delle patatine. Allora chiedo a te lettore: se fosse un tuo amico fidatissimo a raccomandarteli, prenderesti in considerazione l'idea di diventare insettivoro?
O ancora, se ti ingannassero preparandoti un bel panino ripieno di vermi giganti fritti e spacciandotelo per altro, e se solo dopo il tuo verdetto positivo, ti rivelassero la crudele verità, ti ricrederesti?
Beh, ad ogni modo, e qui parlo in generale, rivalutare le proprie idee e rimettere in discussione la propria posizione, ritengo sia fondamentale per non soccombere nell'ottusità mentale, ma purtroppo è una cosa che non sempre facciamo.
Frasi dal futuro: "No ti pregooo! Il parmigiano sul carpaccio di cicale no eh..."
Tradizionalismo? "E mo' chi glielo dice a mia nonna?"
In materia di cibo lo scetticismo più aprioristico pervade gli italiani. Non vogliamo sentire ragioni. Le nostre tradizioni sono inestirpabili. Il nostro retaggio gastronomico, nonchè la nostra liturgica venerazione di esso, funge da scudo impenetrabile contro ogni innovazione che tenti di valicare le alpi e raggiungere le nostre tavole. Specialmente al meridione, si sa, ogni variazione alle ricette originali di casa dev'essere prima essere sottoposta a un team di esperti composto da almeno 3 zii, un fratello, un nonno e un vicino di casa. Eppure non stiamo mica legalizzando l'ananas sulla pizza (lo so, non è illegale, ma quello si che dovrebbe esserlo), non stiamo dissacrando la parmigiana, né profanando le lasagne al ragù. Stiamo parlando soltanto di autorizzarne la produzione, la distribuzione ed il consumo.
Se ci riflettiamo bene un granchio, un gambero o un'aragosta non sono poi cosi diversi da certi insettucci. Neanche loro hanno un aspetto non così amichevole a dire il vero, eppure sono presenti nelle nostre cucina sin dalla nostra infanzia. A tantissima gente piace degustare genitali, lingua, trachee ed altre improbabili parti di animali, che a me francamente disgustano non poco. A me piacciono le lumache, cosa alquanto ripugnante per molti di voi. Obbiettivamente sono degli orrendi, viscidi molluschi. In altre parole, non li schifiamo solo perché non ci siamo mai posti il problema di doverli accettare. Pertanto, a prescindere da tutto, sarebbe giusto affrontare argomenti del genere con maggiore elasticità mentale, senza preconcetti.
Frasi dal futuro: "Daje famose du bucatini a' formichetta vah..."
Perché è una scelta importante
Ho letto che quasi 2 miliardi di persone si nutre già di insetti. La FAO sta spingendo al consumo di insetti, sponsorizzandoli come "cibo del futuro" in quanto rappresentano una concreta possibilità di sopravvivere alla repentina crescita demografica del pianeta. Si stima che entro 30 anni la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi, e sappiamo bene che le recenti innovazioni tecnologiche del settore agricolo, per quanto sbalorditive, non saranno in grado di soddisfare la domanda di un cosi enorme numero di individui. Insomma... qualcosa s'ha da fa'.
Tuttavia non sono ancora molto convinto. Diciamo che mi piacerebbe poter dire "Ok, proviamo per un po' e vediamo come va"? E voi cosa ne pensate? Che dite... ce lo apriamo o no sto Bugs Burger?
Ma non possiamo evitare di far espandere la popolazione in stile utopia invece di mangiare insetti? :D grande Edo
ahah questa è un'altra idea.
Blatta is the new vongola ...spaghetti per tutti a Natale! xD
PS: Tempo fa proposi di aprire un ristorante insettivoro (di design e iper costoso) a Milano e nessuno mi ascoltò...a quest'ora sarei un'imprenditrice di successo!
Bell'articolo.
ancora sei in tempo secondo me :D
Interessante, sai che per evitare proprio il disgusto a livello visivo, molti insetti sono ridotti in farina? Se ne fanno pasta, polpette e pagnotte varie, l'occhio viene ingannato e probabilmente la mente accetta con maggiore facilità una cosa tanto strana.
Io avrei personalmente delle difficoltà a mangiare grilli e vermi, ma se si tratta di un prodotto "lavorato" come una farina, allora mi convincerei a provarlo.
Parlo io, che da piccola mangiavo le formiche. Qualche anno fa' ho avuto la brillante idea di sacrificarmi e assaggiarne una: sanno davvero di limone, gente. Sono una folle!
Buoni grilli in pastella a tutti!
ahah anche io da piccolo mangiavo formiche XD Comunque sì, la farina di grilli sta andando già fortissimo infatti!
Io gli unici insetti che ho mangiato sono quelli di quando andavo in motorino. :D
ahah buonii quelli!
Le frasi dal futuro sono spassose! :-)
Giusto per annoiare troppo i lettori :D
Sull'argomento, secondo me, ci troviamo già da un po' in piena finestra di Overton. Chissà, magari tra qualche mese scopriremo che dietro ci sono i lauti profitti delle solite multinazionali?