Il Bianco - CAPITOLO 3 - Fumo

in #ita7 years ago (edited)

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CAPITOLO 3 Fumo

Isola di Levanzo, Anno 2087

-Sai Ciro mi chiedevo...ti sembra ora di rivelarmi il tuo potere? Non ne hai mai parlato.- Esclamò Damiano disteso sul letto con le mani dietro la testa.
-Il mio potere è molto particolare, posso solo dirti che quando ho provato ad usarlo non è andata come volevo, per il momento non ti serve sapere altro.-
-Ok, sono affari tuoi, ero solo curioso. Farti innervosire mi fa venire sonno!-
-Pensa a Beatrice piuttosto!-
-Smettila, Buonanotte.- Il Bianco chiuse la conversazione e poi successivamente gli occhi.

Erano passate due settimane da quando i due ragazzi erano arrivati sull'isoletta siciliana. Giorni intensi di allenamenti e studi sulle proprie capacità sovrumane. Il Protettore Igor sapeva gestire bene la sua Tana, seguiva e consigliava meticolosamente i suoi ragazzi. Lo scopo era di renderli autonomi e proteggerli dal temuto Protocollo Controllo. Ma Damiano era turbato. Ostentava serenità, ma nella sua testa le emozioni erano molteplici. Il distacco dalla madre in ospedale, quella ragazza di nome Beatrice che per la prima volta aveva fatto breccia nel suo animo roccioso, e per finire un senso di inquietudine che aleggiava sopra a quella strana isola, come una cupola che la ricopriva. ''Qual'è il senso di tutto questo realmente?'' Si domandava innumerevoli volte.

La nottata scorreva silenziosa. Il Bianco si svegliò all'improvviso senza una valida motivazione. Decise allora di fare due passi nel corridoio degli alloggi. Notò una flebile luce proveniente da una porta socchiusa, la stanza del Protettore. Passeggiando l'occhio cadde all'interno della camera, anche Rovary era sveglio. Stava eretto immobile di spalle. Prima di passare oltre Damiano non si domandò perchè l'uomo era sveglio a quell'ora, ma si soffermò invece ad ammirare l'inquietante tatuaggio che aveva lungo tutta la schiena. Una nube nera come la pece avvolgeva un uomo rannicchiato e spaventato. Associò il disegno a qualche evento passato del Protettore, ognuno di noi ha qualche scheletro nell'armadio, così tirò dritto in direzione della stanza che realmente gli interessava, quella di Beatrice.
Damiano stava fermo davanti alla porta della ragazza e la fissava chiedendosi perchè fosse stato attirato come una calamita verso quella direzione. Poi la porta si aprì.

-Non riesci a dormire?- sussurrò Beatrice.
Damiano scrollò la testa e poi rimase a fissare la ragazza negli occhi.
-Nemmeno io, vieni con me.-

Il Bianco seguì Beatrice fino ad una stradina fuori al complesso, più avanti lungo il sentiero c'era una piccola spiaggia, preceduta da un'insieme di scogli che ne impediva l'accesso.

-Una volta sono riuscita ad arrivarci di giorno, di notte mi basta arrivare fin qui per perdermi nel rumore del mare ed il bagliore delle stelle.-
-Dammi la mano.- esclamò Damiano.

Il ragazzo notò delle assi di legno sparse qua e là tra i cespugli. Chiuse gli occhi e come d'incanto il legno si sollevò a mezz'aria come a formare una passerella. I due iniziarono a camminarci sopra fino ad arrivare alla tanto ambita e meravigliosa meta.

-Wow, come diavolo ci riesci!? Si ok, tutti noi abbiamo dei poteri straordinari ma tu...sei incredibile! Bene, è stato un trucchetto spettacolare te lo concedo, ma non metterti in testa strane idee.-

Beatrice si voltò cercando di staccare la presa della mano di Damiano che oppose resistenza. I due si trovarono nuovamente faccia a faccia, questa volta molto più vicini. Nel silenzio rotto solo dalla marea, potevano udire l'uno il respiro dell'altro. Le mani si stringevano e sudavano come se il sole picchiasse ad agosto. Un bacio furioso li unì per qualche infinito secondo. Damiano sentì un flusso caldo inondargli il petto, quel calore che da molto tempo mancava nel suo cuore.

D'un tratto la magica atmosfera venne spezzata da un coro di grida strazianti che giungevano della Tana.

-Cos'è stato??? Presto torniamo dentro !- urlò spaventata Beatrice.

In fretta e furia i due tornarono negli alloggi e notarono che tutte le stanze erano vuote, si recarono in quella principale, nel buio più totale una voce li accolse.

-Eccoli qua i due innamorati, che teneri che siete. Peccato che la vostra storia sia destinata a concludersi più rapidamente di come è iniziata !-

Le luci si accesero , nel mezzo della stanza gli altri ragazzi erano in ginocchio davanti al Protettore con le lacrime agli occhi, tra loro non c'erano però Ciro e Scar. Igor Rovary si ergeva a petto nudo con un volto totalmente diverso, e con occhi di fuoco. Il terrore attanagliò Beatrice e questa volta anche il ferreo Damiano.

-Cosa stai facendo?- disse Il Bianco.
-Nulla, mi sto solo prendendo quello che mi spetta, quello per cui sono stato creato. Mi spiego meglio caro Damiano. Dopo aver lavorato per anni al gene Emme e dopo aver creato un siero in grado di risvegliarlo, tentai di somministrarmelo per capire se anche dentro di me, ci fosse un potere assopito. Ebbene c'era, il più grande e oscuro di tutti. Te lo mostro immediatamente.

Igor prese per i capelli una studente del gruppo, la trascinò davanti a se, mentre la ragazza supplicava pietà.

-Dunque, lei è Katrina, non vi siete ancora presentati ma non ce ne sarà bisogno, il suo potere è molto interessante. Può paralizzare un essere umano tramite una neurotossina se utilizzata al minimo, se invece viene sprigionata interamente può anche uccidere, le basta un tocco. Bene ora questo potere sarà mio!

Un fumo nero iniziò ad uscire dagli occhi, dalle narici, e dalla bocca di Igor, in un istante avvolse la povera ragazza. Le urla assordanti tuonarono in tutto il complesso, successivamente il fumo denso tornò da dove era uscito e di Katrina non rimase più nulla. Damiano restò immobile, in quel momento associò quello che aveva appena visto al tremendo tatuaggio che Rovary aveva sulla schiena.

-Vedi Damiano ora Katrina vive in me! Beh non lei, ma il suo potere. Lei purtroppo è morta. Ma cos'è la vita di fronte alla creazione dell'essere perfetto? Capisci ragazzo, io posso diventare un dio!!! Siamo nel bel mezzo dell'evoluzione della specie, ed io voglio esserne il padrone. Il tassello più importante però, è il tuo potere di Awakened Alfa esattamente come il mio. E te lo strapperò via senza esitare. Siamo dominatori Damiano, ma non possiamo coesistere. Ora dimmi ragazzo , hai paura? -

-Tu non hai idea di quello che ti aspetta. Spezzerò tutte le tue ossa dalla prima all'ultima, e la tua pazzia verrà sepolta in quest'isola insieme a quel che resterà del tuo lurido involucro.- rispose Il Bianco stringendo i pugni.

Igor da anni si era messo alla ricerca degli Awakened Alfa tramite Beatrice. Ora poteva assorbire il potere di uno di loro, e successivamente anche tutti gli altri. Questo era il suo piano sin dal principio. Il giovane Damiano non era pronto, ma doveva provare ad abbattere quel mostro che aveva davanti, per proteggere Beatrice. Sapeva che lo scontro che lo attendeva sarebbe stato durissimo, e probabilmente lo avrebbe cambiato per sempre. Ma aveva la possibilità di stroncare subito la vita di quel demonio, ed evitare che assorbisse altri poteri e diventasse incontrollabile.

By Frask 14

Per leggere il Capitolo 2 lo trovi qui CAPITOLO 2
Fonte Foto 1

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Molto interessante il tuo taglio narrativo. Complimenti. Sarebbe anche ottimo per una sceneggiatura

Addirittura, sono lusingato grazie per aver dedicato del tempo alla lettura della mia storia !

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