pubblico dominioOlio su tela esposto a Parigi al Musee d'Orsay.
Sempre presente l'acqua o meglio quasi sempre, nelle sue tele. Che sia un richiamo al ventre materno? me lo sono sempre chiesto. L'autore comunica all'osservatore il fascino che lo divora di tutti i paesaggi a livello naturalistico e, in questo caso della Senna. Ricorda quando, giovani spesso su battelli e barchette si solcavano le acque del fiume. Ovviamente, la protagonista in questo quadro è la luce le cui iridescenze perlacee riflettono maggiormente nella stesura delle pennellate grigio blu. Anche qui il cielo è opaco, forse per creare una similitudine di colori che ben si miscelano, creando un tutt'uno. L'osservatore vede le chiome che ben si specchiano, riflettendosi nelle acque, in forme scure che però vengono mischiate anche con delle tonalità di giallo e marrone. Virtuosismo come da qualcuno è stato detto?... amici, non saprei... non bisogna pensare che i suoi quadri sono bellissimi solo perché Monet è un grosso nome nel panorama mondiale dell'arte. Rifletto sul fatto che questo quadro mi dà un senso di tranquillità che non ha niente a che vedere con le ansie dei nostri tempi, che non rispecchia la nostra società o se vogliamo anche la sua, perché mi fa capire che, per fortuna ha vissuto lontano da angosce che invece hanno pervaso la vita di altri ad esempio di Munch. Ricordate? Qui si parla di un risultato straordinario, che onestamente non vedo... è solo bellissimo e raffinatissimo, ma basta. Riflettiamo e rispondetemi, fatemi capire qualcosa di cui non mi rendo conto.