L’Istat pubblica le tabelle con i dati aggiornati a novembre 2020 sulla mortalità della cosiddetta pandemia da Covid19. Un’analisi rigorosa è materia per epidemiologi. Ma si rileva nel documento una osservazione importante dello stesso Istituto:
“La prima evidenza riguarda la classe di età 0-49 anni. Per tutto il periodo considerato i decessi mensili del 2020 sono inferiori a quelli medi del 2015-2019, ad eccezione del dato di marzo e di novembre riferito agli uomini residenti al Nord, per cui si osserva un incremento rispettivamente dell’11% e del 4,9%.”
Il trucco per terrorizzare la popolazione intera è dunque smascherato. Esiste un’incidenza locale e stagionale specifica, che riguarda il nord industrializzato (e iper vaccinato e inquinato) e la mortalità colpisce principalmente gli over 80.
Ha perciò senso chiudere un paese intero, distruggerne l’economia, impedire ai bambini e ai ragazzi di avere una vita normale, di frequentare la scuola?
Non esiste e non c’è mai stato un motivo sanitario, ma solo politico. E i politici dovranno rendere conto di questo crimine.
Già, lì sta il punto. Distruggere l'economia e destrutturare il tessuto sociale per renderlo compatibile al nuovo modello di capitalismo digitale. Questo è il grande obiettivo che stanno perseguendo.