Immagino che per prezzo di Steem tu intenda il tasso di cambio con il $, valore che non seguo e, quindi, ti credo sulla parola.
Sul giudizio riguardo alle due implementazioni di cui parli non sono del tutto concorde con la tua posizione.
Per quanto riguarda la pubblicità credo sia una parte indispensabile e mi spiace che ci sia arrivati così tardi, da qualche parte devono esserci delle entrate e la pubblicità mi pare sia una necessità improrogabile più che una scelta, arrivata forse troppo tardi, ma meglio tardi che mai.
Per lo split tra blog e wallet devo dire che anche a me non sono piaciuti né il modo né la sostanza, di primo acchito.
Devo dire però che:
- esistono altre interfacce, in primis steempeak, che sono da molto tempo decisamente migliori di steemit
- oggettivamente sia steemit che il wallet sono molto ma molto più veloci ora che sono splittati, non so se ne valeva la pena, ma un aspetto positivo effettivamente c'è.
Chi vivrà, vedrà.
Le entrate in questo caso sarebbero derivate dal "tesoretto" in STEEM che i fondatori possedevano (o al presente a seconda dei casi). Ovviamente il suo valore non è legato solo al lavoro che si fa sulla blockchain e sulle piattaforme principali che la usano ma anche alla situazione del mercato crypto che incide su tutte le monete. La pubblicità per me era l'ultima carta disponibile, quando crei una piattaforma con lo scopo di non implementare alcuna pubblicità (specialmente quelle di Google) e poi vai nell'altra direzione vuol dire che qualcosa non va.
Speriamo di vedere insieme il risvolto!